100 Morte che non contano' e' un'installazione e un video di Francesca Biasetton per riflettere sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne in ogni forma. 'Zapatos Rojos' e' un progetto d'arte pubblica di Elina Chauvet, a cura di Francesca Guerisoli, per dire 'basta' alla violenza di genere.
Dopo la campagna del 2009 Non ho mai subito violenze. E’ vero?, quella del 2010 L’insulto è un pugno, e il
video Dannato silenzio (2011) anche quest’anno Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura realizza
alcune iniziative.
100 MORTE CHE NON CONTANO -- CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE è un video prodotto da
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Comune di Genova in occasione della Giornata Internazionale
contro la violenza sulle donne. Il video propone di riflettere sul tema del femminicidio e della violenza sulle
donne in ogni forma contando lentamente da 1 a 100. Il nostro paese assiste a un’escalation di violenze
contro le donne. Quante donne sono state uccise da gennaio fino a oggi? Cento e oltre. Chi le ha uccise?
Per lo più ex-compagni, mariti, partner, padri. “Con dati statistici che vanno dal 70% all’87%, la violenza
domestica risulta essere la forma di violenza più pervasiva che continua a colpire le donne in tutto il Paese”.
E’ il nostro paese questo paese. Le parole sono quelle della relatrice speciale delle Nazioni Unite Rashida
Manjoo. Si chiama femminicidio. I killer: i maschi, gli uomini. Le vittime: le femmine, le donne. L’amore dona
vita. I killer non amano. Non ci sono omicidi passionali. Più di cento killer maschi che contano più di cento
vittime femmine. E quante sono le vittime, sempre femmine e donne, dei tanti altri tipi di abusi e violenze
sessuali? Contiamo fino a 100, e ben oltre 100, molto, molto oltre. Quanti e perché rimangono i troppi abusi
e le troppe violenze non denunciate? Denunciamo la passività. Denunciamo ogni barbarie, ignoranza,
inciviltà: contro il silenzio. Non ci devono essere killer che contano. E’ difficile tenere il conto. Proviamo.
Ricordiamocene ogni giorno. Contro il femminicidio, contro il machismo. Contro ogni violenza sulle donne.
Video – durata 4’09”
Ideazione
Francesca Biasetton, Elvira Bonfanti, Luca Borzani, Carla Turinetto e Nicla Vassallo .
Calligrafia: Francesca Biasetton.
Testo: Luca Borzani e Nicla Vassallo.
Regia: Serena Gargani.
Con il patrocinio di Associazione Ligure dei Giornalisti - Commissione Pari Opportunità Fnsi
Il video è su www.palazzoducale.genova.it
100 MORTE CHE NON CONTANO è anche il titolo dell’installazione di Francesca Biasetton che viene
allestita nel Cortile Minore di Palazzo Ducale dal 22 al 25 novembre, invitando ognuno a contare lentamente
da uno a 100, e oltre cento, molto oltre.
Francesca Biasetton (1961) si specializza in Italia, Belgio, Germania, Inghilterra. È un’illustratrice e una
calligrafa professionista. Dopo avere approfondito gli alfabeti formali, privilegia le forme espressive della
calligrafia. Realizza opere per la collezione dell’Accademia d’Arte di Berlino (Berlin Sammlung Kalligraphie),
e i titoli di testa per il film La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore. Invitata a Teheran a
Incontri, lavora con l’artista iraniana Golnaz Fathi. È assistente di Brody Neuenschwander nell’allestimento
The Children of Uranium di Peter Greenaway, nonché autrice dello slogan calligrafico dei XX Giochi Olimpici
Invernali. In occasione del Fuorisalone 2010 decora per Midali una serie limitata di abiti scritti a mano,
mentre in occasione dell’Elita Design Week Music Festival 2012 è coprotagonista della video installazione
Writing Stage Diving. Tra i suoi ultimi lavori: le illustrazioni del volume Conversazioni per Mimesis; il lettering
per allestimento Nespresso onlyU; il logo e la calligrafia della mostra GINOWA hiar 2492 del Festival della
Scienza. Per Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura realizza la copertina del programma e la calligrafia
per l’installazione nonché per il video 100 morte che non contano. All’estero espone in Austria, Germania,
Iran e Pakistan. Uno dei suoi ultimi taccuini di viaggio viene esposto nella collettiva Le metamorfosi del
viaggiatore. I suoi lavori appaiono su molteplici pubblicazioni, tra cui il prestigioso Hand to type edito da
Gestalten. Francesca Biasetton è Visiting Professor presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di
Milano. Dal 2011 riveste il ruolo di Presidente dell’Associazione Calligrafica Italiana.
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In contemporanea, Palazzo Ducale ospita nel Cortile Maggiore ZAPATOS ROJOS (Scarpe Rosse),
l'installazione collettiva d'arte pubblica dell'artista messicana Elina Chauvet curata da Francesca Guerisoli
composta da centinaia di paia di scarpe rosse per dire “basta” alla violenza di genere.
Ogni paio di scarpe rosse sistemato ordinatamente lungo un percorso, visualizzano una marcia di donne
assenti, una camminata che sottolinea il dolore che provoca tale mancanza tanto a livello sociale che
privato. Zapatos Rojos è una chiamata rivolta a tutti i cittadini per manifestare la propria solidarietà verso
quelle donne che, nel mondo, hanno subito violenza, per quelle che sono state uccise e per quelle rapite e di
cui si sono perse le tracce. Il progetto pubblico vive per essere incrementato durante i giorni dell'esposizione:
ognuno è invitato a portare a Palazzo Ducale, tra il 22 e il 25 novembre un paio di scarpe da donna, rosse o
tinte di rosso (dalle ore 11 di domenica 25 novembre le scarpe di altri colori verranno dipinte di rosso).
Elina Chauvet (Casas grandes Messico, 1959) è testimone particolare della violenza di genere, e come lei
coloro i quali vivono a Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico, dove centinaia di donne
vengono stuprate dalle numerose gang criminali, e centinaia assassinate sotto l'indifferenza di polizia e
governo locale e federale, nonostante ciò avvenga con uno stesso rituale che comprende tortura, violenza
sessuale, mutilazioni e strangolamento, come denunciato dalle inchieste portate avanti dal 2001 da alcuni
organismi internazionali. È proprio nella città di Ciudad Juárez, al confine con El Paso, in Texas, che
l'installazione è stata realizzata per la prima volta, il 20 agosto 2009.
Elina Chauvet. Nata a Casas Grandes (Messico) nel 1959, è laureata in Architettura all'Universidad
Autónoma de Cd. Juárez Chihuahua, seguendo successivamente corsi e workshop di pittura, disegno,
ceramica, grafica, fotografia e nuovi media. Tra il 1996 e il 2012 il suo lavoro è stato esposto in 8 mostre
personali in oltre 40 collettive negli stati di Sinaloa e Chihuahua, Messico e Stati Uniti. Ha vinto premi e
borse di studio tra cui due borse FOECA Traiettoria creatori (Sinaloa), e una borsa al Festival Burning Man
in Nevada, USA. Ha inoltre ricevuto una borsa di studio del Consiglio Comunale per lo sviluppo delle Culture
e delle Arti dello Stato di Chihuahua e ha ottenuto il primo posto due concorsi di pittura e sei menzioni
d'onore.
Francesca Guerisoli. Nata a Genova nel 1980, è critica d'arte, giornalista e docente impegnata nella
curatela di mostre e iniziative culturali con uno sguardo particolare rivolto all'arte che si fa intervento critico e
azione nel presente. Dal 2009 è docente a contratto presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Curatrice indipendente, ha realizzato decine di mostre personali e collettive tra musei, fondazioni, spazi
indipendenti, associazioni, gallerie. Ha inoltre svolto collaborazioni di ricerca e organizzazione in ambito
museologico (CEDOMM di ICOM Italia, Spazio Oberdan, Provincia di Monza e della Brianza). Collabora con
“Il Sole 24 Ore” e “Arte e Critica”.
Il Gruppo 7 di Amnesty International Genova e il Centro provinciale antiviolenza di via Mascherona di
Genova e il movimento SeNonOraQuando aderiscono alle iniziative di Genova Palazzo Ducale
Fondazione per la Cultura in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – Ufficio Stampa
Camilla Talfani, Massimo Sorci, Stefania Maggiolini Tel. 010.5574012-4047-4826 – ufficiostampa@palazzoducale.genova.it
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