Another World. Esponente della staged photography, l'artista ricostruisce manualmente dei mondi in miniatura. In anteprima la sua ultima serie "The City" e un percorso nella sua poetica con i lavori di tre serie precedenti: "Accidentally Kansas", "The lost" e "Some other place".
Paci contemporary è lieta di presentare Lori Nix, fotografa contemporanea del Kansas, che vive e lavora a New York,
famosa per le sue immagini surrealistiche e per la sua personalissima interpretazione della Staged Photography. Come
per molti interpreti di questa corrente i suoi lavori si collocano al confine tra fotografie ed installazione: infatti l’artista
ricostruisce manualmente dei mondi in miniatura, utilizzando diversi materiali comuni, per ricreare scene surreali di
un mondo apocalittico, che andrà poi ad immortalare in fotografie di largo formato. La mostra offrirà un’anteprima
della sua ultima serie "The City", ma anche un viaggio a ritroso nel percorso creativo di Lori Nix con i lavori di tre
serie precedenti: "Accidentally Kansas", “The lost” e “Some other place”.
Nei diorami della sua ultima serie "The City", ancora in corso di realizzazione, Nix racconta di un mondo in cui
l'umanità non esiste più e dove la natura si sta riappropriando degli spazi che le erano stati privati dall'uomo,
proiettandoci in uno scenario a tratti tristemente realistico e simbolico. “The City” è l’evoluzione di un’indagine
tematica, sviluppata anche sotto un profilo tecnico ed introspettivo, che l’artista aveva avviato con le serie precedenti.
Se nella serie "Accidentally Kansas" (1998-2000) Nix ripropone una serie di scene a sfondo apocalittico e dominate da
cataclismi naturali: tornado, inondazioni, infestazioni di insetti e altri eventi bizzarri che hanno caratterizzato gran
parte della vita dell’artista, vissuta nel Midwest rurale, nella seria “Some other place”(2000-2002) la natura,
rappresentata in modo enigmatico e senza tempo, diviene il soggetto principale e l’artista indaga sulla bellezza del
paesaggio e del mondo animale, soprattutto in opere come Wasps e Salvazana. Con la serie "Lost" (2003-2004), Nix
continua la sua indagine sul paesaggio, questa volta esaminando i sentimenti di isolamento e solitudine.
Come gran parte del suo precedente lavoro, anche in “The City” diviene labile il confine tra verità e illusione.
L’unione di un pensiero romantico del paesaggio e l’illuminazione teatrale sublimano l’opera facendo avvertire nello
spettatore un senso di isolamento e di malinconia. L’evidente artificiosità delle scene stimola il piacere dell'illusione.
Un quesito domina gli scenari dal sapore apocalittico della serie "The City": Come apparirebbero gli ambienti urbani
se l'umanità scomparisse? Strade ed edifici diverrebbero spopolati ed abbandonati, e la natura successivamente se ne
approprierebbe. Questa serie di fotografie è la visione di come potrebbe essere un futuro post-umano. I soggetti
principali di questa serie sono spazi pubblici in passato dedicati alla storia e alla scienza, come musei o piazze
storiche, ormai sopraffatti da una natura selvaggia.
Durante l’inaugurazione l’artista presenterà il catalogo edito da Paci contemporary con testo critico a cura di Gigliola
Foschi.
Vanessa Valerio
Inaugurazione 24 novembre ore 18
PaciArte contemporary
via Trieste, 48 - Brescia
mar-sab 10-13 15.30-19.30
Ingresso libero