Giovanni Oberti
dal 4/12/2012 al 11/1/2013
Segnalato da
4/12/2012
Giovanni Oberti
Ars arte+libri, Bergamo
Traguardare. Gli oggetti esposti rimandano ad un tempo cosmico, terreno ed extra terreno, un tempo extra umano che li sposta nella sfera del simbolo e del fossile.
Forse è un otto, forse una clessidra, forse il simbolo dell’infinito, ma in ognuno di questi “forse” c’è qualcosa di sbagliato e questi “forse” spostano la cosa dall’essere al sembrare.
L’otto è troppo spigoloso, la clessidra non ha niente che scorre, l’infinito, oltre ad essere spigoloso, è in verticale, però nessuno di questi “errori” mette in discussione il “sembra” della cosa.
(In realtà essa è il risultato della torsione ̶ ribaltamento [destra-sinistra] su se stesso ̶ di un rettangolo verticale lungo i suoi lati lunghi.)
E’ questo il territorio praticato da Giovanni Oberti, è il terreno intermedio, è il confine tra essere e sembrare, è la membrana sottile che riveste l’opera e la fa diversa dalla cosa.
Sembra che Giovanni pratichi una diversa declinazione del “ceci n’est pas une pipe” di magrittiana memoria, spostata dalla pittura all’oggetto, dall’immagine alla cosa.
Gli oggetti, esposti da Giovanni Oberti alla libreria Ars fino al 12 gennaio prossimo, non hanno solo un’allusione alla nozione di Tempo.
La Clessidra Immobile d’argento testimonia concretamente il trascorrere del tempo nella sua progressiva ossidazione che la sposterà dai toni della luce a quelli dell’ombra.
Gli altri oggetti rimandano ad un tempo cosmico, terreno ed extra terreno, sui quali la patina di un tempo extra umano li sposta nella sfera del simbolo e del fossile. Essi ci parlano di una idea di Eternità che ci è difficile comprendere umanamente, ma che l’Arte, spesso, ci esorta a contemplare.
Inaugurazione: mercoledì 5 dicembre, ore 18 > 21
ARS arte+libri, via Pignolo 116, Bergamo – tel.035247293
Orario: martedì, mercoledì, giovedì: 14 ̶ 18
venerdì, sabato: 10 ̶ 13 e 15 ̶ 18