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16/6/2003

Art 34 Basel

Messe Basel, Basel

E' la piu' importante Mostra d'arte del mondo e l'appuntamento annuale del mondo internazionale dell'arte. Vi parteciperanno 270 gallerie di tutti i continenti. Esse sono state selezionate dall''Art Committee' tra un numero record di 930 iscrizioni e presenteranno opere di oltre 1500 artisti del 20° e del 21° secolo.


comunicato stampa

La Art 34 Basel al centro del mondo dell'arte internazionale

Dal 18 al 23 giugno 2003 si svolgerà a Basilea (Svizzera) la Art 34 Basel. È la più importante Mostra d'arte del mondo e l'appuntamento annuale del mondo internazionale dell'arte. Vi parteciperanno 270 gallerie di tutti i continenti.
Esse sono state selezionate dall'"Art Committee" tra un numero record di 930 iscrizioni e presenteranno opere di oltre 1500 artisti del 20° e del 21° secolo.
I settori speciali proporranno mostre personali di giovani artisti, grafica stampata e film. La cerchia dei partecipanti è più blasonata che mai ed ha potuto essere ampliata con alcune giovani gallerie interessanti e gallerie di primo rango nell'ambito della fotografia classica e della grafica stampata. La maggior parte delle nuove gallerie ammesse non provengono dalle metropoli tradizionali del mondo dell'arte, bensì dall'Europa orientale, dal Sudafrica, dalla costa occidentale degli USA, da Israele, dall'Europa meridionale, dalla Scandinavia e dai paesi del Benelux. Un sondaggio condotto dalla Direzione della Mostra ha determinato che il 27% delle opere d'arte mostrate dalle gallerie a Basilea costano meno di 5000 euro. Questo risultato dimostra chiaramente che l'offerta di opere d'arte di primissima qualità a prezzi abbordabili occupa un ampio spazio alla Art Basel e che essa consolida la sua posizione di mercato estremamente allettante per gli appassionati d'arte con un budget ristretto. Nel padiglione di esposizione "Art Unlimited" si potranno vedere progetti artistici particolari. Alla 34a edizione della Mostra d'arte si attendono oltre 50.000 visitatori e circa 1500 operatori dei media. In concomitanza con la Art 34 Basel verranno organizzati degli eventi presso le istituzioni culturali della città e si presenteranno interessanti mostre.

I collezionisti d'arte, i galleristi, gli artisti, i curatori e gli appassionati d'arte di tutti i paesi hanno già riservato la data del raduno di famiglia annuale del mondo dell'arte. Dal 18 al 23 giugno si terrà per la 34a volta nella città di Basilea (Svizzera) la Mostra internazionale d'arte Art Basel. Essa è incontestabil-mente la più grande e importante rassegna mondiale dell'arte moderna e contemporanea e costituisce, assieme alla 50a Biennale di Venezia, che si inaugura il fine settimana precedente, il culmine dell'estate artistica 2003.
La reputazione della Art Basel è dovuta alla qualità elevata e alla varietà unica delle opere d'arte esposte nonché all'internazionalità dei visitatori. Si attendono nuovamente oltre 50.000 visitatori e circa 1500 operatori dei media da tutti i continenti, che arriveranno per vedere l'offerta più internazionale e più rigorosamente selezionata del mercato internazionale dell'arte e per incontrare gli addetti ai lavori e le star della scena artistica.

Alla Art 34 Basel saranno rappresentati tutti i mezzi d'espressione artistica.
Il repertorio spazia dalla pittura, i disegni e le edizioni alle sculture e le installazioni fino alla fotografia, la performance e la Internet art e la video art. Vi si possono vedere opere di giovani artisti ancora da scoprire per un paio di migliaia di franchi come pure i capolavori dei musei di un valore di diversi milioni di franchi. Un sondaggio condotto lo scorso anno dalla Direzione della Mostra presso le gallerie partecipanti ha determinato che il 27% delle opere che esse mostrano a Basilea possono essere acquistate per meno di 5000 euro. Questo risultato dimostra chiaramente che la Art Basel è un mercato estremamente allettante anche per i collezionisti con un budget ristretto e che i visitatori si possono aspettare una vasta offerta di opere d'arte di alta qualità in tutte le fasce di prezzo.

Nel 2003 l'istituto finanziario internazionale UBS celebra il suo 10° anniversario come sponsor principale di Art Basel. Tale collaborazione pluriennale è stata estesa alla manifestazione gemella Art Basel Miami Beach, inaugurata lo scorso anno. Art Basel costituisce uno dei più importanti impegni di UBS nell'ambito dell'arte contemporanea che include anche la famosa UBS PaineWebber Collection.

Alla Art Basel esporranno 270 tra le maggiori gallerie di tutti i continenti. Esse sono state selezionate secondo rigorosi criteri di qualità tra un numero record di 930 candidature. 38 gallerie provengono dalla Svizzera, 58 dalla Germania, 24 dalla Francia, 22 dalla Gran Bretagna, 16 dall'Italia, 9 dalla Spagna, dal Belgio e l'Austria, 4 dai Paesi Bassi, 2 dalla Polonia, 1 dalla Svezia, il Lussemburgo, l'Irlanda, la Norvegia, la Repubblica Ceca, la Danimarca e la Grecia, 53 dagli USA, 2 dal Canada, 5 dall'America latina, 9 dall'Asia, 1 dall'Africa e 2 dall'Australia. La globalizzazione del mondo dell'arte si riflette anche sulla Art Basel per il fatto che la maggior parte delle nuove gallerie ammesse non provengono dalle grandi metropoli del mondo dell'arte, ovvero New York, Parigi, Londra, Colonia, Berlino e Zurigo, bensì da città e paesi che finora erano perlopiù zone periferiche sull'atlante del mondo dell'arte. All'ammissione delle gallerie ha proceduto l'Art Committee, una giuria internazionale composta da galleristi di lunga esperienza, che ha preso le decisioni di ammissione in seguito a informazioni preliminari esaurienti e riunioni di consultazione durate più giorni. Una Commissione di ricorso indipendente ha esaminato su richiesta le candidature respinte.

Esporrà nuovamente il fior fiore delle gallerie internazionali. Il 99% degli espositori dell'anno scorso si sono ricandidati. Alcune gallerie rinomate e diverse giovani gallerie arricchiscono la cerchia dei partecipanti, unica al mondo. La gamma delle gallerie di arte contemporanea sarà rafforzata da L.A. Louver Gallery (Venice, USA), Anthony Meier Fine Arts (San Francisco), Galería Pepe Cobo (Siviglia), The Goodman Gallery (Johannesburg), Galeria Sztuki Wspolczesnej Teresa Starmach (Cracovia), Zwirner & Wirth (New York), Blum & Poe (Santa Monica) e Chelouche Art Gallery (Tel Aviv). Galerie Friedrich (Basilea), Frith Street Gallery (New York), Max Protetch Gallery (New York) e Jiri Svestka Gallery (Praga) esporranno nuovamente dopo una breve pausa. Quest'anno il settore speciale "Art Edition" non solo avrà un nuovo allestimento architettonico, ma sarà rafforzato da Pace Prints (New York) e The Lapis Press (Los Angeles). "La Art 34 Basel si svolgerà a livelli qualitativi difficilmente superabili ed offrirà la migliore panoramica dell'arte dell'era moderna e del presente", commenta Samuel Keller, Responsabile della Art Basel.

Le gallerie di fotografia classica erano riunite in un settore speciale fino a due anni fa. La maggior parte di esse esporrà adesso, su loro richiesta espressa, al pianterreno del Pad. 2, assieme alle gallerie che mostrano i classici del 20° secolo. I seguenti specialisti di fotografia classica parteciperanno alla Art 34 Basel: Galerie Berinson (Berlino), Jane Corkin Gallery (Toronto), Kicken (Berlino), Zabriskie Gallery (New York), Galerie Johannes Faber (Vienna), Hamiltons Gallery (Londra), Galerie Françoise Paviot (Parigi), Hans P. Kraus, Jr. (New York). Questa compagine di partecipanti blasonati sarà rinforzata quest'anno dalla Fraenkel Gallery di San Francisco.

Nel settore "Art Statements" Galerie Michel Rein (Parigi), Galerie Kamel Mennour (Parigi), Galerie Fons Welters (Amsterdam), Galleria Franco Noero (Torino), Roberts & Tilton (Los Angeles), Stella Lohaus Gallery (Anversa), BQ Jörn Bötnagel, Yvonne Quirmbach (Colonia), Andrew Kreps Gallery (New York), Galerie Chez Valentin (Parigi), Diana Stigter Gallery (Amsterdam), Galerie Krobath Wimmer (Vienna), Modern Art (Londra), Foksal Gallery Foundation (Varsavia), Gallery Catherine Bastide (Bruxelles), Raucci/Santamaria Gallery Naples (Napoli), The Approach (Londra), China Art Objects Galleries (Los Angeles) presenteranno 17 giovani artisti in mostre individuali. Dal 1999 il gruppo di assicurazioni Bâloise promuove "Statements" eccezionali con il Premio artistico Bâloise del valore complessivo di CHF 50'000.-. Le opere degli artisti premiati vengono acquistate dalla compagnia di assicurazioni e donate a importanti musei (vedi comunicato stampa "Art Statements").

Il potenziamento dell'infrastruttura avviato negli ultimi anni (nuove pareti espositive, riallestimento dell'Art Collectors Lounge, nuova illuminazione) e dell'offerta di servizi (ombudsman per le gallerie partecipanti e i visitatori, ristorante per gourmet Stucki, assistenza ai bambini "Art Kids" e studio di wellness) ha riscosso un grande successo presso gli espositori e il pubblico e continuerà quest'anno con il riallestimento del padiglione d'ingresso, del Centro stampa e della piazza antistante la Fiera. Sarà anche presente, ormai per la 4a volta, l'Art Loss Register, la più grande banca dati di opere perse e trafugate.

Le opere d'arte che finora non potevano essere esposte a mostre d'arte perché soggette a limiti spaziali, temporali, tecnici, finanziari o concettuali avranno una piattaforma nel padiglione di esposizione "Art Unlimited". Nel settore "Art Unlimited" si potranno ammirare e acquistare in particolare opere d'arte di nuovo tipo e in grande formato di tutte le tipologie mediatiche. Queste non saranno presentate in stand individuali di gallerie, bensì sotto forma di mostra aperta (il comunicato stampa "Art Unlimited" seguirà alla fine di marzo). Per Art Unlimited verrà pubblicato un Catalogo separato in tiratura limitata in occasione dell'inaugurazione della Art Basel. Il centro di incontro e di intermediazione allestito per la prima volta lo scorso anno nel padiglione di "Art Unlimited" con un banco di informazione, una libreria d'arte, una videoteca con video di artisti visionabili individualmente e terminal con progetti artistici digitali su Internet è stato sfruttato intensamente dai visitatori e sarà a loro disposizione anche quest'anno. Ne fa parte anche la piattaforma di comunicazione "Art Lobby" (il comunicato stampa "Art Lobby" seguirà in maggio), dove gli artisti, gli intermediari d'arte e il pubblico si possono incontrare più volte al giorno per scambi informali.

La Art Basel è il più importante mercato annuale per il mondo dell'arte ed offre agli appassionati d'arte il più grande "museo a tempo". Gli specialisti e gli interessati all'arte vi possono scoprire opere ricercate e nuovi talenti, confrontare prezzi e individuare tendenze. Per gli artisti essa significa una piattaforma rinomata di portata mondiale. L'atmosfera intima nella bella città dell'arte di Basilea contribuisce all'attrattiva della manifestazione. Le mostre speciali e gli eventi nei musei costituiscono ulteriori attrattive e punti d'incontro. Il luogo di appuntamento serale è l'Art Club con bar, lounge e discoteca alla Kunsthalle. La "griffe" di moda Carharrt farà arrivare in aereo da tutta Europa DJ di talento.

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Art 34 Basel
17 "Statements" per l'arte di domani

Nel settore "Art Statements" della Mostra internazionale d'arte Art 34 Basel si potranno vedere 17 mostre personali di giovani artisti di 10 paesi. L'Art Committee li ha selezionati tra 245 candidature. Gli "Art Statements" offrono all'arte giovane, a condizioni fortemente agevolate, una piattaforma speciale che richiama l'attenzione dei curatori, dei collezionisti e dei media internazionali sugli artisti partecipanti e le loro gallerie. I diciassette progetti consentono agli appassionati d'arte scoperte interessanti e incontri avvincenti con la produzione della più recenti generazione di artisti. Gli "Art Statements" sono più che mai una vetrina per il futuro dell'arte.

La Art Basel si impegna da oltre 25 anni per promuovere la generazione di artisti giovani. "Videoforum", "Young Galleries", "Perspectives", "Nuove Tendenze" e, dal 1996, "Art Statements" hanno offerto ogni anno alle gallerie d'arte contemporanea un forum piattaforma a condizioni fortemente agevolate che ha garantito loro la massima attenzione. Il grande successo degli "Art Statements" dimostra che la Art Basel è diventata nel corso degli anni un termometro internazionale della produzione artistica di attualità, e che qui vengono selezionati gli artisti per i programmi di esposizione di gallerie d'arte e di musei.

I risultati di vendita sono eccellenti, ma i galleristi e gli artisti sanno una cosa: chi ottiene uno degli ambiti stand promozionali godrà dell'attenzione del pubblico specializzato come in nessun altro luogo del mondo. Qui si viene a sapere fulmineamente se i migliori curatori invitano artisti alle loro mostre, quando vengono acquistate opere d'arte per collezioni di altissimo livello oppure se vengono procurate mostre a musei e gallerie note. Mariko Mori, Vanessa Beecroft, William Kentridge, Pierre Huyghe, Elisabeth Peyton, Gregor Schneider, Jorge Pardo, Ugo Rondinone, Kara Walker, Manfred Pernice, Ernesto Neto, Ghada Amer e molti altri hanno avuto qui la loro prima grande entrata in scena internazionale prima di diventare star di fama mondiale. Dal 1999 il gruppo di assicurazioni Bâloise promuove con il Premio artistico Bâloise, del valore complessivo di CHF 50.000.-, partecipazioni degne di nota al settore "Art Statements". Le opere degli artisti premiati vengono acquistate dalla compagnia di assicurazioni e donate a importanti musei.

La Giuria di selezione della Art Basel punta quest'anno soprattutto sugli artisti ancora poco noti o che presentano opere difficili da commercializzare. Per la Art 34 Basel sono stati selezionati quattro "Statements" dagli USA, tre dalla Francia, due dal Belgio e dall'Irlanda e uno dall'Austria, l'Italia, la Polonia, la Germania, la Gran Bretagna e i Paesi Bassi. Le installazioni multimediali, che abbinano la pittura, la fotografia, la scultura e la video art, ma anche la scultura nel senso più ristretto, saranno al centro dell'attenzione quest'anno. Diversi giovani artisti tematizzano in lavori a orientamento sociologico la messa in discussione delle realtà politiche, sociali, economiche e personali. I contenuti di attualità come la globalizzazione, la società multiculturale e il mondo urbano si mescolano alla riflessione sull'arte dell'era moderna e sull'interrogativo riformulato della "Condition Humaine".

L'artista francese Kader Attia (Galleria Kamel Mennour, Parigi) si considera come un viandante tra due culture. Nato in Francia, originario di una famiglia algerina, vive separato dai suoi congiunti a causa delle circostanze degli ultimi anni in Algeria. In base a una "corrispondenza fotografica" cerca di gettare un ponte tra la cultura francese e quella algerina. Le immagini proiettate mostrano il mondo sociale intimo dell'artista in Francia, che egli mette in contrasto con l'ambiente in cui vive la sua famiglia in Algeria. La periferia parigina e un villaggio di campagna in Algeria: il lavoro di Kader Attia si legge come un omaggio a due mondi apparentemente separati da tutto.
L'artista americano Robert Melee (Andrew Kreps, New York) tematizza nel suo stand promozionale l'estetica e il dinamismo della casa nelle periferie americane. L'inventario del suo "Statement" consiste in un quadro minimalista "dipinto" con capsule di birra, in un grande passe-partout con foto di famiglia, in una tenda colorata che si rivela una scultura smaltata e in due vecchi televisori sui quali si vedono video della madre esaltata dell'artista. Le pareti dell'ambiente rivestite di listelli di legno fanno credere all'osservatore di essere di marmo prezioso. In questa densa atmosfera claustrofobica un'estetica quotidiana si trasforma in una bellezza inconsueta e ridicola.
L'artista belga Sven't Jolle (Stella Lohaus Gallery, Antwerpen) assume un atteggiamento critico nei confronti di sviluppi sociali che si presentano come fenomeni di moda. In un momento in cui i no-global sono in voga l'artista, che si occupa già da tempo di globalizzazione, esamina attentamente il fenomeno. Il suo "Statement" lo chiama "Un po' di pace (sociale)", da una canzone dell'interprete di canzonette tedesca Nicole. L'artista raccoglie nella sua installazione i cliché della cultura di massa americana: un indiano che fuma il calumet della pace "sociale", un cow-boy come riferimento alle minacce di guerra di George W. Bush, un megafono sovradimensionato come portavoce dei manager e una scultura dal titolo "Ford-Ford".
Il progetto dell'artista americano Chris Johanson (Roberts & Tilton, Los Angeles) per "Art Statements" può essere interpretato come una metafora della vita. L'osservatore viene confrontato con un'infinità di ostacoli e di incontri in un'installazione impostata come un labirinto. Alla fine del labirinto entra in un tempio dove si trova un'unica statua.
Il lavoro dell'artista americano Eric Wesley (China Art Objects Galleries, Los Angeles), che allestisce un workshop per adolescenti nel suo stand promozionale, ha un'impostazione interattiva. Egli chiama il suo progetto "The Pico Youth' Center", dove gli adolescenti monteranno "The Cheater", uno scooter gigante dotato di un motore Chevrolet V8. Anche l'artista italiana Lara Favaretto (Galleria Franco Noero, Torino) punta sulla collaborazione dell'osservatore.
Sono gli osservatore che metteranno in moto le variopinte macchine dell'artista, macchine concepite unicamente per divertire gli spettatori. Il titolo dello "Statement", "Giving you a day", enuncia anche le intenzioni di Laura Favaretto: lei vuole regalare al visitatore una giornata spensierata come quella che le persone vivono soltanto durante le vacanze.
Lo stand promozionale di Monika Sosnowska (Foksal Gallery Foundation, Varsavia) lascia l'osservatore, o meglio, chi vi passa, in uno stato di "insicurezza fissata e permanente". Il suo lavoro consiste in un corridoio chiuso in cui continuano ad aprirsi nuove porte. L'aspettativa di chi vi passa di arrivare a un traguardo non viene mai soddisfatta. L'installazione della Sosnowska può essere intesa come l'anticulmine di un viaggio in cui non si raggiunge mai la destinazione.
Le sculture dell'artista irlandese Eva Rothschild (Modern Art, Londra) e dell'artista inglese Gary Webb (The Approach, Londra) sono più vicine alle forme artistiche classiche. "I am concerned with idealism in every form from the hardcore idealism of protest to the soft idealism of lifestyle spiritualism, and in how we furnish our beliefs and superstitions with objects and images": Eva Rothschild descrive così le sue sculture. L'artista irlandese si lascia ispirare dai lavori minimalisti degli anni sessanta, che combina con una variopinta arte popolare-psichedelica che ha le sue radici nei "roaring sixties". I lavori di Gary Webb vanno situati in un mondo del tutto diverso. L'artista inglese realizza le sue sculture esclusivamente astratte con tutti i materiali (plastica, neon, acciaio, fibra di vetro, marmo e pietra) utilizzati dagli artisti nel 20° secolo. I lavori di Webb trasmettono all'osservatore una sensazione di leggerezza e allegria e sono di una bellezza convincente.
"Riflettere sulla natura e la città" potrebbe essere il motto del lavoro scultoreo di Saâdane Afif (Galleria Michel Rein, Parigi). Afif utilizza modelli in poliestere sotto forma dell'"Unité d'habitation" dell'architetto Le Corbusier come base per le sue sculture, che consistono di semi di piante sovradimensionati cotti in ceramica. Afif appoggia alle pareti del suo stand promozionale pannelli monocromatici realizzati con il materiale dei cartelli stradali.
I progetti di Florian Pumhösl (Galleria Krobath Wimmer, Vienna) analizzano il vocabolario contenutistico e formale dell'arte dell'era moderna. Pumhösl ha ripreso per "Art Statements" il film astratto; per l'artista sono in primo piano la genesi del film nonché la riflessione e la continuazione del canone storico. Il progetto concepito per la Art Basel mostra una cinepresa appositamente realizzata come scultura che avvolge l'ambiente assieme ai disegni della cinepresa e con l'accompagnamento di un piccolo archivio di film storico-astratti montati dall'artista.
L'arte di Catherine Sullivan (Catherine Bastide, Bruxelles) si muove tra gli ambiti della scena teatrale e dell'arte visiva. Nel suo lavoro su video realizzato appositamente per "Art Statements" analizza la teatralità di una delle prime azioni di Fluxus ("The Festival of New Art") all'Istituto tecnico superiore di Acquisgrana e di una performance al Wadsworth Atheneum di Hartford nel Connecticut. Il progetto "Nunatak" di Nicolas Moulin (Galleria Chez Valentin, Parigi) per "Art Statements" va situato tra scienza e finzione. Partendo dall'ipotesi che tra milioni di anni il mondo esisterà senza oceani ed esseri umani, l'artista ci presenta un pianeta inaridito e pietroso.
Nicolas Moulin si avvale per il suo lavoro cartografico di cartine di tutti i continenti e gli oceani realizzate dalla NASA e che l'artista ha trasformato in fotografie interpretandole liberamente.
Friedrich Kunath (BQ, Jörn Betnagel, Yvonne Quirmbach, Colonia) chiama la sua installazione "What happens when you try to fail and then succeed". Il titolo non descrive soltanto il modo di lavorare dell'artista, ma anche l'atmosfera del lavoro, una miscela di melanconia e umorismo. Kunath raccoglie in uno sfondo che ricorda formalmente l'estetica del gruppo di artisti olandesi "de Stjil" un lavoro su video e una serigrafia, una scultura, dipinti e disegni. La suggestiva musica del video, composta e prodotta dallo stesso Kunath, riunisce in un insieme funzionante gli eventi disparati dello stand.
La questione della veridicità di una storia di un rapporto interpersonale è al centro delle due videoproiezioni di Saskia Olde Wolbers (Galleria Diana Stigter, Amsterdam). La narratrice di un video è una donna, l'amante di un medico sposato, che racconta dal suo punto di vista la relazione con il suo amante. L'uomo spiega il suo punto di vista nel secondo video. Wolbers lascia decidere all'osservatore a chi vuole credere di più.
L'arte di Padraig Timoney (Galleria Raucci/Santamaria, Neapel), nato a Derry nel 1968, non solo è difficile da spiegare, ma si evolve indipendentemente dalle principali correnti artistiche delle più importanti metropoli dell'arte. Che si tratti di objet trouvé, fotografia, disegno o dipinto a olio, tutti i gesti artistici di Timoney narrano una o più storie. Timoney mescola il profondo con il superficiale e i giochi di immagini con i giochi di parole con il suo umorismo sferzante e la sua intelligenza ostinata. L'installazione allestita per "Art Statements" combina una scultura con due dipinti e due fotografie.
Negli ultimi anni l'artista belga Jan de Cock (Galleria Fons Welters, Amsterdam) ha sviluppato una serie di installazioni che ha chiamato "Collateral Damage". "Collateral Damage" erano formalmente grandi installazioni spaziali di legno legate all'estetica minimalista del costruttivismo o del Bauhaus. Il termine "Collateral Damage" deriva dalla terminologia militare e significa danno non intenzionale ma inevitabile. Lo sfondo tematico di "Collateral Damage" gravita intorno all'idea delle posizioni marginali e del loro fallimento. Il risultato che ne scaturisce è: danno. In altre parole: "Collateral Damage" descrive il rapporto tra interno ed esterno, tra luoghi pubblici e privati, tra patrimonio nazionale e ricordo personale.

Ma alla Art Basel l'arte contemporanea internazionale non potrà essere scoperta soltanto nel settore "Art Statements", bensì anche presso numerosi altri stand di gallerie e nel settore "Art Unlimited". A nessun'altra Mostra d'arte sono rappresentati così tanti giovani artisti e gallerie d'arte contemporanea di prim'ordine di tutto il mondo come a Basilea.

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La Art 34 Basel sarà accompagnata da un Catalogo dalla veste grafica molto curata. La pubblicazione offre ogni anno la più ampia panoramica dell'offerta del mercato dell'arte internazionale e contiene informazioni esaurienti sul più importante evento annuale del mondo dell'arte. Il Catalogo riccamente illustrato contiene immagini di oltre 500 opere d'arte dall'arte moderna classica alla più recente produzione artistica del presente. Il Catalogo sarà pubblicato all'inizio di maggio e può essere prenotato presso l'editore Hatje Cantz Verlag, Senefelderstr. 12, D-73760 Ostfildern-Ruit, Telefono +49 711 44 05204, Fax +49 711 44 05220 (Euro 39.80, CHF 55.-).

La Art 34 Basel sarà aperta dal 18 al 23 giugno 2003 ogni giorno dalle ore 11 alle 19 (l'ultimo giorno fino alle 18).

Il vernissage per gli ospiti invitati si terrà alla vigilia, il 17 giugno. La tessera giornaliera costa CHF 30.- (tessera permanente CHF 55.-); gli scolari, gli studenti e i pensionati pagano CHF 15.-, e a partire dalle 17 si può acquistare per CHF 10.- una tessera serale.

Art Basel Miami Beach, la nuova manifestazione consorella della Art Basel negli USA, si terrà per la seconda volta dal 4 al 7 dicembre 2003 a Miami Beach (Florida).

Informazioni per i media sulla Art Basel sono disponibili presso: Art Basel, Comunicazione, Peter Vetsch, Sonja Dörig o Marlen Melone, Casella postale, CH-4021 Basilea, Tel. +41 58 200 20 20, Fax +41 58 206 31 30

Per l'Italia: Cristina Pariset, Via Alberto da Giussano 7, I-20145 Milano,
Tel. +39 02 481 25 84, Fax +39 02 481 24 86

Venue
Messe Basel Messeplatz, Basel, Switzerland

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