Ex Fabbrica delle bambole
Milano
via Dionigi Bussola, 6
02 36522487
WEB
Maria Mulas
dal 10/12/2012 al 24/1/2013
lun - ven 15-19, sab e dom su appuntamento

Segnalato da

Daniela Basadelli Delega'



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Maria Mulas



 
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10/12/2012

Maria Mulas

Ex Fabbrica delle bambole, Milano

Contaminazione. Una selezione di opere (per la maggior parte ritratti) che segnano il salto di qualita' estetico della fotografia nel museo postmoderno. Un linguaggio che sta tra metafisiche narrative e tableau.


comunicato stampa

Tra i tanti tentativi di dare una sistemazione alle infinite sfaccettature dell’ “arte fotografica”, forse una delle distinzioni più accettabili potrebbe essere posta tra due grandi categorie: quella di coloro che, infatuati d’ogni artificio tecnico si valgono di tutti i mezzi meccanici, chimici, ottici – per una sapiente manipolazione dell’immagine; e quella di coloro che per contro, affidano tutto il risultato dell’operazione all’occhio, al momento dello scatto, alla valutazione psicologia del personaggio ritrattato, all’atmosfera dell’ambiente o del paesaggio.

Maria Mulas appartiene indubbiamente al secondo gruppo, anche se ha saputo e voluto darci molti esmepi di “manipolazione” della pellicola attraverso sovrapposizioni, giustapposizioni, embricazioni dell’immagine primitiva.

Ma anche nei casi più insoliti e arrischiati, si tratta sempre d’un uso “normale” della fotografia, che non viene modificata chimicamente e otticamente, ma si trasforma sempre seguendo l’idea progettuale dell’artista.

Non si tratta più, allora, di semplici fotogrammi, più o meno riusciti dal punto di vista “ retinico, quanto di opere visive” (preferisco non pronunciare l’abusata parola “fotografia d’arte”) dove, non il pennello o il bulino, ma lo scatto dell’obiettivo, da medium espressivo, sempre però in virtù ricerca molto calibrata – anche se prevalentemente istintiva – dell’artista (…) Gillo Dorfles

Contaminazione

Il repertorio storico di exfabbricadellebambole, inaugurato nel 2011 con la mostra di Emilio Tadini, nel 2012 allestisce una selezione di opere di Maria Mulas che, nel far brillare l’estroso istante selettivo dello “scatto” e l’acume elettivo dell’“obiettivo”, segnano il salto di qualità estetico della fotografia nel museo postmoderno. Ma i ritratti, di tanta nomea che portano, saranno occasionali?

La lista, per essere fortuita, è troppo lunga. Allora le chiedo se era sempre in giro a cercare occasioni, la risposta, sottolineata da un lievissimo e grazioso sorriso a palpebre abbassate, è stata: “No, venivano nel mio studio …”. Infatti, le foto di gruppo, mostrano che Maria era di casa sia a Brera che a Manhattan.

Da Vittorio Sgarbi, Lea Vergine, fino a Gillo Dorfles, si è detto il valore di Maria Mulas, il cui catalògos si scrive propriamente come linguaggio sia fra le metafisiche narrative che in quelle del tableau: il dato annedòtico - che lei chiama “contaminazione” - sarà anche nell’aura della composizione, quale che sia il soggetto.

(Gustavo Bonora)

Ufficio stampa Ananche
Daniela Basadelli Delegà via Mario Pichi 5 Milano T.: 02 89408965 M .: 335 560 0404 M .: 377 190 2033 mailto: ananche@ananche.com

Vernissage 11 dicembre 2012 ore 18.30

Ex Fabbrica delle bambole
via Dionigi Bussola, 6, Milano
orari: Lunedì-venerdì dalle ore 15 alle ore 19 Sabato e domenica su appuntamento
Ingresso libero

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