La mostra intende presentare ad un piu' vasto pubblico di specialisti e non, alle Amministrazioni locali, agli Enti di gestione del territorio e del patrimonio costruito, i risultati della ricerca strategica del Politecnico di Milano sulla Ridefinizione delle periferie urbane metropolitane. Progetti integrati sui temi della casa e delle grandi opere infrastrutturali e della vita associata svolta in questi anni dal Dipartimento di Progettazione dell'Architettura in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Ateneo.
La mostra intende presentare ad un più vasto pubblico di specialisti e non, alle Amministrazioni locali, agli Enti di gestione del territorio e del patrimonio costruito, i risultati della ricerca strategica del Politecnico di Milano sulla Ridefinizione delle periferie urbane metropolitane. Progetti integrati sui temi della casa e delle grandi opere infrastrutturali e della vita associata svolta in questi anni dal Dipartimento di Progettazione dell'Architettura in collaborazione con altri Dipartimenti dell'Ateneo.
Muovendo da una critica radicale al concetto di 'città diffusa' e superando la tradizionale dicotomia fra centri storici e periferie, con particolare attenzione al contesto lombardo viene posto il problema della qualità dei sistemi territoriali esterni ai nuclei consolidati, cui viene riconosciuto un autonomo potenziale propulsivo di sviluppo economico e di 'nuova urbanità ' rispetto ai tradizionali centri metropolitani.
La mostra Periferie e Nuove Urbanità propone dunque prioritariamente il superamento del concetto stesso di periferia che, benché riferibile a territori soverchiati dai soli processi economici, normativi e gestionali dell'edilizia e dell'urbanistica degli ultimi decenni, corrisponde a realtà non omologabili, ma differenziate nella loro irrisolta identità rispetto alla specificità naturale e storica dei luoghi, al valore e alle necessarie cure del preesistente, e al carattere architettonico delle possibili nuove edificazioni.
Di fronte alla 'inondazione edificatoria' e congestione dei territorio metropolitani, il progetto di architettura ripropone e difende il valore pubblico degli spazi naturali inedificati, siano essi boschi urbani e territoriali o terreni coltivati, come fondamentale fattore costitutivo dell'insieme, luogo di vita e non solo distanziatore delle parti costruite, e cimentarsi con la preziosità strategica dei manufatti storici e di tutte le singole occasioni di progetto per migliorare non solo la vita di chi ci abita ma anche la qualità dell'insieme.
Frutto di una lunga tradizione di lavoro, l'approccio caratteristico del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura nell'affrontare il tema delle periferie è quello morfologico, che considera nelle dinamiche storiche di lungo periodo l'evoluzione del costruito e dell'ambiente naturale dai caratteri originali fino all'oggi e i suoi possibili futuri. Esso guida sia la diagnostica dei problemi strutturali e qualitativi dell'abitare nell'attuale dispersione degli insediamenti, sia la prospezione di nuovi attendibili assetti che ne delineino la risoluzione in senso civile.
La mostra Periferie e Nuove Urbanità sottolinea quindi la centralità del progetto di architettura, fondato sulla ricerca scientifica, come strumento di trasformazione dell'assetto del territorio.
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La mostra Periferie e Nuove Urbanità è organizzata in due sezioni tematiche.
Prima sezione
PER UNA ARCHEOLOGIA DELL'HINTERLAND
Questa sezione, introduttiva alla mostra, affronterà i principali problemi della densificazione della periferia metropolitana milanese sia attraverso i progetti e le realizzazioni di maestri della storia dell'architettura moderna e contemporanea (da Leonardo fino ai più recenti protagonisti della Scuola di Milano), sia Â- in una ricercata continuità - con gli studi compiuti dai docenti e ricercatori del Dipartimento negli ultimi venti anni. Si vuole così proporre un confronto tra la realtà di Milano e del suo territorio e i disegni pensati per un suo sviluppo economico, culturale e sociale spesso assai diverso da quanto avvenuto: un modo, questo, per sottolineare con forza l'importanza dell'architettura per la costruzione della città , anche problematizzando quella qualità di dimensione utopica (di 'utopia della realtà ') che ha sempre contraddistinto il lavoro svolto nella Scuola. L'obiettivo è quello introdurre alle nuove problematiche delle periferie contemporanee attraverso la tradizione di studi del Dipartimento, con un confronto con la storia della cultura architettonica e urbanistica milanese.
Seconda sezione
PER NUOVE URBANITA'
In questa sezione vengono proposti i progetti elaborati dalle sezioni di ricerca del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura del Politecnico di Milano riferiti alle problematiche più urgenti emerse nel dibattito architettonico e urbanistico di questi ultimi anni. Concentrandosi in particolare sull'area lombarda, ma senza tralasciare altri contesti utili per un confronto, dall'insieme di questi progetti emerge il passaggio delle questioni di riqualificazione urbana da un tradizionale ambito metropolitano a un territorio molto più esteso. Grazie anche allo sviluppo delle reti infrastrutturali, dalle storiche vie d'acqua regionali (Ticino, Po, Mincio) al sistema trasversale nord milanese (fra Malpensa e Orio al Serio), architettura e paesaggio danno vita a un rinnovato rapporto e a nuove possibili socialità .
Ente promotore
Dipartimento di Progettazione dell'Architettura
Politecnico di Milano
Direttore
Gianni Ottolini
Comitato Scientifico
Luca Basso Peressut, Massimo Fortis, Angelo Torricelli
Progetto grafico e allestimento
Studio Cerri & Associati
Coordinamento
Federico Bucci
Ufficio Stampa
Liana Frola
tel. 02-2399.5043
Inaugurazione: 19 giugno 2003, ore 18.30
Triennale
viale Alemagna 6
Milano
tel. 02-724341