Antico Palazzo di Citta'
Cagliari
piazza Palazzo, 6

Piranesi Ritrovato
dal 12/12/2012 al 13/4/2013
10-18, chiuso lunedi
070 6776482

Segnalato da

Francesca Cardia




 
calendario eventi  :: 




12/12/2012

Piranesi Ritrovato

Antico Palazzo di Citta', Cagliari

Segni del paesaggio urbano. L'esposizione e' il risultato dei lavori di un gruppo selezionato di artisti chiamati, durante un workshop curato da Casa Falconieri, a guardare la citta' cercando una nuova visione ispirata a Giovanni Battista Piranesi.


comunicato stampa

a cura di Anna Maria Montaldo e Gabriella Locci

Un artista visionario e una riscoperta che ha generato un volano di sinergie creative e istituzionali. Dal ritrovamento del corpus di acqueforti di Giovanni Battista Piranesi custodite nella Biblioteca del Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari, circa milletrecento stampe dimenticate in un cassetto, un consistente fondo di incisioni tornate alla luce dopo quasi cento anni, sono nati tre progetti legati a doppio nodo. Al Museo di Bellas Artes di Bilbao, con l’esposizione di oltre 250 stampe del fondo cagliaritano “Giovanni Battista Piranesi. La memoria visionaria”, al centro comunale Il Ghetto “Piranesi ritrovato. L’ideologia del bene comune per la città” e la mostra “Piranesi ritrovato-Segni del paesaggio urbano” curata da Anna Maria Montaldo e Gabriella Locci che sarà di scena al Palazzo di Città dal 13 dicembre fino al 14 aprile 2013. Giovanni Battista Piranesi (Mogliano Veneto 1720-Roma 1778), acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico italiano, è considerato uno dei più grandi esponenti dell’incisione topografica. Un artista immaginifico e visionario, creatore moderno, dotato di un’ineguagliabile tecnica. Le sue opere drammatiche e inquietanti mostrano la consapevolezza di quanto sia difficile ridefinire la città e hanno la capacità di far rivivere la grandezza del passato con occhi moderni.

L’esposizione “Piranesi ritrovato-Segni del paesaggio urbano” nasce da un percorso di ricerca che ha portato dodici giovani artisti a guardare a Piranesi e alla città, durante un work shop curato da Casa Falconieri. Un’indagine che si è mossa sui grandi territori dell’arte che ha portato gli artisti a interpretare i segni di un gigante della storia dell’arte italiana e le molteplici suggestioni architettoniche, sensoriali ed emotive del paesaggio urbano di una città di mare. Un itinerario che ha portato alla rilettura di Cagliari da un nuovo angolo di riflessione. Dodici gli artisti protagonisti: Andrea Casciu, Veronica Gambula, Vincenzo Grosso, Andrea Hilger, Caterina Lai, Ignacio Llamas, Gabriella Locci, Paolo Ollano, Roberto Puzzu, Giovanna Secchi, Alberto Spada, Andrea Spiga, che hanno dato vita a dodici opere originali e di grande qualità, frutto di ricerca pittorica, scultorea, grafica o di design. Memoria di viaggio – Rosso dentro, di Gabriella Locci, è un percorso interiore sulle memorie di un passato remoto dove l’incisione diventa architettura e spazio. Nel trittico di Andrea Casciu si colgono i segni di un paesaggio urbano, percorso distrattamente. Vincenzo Grosso usa il carborundum e nel suo Uninhabited, Disabitato, sfrutta al massimo le potenzialità espressive di questo materiale. Alberto Spada nello sfondo monocromo (la scelta del blu non è casuale), colloca la perfetta geometria di un prisma complicatissimo. Un gioco di luci che deforma il “riconoscibile” fino a fargli assumere una nuova identità nell’opera di Andtrea Hilger, che da anni si occupa di scenografia, coreografia e di light- graphic. Il richiamo al mare e alla spiaggia nella creazione di Caterina Lai, dove i segni di un’antica erosione e le scritte dell’uomo si sovrappongono sul bucchero, materiale prediletto dall’artista. Una tecnica più tradizionale come la puntasecca serve ad Andrea Spiga per restituirci un’inquietante “dimensione umana” della città, e a Veronica Gambula che ci racconta la città del Maestrale, l’energia di quel vento che imprigiona i cagliaritani in un rapporto di odio e amore. Le ricerche sulla spazialità e il colore e le carte traforate sono il segno distintivo dell’olbiese Giovanna Secchi nelle sue Cartoline da Cagliari. Legno, fango, grafite e fumo compongono il paesaggio desolato dello spagnolo Ignacio LLamas, una creazione a metà strada tra la scultura e l’installazione. Paolo Ollano che da qualche anno affianca l’uso di tecniche miste alla fotografia. In Fabbrica si coglie l’anima di Cagliari, quella più antica, distrutta dai bombardamenti della guerra e mai ricostruita. Roberto Puzzu con l’uso di moderne tecnologie, dischiude come delle finestre sul presente, sul passato e sul futuro.

La mostra, che vanta anche l’importante collaborazione tra istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali, potrà essere visitata al Palazzo di Città tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne il lunedì.

Conferenza Stampa: 12 Dicembre ore 11

inaugurazione: 13 Dicembre ore 18

Antico Palazzo di Citta'
Piazza Palazzo, 6 - Cagliari
Ingresso intero 4 euro, ridotto 2.50
intero 4 euro, ridotto 2.50

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