Carte. Opere su carta, disegni ed incisioni nelle quali il microscopico, le Poaceae, e il macroscopico, i paesaggi, si confondono.
Carte
Con un testo di presentazione di Stefano Arienti.
Mostra personale di Olga Vanoncini, giovane artista bergamasca laureata all'Accademia Carrara ed attualmente collaboratrice dello IUAV a Venezia come assistente di Stefano Arienti.
Opere su carta, disegni ed incisioni nelle quali il microscopico, le Poaceae, e il macroscopico, i paesaggi, si confondono.
Dal testo di Arienti:
Olga filosofa e sa tutto sull'antichità dell'Arte, non vuole essere moderna perché le piacerebbe essere preistorica.
Il tratto è ventoso, ma più spesso una brezza, ha più temperamento di quanto appare.
La neve è più usuale del tropico. Mai meticcia, per fortuna non è monaca.
Il ritmo è seriale anzi ''rituale''.
Leziosa, iperfemminile, patetica? Ma no,
semmai tombale, capitale, morale. Il soffio del dramma, senza la tragedia
Olga beffarda?
Cocciuta passatista, ha debellato ogni umanità dal suo mondo e, non contenta, ogni animalità superflua.
L'unico respiro superstite è il suo. Ne possiamo seguire le tracce sotto forma di pensieri e annotazioni manoscritte. La sua mano è ferma ai primi giorni della creazione, molto prima di tutto il casino.
Olga artista isolata? Tutt'altro. Citando fra qualcuno che conosco:
Ann Veronica e Pierluigi, due nomi di un simile rigore, e ovviamente anche Eva.
Ma infinitamente intellettuale e puerile-sofisticata come solo Amedeo.
Olim
Via Pignolo 9/b
Bergamo