Artisti in residenza: Due tra gli 11 scultori della 27ma edizione de 'Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera' espongono ora le opere realizzate. I due giovani artisti propongono sculture, bozzetti e disegni.
Domenica 18 novembre 2012, alle ore 10.30, al MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera avrà luogo la cerimonia di chiusura del Periplo della Scultura Italiana Contemporanea 3, promosso dal Circolo La Scaletta, dal Comune di Matera, dalla Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e organizzato dall’Associazione “Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera”, nell’ambito delle iniziative di candidatura della città di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019. Saranno presenti i rappresentanti delle Istituzioni che con gli sponsor privati hanno contribuito alla realizzazione della grande mostra del 2012.
A seguire, nelle Sale della Caccia – che ospitano le esposizioni temporanee del MUSMA – nell’ambito del Programma per l’Arte Italiana verrà inaugurata la stagione 2012-2013 del Museo con la mostra promossa dal MUSMA, dalla Scaletta e dalla Soprintendenza, “Artisti in residenza: Giuseppe Capitano e Emmanuele De Ruvo”, due tra gli 11 scultori della 27^ edizione de “Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera”.
Selezionati dai curatori del Periplo della Scultura Italiana Contemporanea 3, Giuseppe
Appella e Marta Ragozzino, i due giovani artisti italiani, entrambi di origine meridionale
(Capitano è nato a Campobasso e vive a Roma, De Ruvo è nato e vive a Napoli), dalla prima
metà di settembre alla prima metà di ottobre hanno abitato e lavorato a Matera, in uno studio
nel cuore dei Sassi.
Questa residenza, non solo ha permesso di stabilire rapporti con le maestranze locali
che lavorano la pietra, il marmo, il ferro, il legno, la ceramica, e con quanti si occupano d’arte a
Matera ma anche con coloro che da Matera sono passati in questo ultimo mese (artisti, critici, i
Direttori dei Musei italiani facenti parte di AMACI, galleristi, mercanti, collezionisti, ecc.).
Particolarmente proficua è stata la collaborazione del personale tecnico del Laboratorio di
Restauro della Soprintendenza BSAE della Basilicata, della Cooperativa Synchronos che
gestisce il MUSMA e di Sviluppo Basilicata. Tutto ciò ha reso possibile la creazione di un buon
numero di opere (sculture, bozzetti, disegni) che - a chiusura della mostra - andranno a
costituire il n. 11 dei “quaderni di scultura contemporanea”, pubblicato dalle Edizioni della
Cometa quale rivista annuale del Museo.
Gli studi materani di Capitano e De Ruvo, in più occasioni, sono diventati luoghi
d’incontri, di dibattiti, di vivaci discussioni sulla necessità di promuovere l’arte contemporanea,
stimolando contatti tra nuovi mecenati ed istituzioni, tra artisti e artigiani, tali da fornire una più
ampia visione dei diversi linguaggi oggi esistenti.
Emanuele De Ruvo: «La mia esperienza a Matera segna un importante passaggio professionale del mio percorso artistico e di ricerca. La città è stata capace di fornirmi un importante bagaglio culturale e di rapporti umani, di quelli che rimangono per sempre. Il lavoro fatto in residenza è stato molto stimolante e proficuo ed ha portato alla realizzazione di 25 opere fra sculture, disegni e dipinti. In parte è stato un lavoro di progettazione, come per le sculture Heavy words, White flag e Black flower. Una scultura, in particolare, affrontata con metodologia progettuale, è stata Pendulum Rockyng, che ha dato inizio ad una serie di opere che sfruttano i vincoli in modo meccanico, utilizzando la forza di gravità, quindi senza essere automatizzate. È stato anche un lavoro fatto di incontri irrinunciabili, come per Walking Leaf, un foglio d’acciaio modellato come se stesse camminando e in equilibrio su tre punti. Quest’ultima scultura, è diventata un’occasione per realizzare una destrutturazione, un tema sviluppato in precedenza al periodo materano, ma che l’incontro dell’oggetto ha reso irresistibile. Il mese trascorso a Matera è stato quindi molto prezioso sotto ogni punto di vista. Le persone incontrate e i ricordi lasciano la voglia di tornare».
Giuseppe Capitano: «Durante la mia sosta a Matera, ho avvertito in pieno i tre tempi della città: quello scandito dalle campane, quello scandito dal commercio e, infine, il tempo scandito dalla solitudine, dalla meditazione, che è l’anticamera di tutto quanto si fa di creativo. Non a caso, avevo pensato ad una grande panchina, poi non realizzata, da sistemare in Piazza San Giovanni. A Matera, dove ho frequentato diversi artigiani, ho avvertito quel qualcosa di inespresso proprio dell’uomo del Sud tornato a “fare” con le mani. Il fabbro, il marmista, il falegname, dapprima entrano in competizione, poi ti sono a fianco, parlano con te, chiedono, vogliono capire. C’è un grande rispetto per l’arte e quella curiosità che li spinge a coltivare il mistero. A Matera c’è un cambio repentino di luce, un’idea di abitare sedimentata negli anni e un rapporto intenso tra il cielo e la terra. Come l’acqua scava la roccia, così l’uomo ha smussato gli angoli dei Sassi e li ha resi abitabili. Ognuna di queste cose ha influenzato la mia scultura, che è un luogo dell’occhio, le ha dato una scossa, tanto da sollecitare il colore a entrare nell’opera».
Immagine: Giuseppe Capitano, Senza titolo, 2012, canapa, cm 80x80x60
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Responsabile: Michele Saponaro
Inaugurazione Domenica 18 novembre 2012, alle ore 10.30
MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea. Matera)
Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso)
Orario: dal martedì alla domenica, ore 10.00 – 14.00. Giornata di chiusura: lunedì
Biglietto: visita alla mostra temporanea e alla collezione: € 5.00 (intero) €3,50 (ridotto)