In occasione dei 18 anni di apertura al pubblico, il percorso di visita del Museo si arricchisce di una diciottesima stanza: immagini e oggetti schiudono la dimensione privata e familiare dei fondatori.
Il Museo Bagatti Valsecchi compie 18 anni di apertura al pubblico. Per festeggiare la maggiore
età, dal 23 novembre il percorso di visita della casa museo di via Gesù si arricchisce di una
diciottesima stanza. Ideato da Lucia Pini, conservatrice del Museo, progettato da Corrado
Anselmi con la grafica di Michele Izzo, questo allestimento nasce grazie al sostegno di Regione
Lombardia e Fondazione Cariplo e alla disponibilità degli eredi Bagatti Valsecchi, che hanno
messo a disposizione album di famiglia e materiali d’epoca. Boiseries chiare trasformano un
piccolo ambiente in una raccolta stanza-guardaroba, dove curiosare scorrendo fotografie e
aprendo cassetti per fare la conoscenza con Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi e con i
discendenti che continuarono ad abitarne la dimora fino al 1974. Immagini e oggetti
schiudono la dimensione privata e familiare di un luogo oggi divenuto museo, ma abitato e vissuto sino a tempi recenti quale dimora privata.
Le fotografie sono allestite su pannelli scorrevoli da “sfogliare” come le pagine di un album; le
più antiche mostrano i due fratelli nella vivace Milano fin de siécle per poi immortalare,
avanzando nel tempo, le generazioni successive chiudendo con la trasformazione di casa
Bagatti Valsecchi in museo e con la sua apertura al pubblico nel 1994. È un racconto per
immagini cui si aggiunge persino un filmato degli anni trenta del Novecento, dove un ormai
più che ottantenne Giuseppe Bagatti Valsecchi si ostina a montare a cavallo o si intrattiene
con i nipotini. La narrazione è scandita da eventi privati – i matrimoni, i battesimi, i momenti
della vita in famiglia – e dall’eco dei grandi fatti della Storia, che risuona attraverso le fotografie
di Giuseppe Bagatti Valsecchi in divisa nel 1918 o della casa di via Gesù colpita dalle bombe
nell’agosto del 1943.
Nei cassetti, come dimenticati dagli antichi abitanti, piccoli cimeli e semplici oggetti di vita
quotidiana tutti da scoprire: appunti e carta da lettere di Fausto Bagatti Valsecchi, le medaglie
vinte dal fratello Giuseppe gareggiando col velocipede, l’ombrellino da passeggio, un
ventaglio, il vecchio quaderno di scuola con i pensierini... Sono tracce lasciate, attraverso le
diverse generazioni, dagli abitanti di casa Bagatti Valsecchi che riportano in vita con
l’immediata potenza evocativa che è degli oggetti soltanto la presenza di quanti vissero nella
dimora di via Gesù e le loro storie; un modo, questo, per raccontare da un’angolazione privata
e famigliare anche il ritratto di un’epoca e dei profondi mutamenti di oltre cent’anni di vita
milanese.
Ufficio stampa: Luciana Villa, press@museobagattivalsecchi.org
Conferenza Stampa 22 novembre
Museo Bagatti Valsecchi
via Gesù 5, Milano
Orario: da martedì a domenica, dalle 13,00 alle 17,45. Lunedì chiuso
Chiuso per festività: 7-8 dicembre, 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Ingresso: euro 8; ridotto euro 4