Mario Airo'
Marco Bagnoli
Robert Barry
Letizia Cariello
Jota Castro
Jan De Cock
Maurizio Donzelli
Ian Hamilton Finlay
Alberto Garutti
Piero Gilardi
Dan Graham
Willi Kopf
Bertrand Lavier
Eva Marisaldi
Mathieu Mercier
Sabrina Mezzaqui
Gerwald Rockenschaub
Nedko Solakov
Haim Steinbach
Franz West
Opere tra arte e design dalla collezione di Massimo Minini. In mostra i lavori di: Mario Airo', Robert Barry, Letizia Cariello, Jota Castro, Ian Hamilton Finlay, Alberto Garutti, Piero Gilardi, Dan Graham, Eva Marisaldi, Nedko Solakov...
Lavori di: Mario Airò, Marco Bagnoli, Robert Barry, Letizia Cariello, Jota Castro, Jan De Cock, Maurizio Donzelli, Ian Hamilton Finlay, Alberto Garutti, Piero Gilardi, Dan Graham, Willi Kopf, Bertrand Lavier, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Sabrina Mezzaqui, Gerwald Rockenschaub, Nedko Solakov, Haim Steinbach, Franz West.
Le arti e gli oggetti del vivere quotidiano una volta erano sposi,
poi si sa come vanno certe cose: hanno cominciato a litigare.
Lei, l’arte, pretendeva di essere superiore a Lui, il design,
che invece era quello che sistemava le cose di casa, aggiustava
le sedie rotte, preparava i vasi per l’acqua, i profumi per Lei,
i vasi per i defunti...
Insomma, Lui si dava da fare mentre Lei pensava alla propria
bellezza, passava le giornate davanti allo specchio a farsi
e rifarsi il trucco e cresceva in virtù e bellezza.
I capelli avevano, nonostante gli anni, un colore fiammante,
mentre quelli di Lui, ormai relegato ad un ruolo minore di
artigiano, erano radi e grigi.
Un giorno Lei chiese la separazione per crudeltà mentale. Lui
voleva tirarla verso il basso, a decorare le sue suppellettili,
mentre Lei voleva volare alto. Si separarono, non senza problemi
e per anni non ebbero più rapporti. Arrivarono i barbari un giorno
sfortunato e vedendo tanta bellezza a loro incomprensibile,
trovandola oltre a tutto emblematica di una civiltà nemica che
volevano sconfiggere, presero di mira propro Lei, che certo non
se l’aspettava: venne fatta a pezzi e dispersa. Invece Lui se la
cavò passando inosservato, con i suoi mobili, le sedie, i vasi
canopi sottoterra; l’artigiano artista passò quasi indenne nella
bufera.
Si ritrovarono con le ossa rotte nel Rinascimento italiano e si
rimisero assieme come un vieux couple che cerca di aggiustare
i cocci di un’esistenza. Lui faceva cassettoni e bauli per
i corredi e Lei li dipingeva, Lui intagliava cornici e soase e
Lei le dorava e decorava. Lui costruiva spinette e organi per le
chiese e Lei seguiva con magnifiche scene.
Insomma poco a poco i due rimisero in piedi una unione, che
oramai era più una ditta, un’impresa, e da allora impararono
anche a scambiarsi i ruoli, confondendo i rispettivi àmbiti.
Fino ad arrivare al nostro secolo dove oramai tutto è mixato e
nei musei d’arte si vedono le sedie di Mies, i tavoli di Judd,
i tappeti di Gilardi, gli specchi di Barry, le lampade di Tiffany,
i neon di Fontana, i mobili fluorescenti di Garutti, le cabanes
di Buren, i padiglioni di Dan Graham, le poltrone ricamate di
Ghada Amer....
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INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2012 ORE 18.30
Visita guidata di Massimo Minini ore 19.30
Plusdesign
via Ventura, 6 20134 Lambrate Milano
Orari di apertura:
da martedì a sabato ore 15.00 - 19.00 mattina su appuntamento: +39 02 87385055 / +39 348 7458072
Come arrivare: metro MM2 Lambrate / bus 54 – 75 / tram 23 – 33