Catus Arte
Bologna
via Zanolini, 7/B
051 5875808 FAX 051 398164
WEB
Sensazioni solide
dal 16/6/2003 al 4/7/2003
051 272638
WEB
Segnalato da

Catus Arte



approfondimenti

Theo Toy



 
calendario eventi  :: 




16/6/2003

Sensazioni solide

Catus Arte, Bologna

Emociones sudamericanas. Theo Toy. Pittura. La prima mostra personale in Italia dell'artista venezuelano. E' inevitabile scorgere nella ricchezza cromatica delle sue opere il legame con quella terra tanto bella quanto misteriosa tra leggende e miti secolari, quale appunto il Venezuela.


comunicato stampa

Emociones sudamericanas
THEO TOY
pittura

'Sensazioni solide' è il titolo della prima mostra personale in Italia dell'artista venezuelano Theo Toy. Un artista particolare, nei suoi occhi come nelle sue opere si scorge qualcosa di indefinito tipico di chi ha vissuto molto intensamente avventure e esperienze che sfiorano il trascendente.

E' inevitabile scorgere nella ricchezza cromatica delle sue opere il legame con quella terra tanto bella quanto misteriosa tra leggende e miti secolari, quale appunto il Venezuela. Eppure la sua ricerca artistica non tende a dialogare con la storia millenaria di quei luoghi misteriosi, essa è sopra ogni altra cosa un viaggio intessuto di emozioni private, che certamente sono state alimentate e anche amplificate dalla magia, dallo stretto legame che nelle terre del Sudamerica esiste tra il mondo così detto reale e il non visibile cioè una dimensione non fisica. Il continuo contatto con un mondo parallelo, diverso attraverso la meditazione gli ha insegnato a 'immaginare' o forse a 'vedere', e soprattutto ad ascoltare le proprie emozioni e le sensazioni vissute, oltrepassando l'oggettività e la concezione razionalista dell'esistenza materiale delle cose e degli esseri viventi, nella ricerca di raggiungere quel nucleo vitale di energie che attendevano di essere risvegliate.

L'artista ha riscoperto la propria 'immagine innata', e così le opere dal titolo 'Meditazioni' diventano l'emblema ed anche la rappresentazione della fucina delle idee, dei pensieri e delle riflessioni, della conquista personale di Theo Toy, alla luce di un qualcosa che trascende l'ascetismo religioso. In questa serie di opere dove forme, corpi e visi stilizzati si pongono in primo piano come summa del percorso umano-artistico del pittore, la forma si fa simbolo del perfetto equilibrio. I tratti sono puri e generalizzati senza scalfire la intensa apparenza di questo simulacro del pensiero. Ma nella sua pittura non sono i soggetti ad imporsi, è la materia pittorica, una 'texture' ricca che si fa materiale sensibile nell'intento di dare una forma, seppur vaga alle sensazioni. Materiale gessoso e screziato, alla vista voluttuosamente fluido come seta, diverso nei colori, nella trattazione, a volte si squarcia in ampie crepe svelando la presenza di oggetti comuni come bottiglie, ciotole o semplici solidi geometrici, che concorrono alla sintesi della molteplicità del sensibile sulla superficie pittorica. In altri la stesura è più omogenea in modo che le figure appaiano assorbite e costituite dalla stessa materia. Le sensazioni a questo punto raggiungono uno stato figurativo solido e solo grazie alla texture e non alla presenza degli oggetti comuni, essi sono dei pretesti figurativi non hanno un significato a sé stante, e l'artista nell'articolazione del linguaggio artistico dimostra come gli oggetti possono essere svuotati della loro valenza utilitaria, per acquistare connotazioni altamente significanti.

L'intento di questo artista multanime è di restituirci una sintesi immaginifico-sensoriale trascendendo il reale e il mondo fisico, così da stimolare l'immaginazione dell'osservatore in ogni direzione, ed è inutile soffermasi sul particolare, è l'opera nella sua interezza che ci attrae, guidando lo sguardo in un viaggio perlustrativo; l'occhio non guarda semplicemente, sembra diventare il prolungamento di una mano che vorrebbe sfiorare quelle modanature materiche, per avvertirne le vibrazioni sensoriali sottese alle modulazioni della sostanza pittorica.

Theo Toy
CARACAS (VENEZUELA) 12/02/69
1987- Ottiene il diploma di Maestro d'Arte nel Liceo Artistico di Venezia.

Ha iniziato a partecipare a mostre collettive dal 1997 tra le più importanti:
-Fiera del Venezuela 'Caracas no duerme' (1999)
-Galleria 'Cuadra creativa', Caracas (2000)
-Galleria 'Artres', Caracas (2001)

Mostre personali:
-'New Cafè', Caracas (2000)
-Galleria 'Arte la Florida', Caracas (2001)
-'Hotel Hilton', Caracas (2002)
-'Club Puerto Azul', Caracas (2002)
-'Alcaldia de Guiria', Caracas (2002)
-'Miami Beach Convention Center', Miami Beach (2003)

Inaugurazione : martedì 17 Giugno 2003 dalle ore 20,30 alle 23,00

Durata : fino al 4 Luglio 2003
Orari : dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20,
altri giorni e orari per appuntamento telefonando al
+39-051272638
catùs
galleria d'arte
via. G. Petroni n°15- 1° piano
40126 Bologna- Italy
+39-051 272638

IN ARCHIVIO [33]
Gabriele Erno Palandri
dal 19/11/2008 al 19/12/2008

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede