Booby trap. Le opere di Olaf sono caratterizzate dal senso dell'humour e dalla costante allusione a immagini del mondo dell'arte e della sottocultura, dal riferimento all'impostazione della fotografia pornografica, della pubblicita' e della moda alle quali conferisce un'impronta conturbante e accattivante. In questa mostra l'ironia dell'artista smaschera idee infondate e si spinge nella critica di coloro che pensano che ''il mondo sia diventato favola''. A cura di Francesca Alfano Miglietti e Cristiana Collu.
Le opere di Olaf sono caratterizzate dal senso dell'humour e dalla costante
allusione a immagini del mondo dell'arte e della sottocultura, dal riferimento
all'impostazione della fotografia pornografica, della pubblicità e della moda
alle quali conferisce un'impronta conturbante e accattivante.
Nelle sue ultime serie, Olaf si spinge nel cuore e nell'anima della bellezza,
ridicolizza il punto di vista contemporaneo sull'erotismo e analizza molte
scomode idee quali la pornografia come folklore, il sesso acrobatico come una
comica liberazione e lo stupro come intrattenimento familiare e piacere
malizioso.
La serie Royal Blood presenta la storia come un fatto di cronaca nera. Nella sua
ricerca storica Olaf seleziona nove stars del melodramma violento. In questi
ritratti i personaggi con i loro occhi cerchiati di rosso, fissano lo spettatore
con una maledetta espressione di accusa e condanna. Lady D, con sul braccio lo
stemma della Mercedes, Poppea uccisa dal parto, la principessa Sissi, il figlio
Ludwig, la zarina Alessandra, Cesare, Maria Antonietta.
Nella serie Mature Olaf svela l'imperfetta bellezza di pensionate sexy come
pin-up prendendosi gioco delle loro giovani omologhe. In Fashion Victims i
modelli sono essenzialmente oggetti sessuali. Dice Olaf: "Ho sempre cercato di
fare dell'ironia sulla bellezza per cercare di offrire una nuova prospettiva
sull'intera stupida, ipervalutata industria della moda". Nella serie Blacks,
ritratti classici rivisitati in nero, Olaf sperimenta la monocromia con modelle
nere (dipinte) su sfondi completamenti neri.
Olaf per la serie Paradise si basa sia sul Ratto di Ippodamia di Rubens,
un'inquietante scena di violenza e lascivia, sia "sull'orrore e la decadenza
della vita notturna dei party del night club Paradise in Amsterdam". In questa
serie, diabolici clowns sono gli attori emozionalmente corrotti di una scena
apparentemente fantastica. Olaf definisce questa serie come "Un terribile incubo
dove i clowns sono i cattivi. Tutti, sia che essi siano passivi, violenti o
beffardi, sono colpevoli", le loro figure pure caricature, lucide allegorie che
"rappresentano l'anonimato e la rabbia e anche se vogliono far divertire i
bambini, fanno paura". Le immagini fanno riferimento al cosiddetto caso del
clown, un episodio accaduto in Olanda nei tardi anni Ottanta. Molti bambini
locali sostennero improvvisamente di essere stati molestati da un clown. La
polizia interrogò centinaia di persone, ma nulla fu mai confermato. Nessun clown
sospetto fu trovato. Diversi psicologi ritennero di trovarsi di fronte a un
intrigante caso di isteria giovanile di massa, ma non è mai stato stabilito se
si fosse effettivamente trattato di un caso di abuso.
In Booby-trap, una mostra che è una sorta di trappola che coglie lo spettatore
di sorpresa, l'esercizio dell'ironia di Erwin Olaf apparentemente dice meno di
quello che pensa, mentre smaschera idee infondate e si spinge nella critica di
coloro che pensano che "il mondo sia diventato favola".
Nato in Olanda nel 1959 Erwin Olaf è uno degli artisti più innovativi che
attualmente lavorano nel campo della fotografia. Ha tenuto importanti mostre
personali allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Groninger Museum in Olanda, al
Frankfurter Kunsteverein e al Ludwig Museum in Germania, al Paris Photo, alla
Flatland Gallery di Utrecht, alla Wessel O'Connor di New York, all'Espacio
Minimo di Madrid e numerose altre. Nel 1988 ha vinto il premio Giovani Fotografi
Europei in Germania, nel 1998 il Leone d'argento a Cannes per la campagna
pubblicitaria della Diesel e di nuovo nel 2001 per la campagna pubblicitaria
della Heineken. Una sua foto è stata scelta come manifesto della Biennale di
Valencia 2001. Il prossimo settembre 2003 il Groninger Museum, inaugurerà una
grande retrospettiva sui 25 anni della sua opera. Il Man presenta le serie
complete di: Paradise The Club, Paradise Portrait, Mature, Royal Blood, una
selezione da Fashion Victims, Blacks e Body Parts per un totale di 48 fotografie
oltre ai video Tadzio, Millennium e Clowns, grazie allo Studio Erwin Olaf, alla
Galleria Espacio Minimo e alla galleria B&D.
Immagine: Cindy C. - 78, C print, 87x113 cm, Courtesy Studio Erwin Olaf, Amsterdam
Inaugurazione: giovedì 3 luglio h 19:00
Orario: 10/13 - 16:30/20:30 dal martedì alla domenica
Organizzazione: Man Museo d'Arte Provincia di Nuoro - tel&fax 0784 252110
Studio Erwin Olaf http://www.erwinolaf.com
Concept: Cristiana Collu
Cura: Francesca Alfano Miglietti, Cristiana Collu
Catalogo: MAN