Orto Botanico
Torino
v.le Mattioli, 25
011 6707446 FAX 011 6707459

Kyklos
dal 19/7/2000 al 15/10/2000
011 6707446 FAX 011 6707459

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Roberto Priod



 
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19/7/2000

Kyklos

Orto Botanico, Torino

L'Orto Botanico dell'Università di Torino ospita gli ultimi sviluppi del lavoro dell'artista valdostano Roberto Priod (Aosta 1961), da tempo impegnato in una sfida alla "naturalità della materia". Il titolo della mostra, Kyklos, allude alla ciclicità dei ritmi biologici, che costituisce motivo di ispirazione per la recente scultura di Priod, nata dall'osservazione dello sviluppo e delle forme dei vegetali, alla ricerca delle segrete corrispondenze tra micro e macrocosmo.


comunicato stampa

L'Orto Botanico dell'Università di Torino ospita, da giovedì 20 luglio, gli ultimi sviluppi del lavoro dell'artista valdostano Roberto Priod (Aosta 1961), da tempo impegnato in una sfida alla "naturalità della materia".
Il titolo della mostra, Kyklos, allude alla ciclicità dei ritmi biologici, che costituisce motivo di ispirazione per la recente scultura di Priod, nata dall'osservazione dello sviluppo e delle forme dei vegetali, alla ricerca delle segrete corrispondenze tra micro e macrocosmo. Ad essa appartiene il ciclo di opere dedicato ai Licheni, presentato per la prima volta al Museo di Scienze Naturali di Saint-Pierre nel 1997. Il lichene è un organismo formato dall'associazione tra alga e fungoindividui che vivono in simbiosi, crescendo con tempi lentissimi. Secondo quanto dichiara Priod, il lichene "facilita la trasformazione in metafora: vive a qualsiasi latitudine e clima, è medicina e cibo per vari popoli ed etnie, assumendo una valenza di trasversalità geografica". "Piegandosi sull'estremamente semplice", ha scritto Luciano Caramel, Priod può così "abbracciare la complessità". I Licheni pensanti, terrecotte patinate con terre crude e minerali liquidi, si accostano in questa mostra ad alcune opere del 1994 intitolate Protesi, sulla cui falsariga nascono anche quelle realizzate appositamente per l'occasione, suggerite da una riflessione sulle possibilità offerte dalla tecnologia di intervenire all'interno dei meccanismi naturali. Questa riflessione appare evidenziata, nell'alveo della tradizione plastica, attraverso la combinazione di diversi materiali, dall'acciaio inossidabile al legno, e di diversi tipi di lavorazione. La collocazione in un contesto naturale ed insieme artificiale è volta a sottolineare le "armoniche dissonanze" presenti in questi "ibridi organico-vegetali", in questi strani arbusti dai poetici nomi quali Cardo lunare, o Fragola polare.
La mostra, promossa dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, Assessorato all'Istruzione e Cultura e dall'Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Biologia Vegetale resterà aperta fino al 15 ottobre. Il catalogo, di prossima pubblicazione, oltre ad un testo del curatore Luciano Caramel, conterrà saggi di Rosanna Caramiello Lomagno, Direttore del Dipartimento di Biologia Vegetale e Responsabile dell'Orto Botanico e di Rosanna Piervittori, Docente di Lichenologia per il Corso di Laurea in Scienze Naturali.

OPERE ESPOSTE: 10 sculture ambientali
INAUGURAZIONE: giovedì 20 luglio 2000 dalle ore 17.30
SEDE: Orto Botanico dell'Università di Torino, v.le Mattioli 25, Torino
Tel.: ++ 39 11 670.74.46/47/49
Fax: ++ 39 11 670.74.59
APERTURA: Sabato, domenica e festivi 9.00-13.00; 15.00-19.00
Per informazioni: Biosphere, tel. 011/8125414, 0339/6994248
UFFICIO STAMPA: Monika Szemberg tel. 011- 8127966 fax 011-8127893

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