Caflisch
Roma
Piazza del Paradiso 18 ( Campo de' fiori)

Luigi Caflisch
dal 24/6/2003 al 12/7/2003

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24/6/2003

Luigi Caflisch

Caflisch , Roma

Frescura del mattino. In mostra acquerelli eseguiti in vari periodi e pastelli su lastre di acciaio eseguiti tra il 2002 ed il 2003.


comunicato stampa

Frescura del mattino


Inaugurazione 25 giugno 2003 ore 19.00


Le opere in mostra sono acquerelli eseguiti in vari periodi e pastelli su lastre di acciaio eseguiti tra il 2002 ed il 2003. Questa realizzazione pittorica è un’innovazione.

Sorprendenti i suoi acquarelli, acquosi come pochi, eppure esattamente contenuti come in una bolla d’aria. Mestiere, certo, ma anche la scelta di conservare e anzi valorizzare appieno la sua presa diretta di una realtà frastagliata, stimolante e complessa (…) .
Dalmazio Ambrosioni, La Regione Locarno 12/10/01


Dunque questa pittura avviene in un terreno di lotta poiché è necessariamente un terreno di frontiera, dai confini labili. Ecco perché l’artista sceglie la modella; insiste nel rapporto tra l’artista e la modella, codifica il nudo sottintendendo quindi l’atelier come unica dimora dell’atto pittorico. Oppure abbandona quella situazione “classica” per una altrettanto classica: l’aperto come villa, giardino con statue, memoria d’antico.
Federica di Castro, dal Testo per la mostra del 1987


Luigi Caflisch, nasce a Forlì, nel 1961. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza prima a Catania e poi a Lugano. Studia a Roma pittura all’Accademia di Belle Arti, e storia dell’arte all’Università “La Sapienza”, facoltà di lettere. Si trasferisce a Lugano per l’insegnamento e quindi di nuovo a Catania dove vive fino all’anno scorso.

La prima mostra personale la tiene a Roma, al Centro di Sarro, nel 1987. In seguito espone a Catania, Lugano e due volte a Seoul; partecipa inoltre a varie mostre collettive in Italia.
Sul suo lavoro hanno scritto: Federica di Castro, Antonella Sbrilli, Mariano Apa, Mario Bertin, d. Massimo Camisasca e Giuseppe Cannilla (Testo critico in galleria).

Nutre una forte passione per l’estremo oriente alla quale può avvicinarsi grazie alle numerose conoscenze e ai legami che lo uniscono ad esso. Visitando più volte la Corea del sud ha modo di apprezzare in particolare la serenità di quella civiltà espressa nei templi buddisti immersi nella natura (il motto di uno di questi è : May all beings be happy. ). “Frescura del mattino” è una mostra senza lavori che possano sembrare troppo “occidentali”, in particolare quelli eseguiti ad olio.


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