Giuseppe Spagnulo
Urano Palma
Mats Bergquist
Giorgio Morandi
Angela Glajcar
Steven Scott
Lucio Fontana
Tancredi
L'esposizione e' articolata in piu' sale: la prima e' dedicata alla produzione di Spagnulo, segue una sala di installazioni che giocano con l'elemento "luce", un omaggio a Urano Palma e Dadamaino, per finire con lo "spiritual wall" di Mats Bergquist.
Essere umani!
Vota Arte è il titolo della mostra che allestisco in work in progress nella mia galleria, in questo fine anno molto particolare. Il titolo nasce come sempre dal fare di uno di noi, umano e artista, Hans Hermann che fa di questo imperativo un’opera d’arte.
Ironico e sempre attuale, chiama alla partecipazione a un progetto che da sempre contraddistingue il mio lavoro, come so importante anche per molti artisti e miei colleghi.
Ironico ma stringente - oggi più che mai - in un momento storico decadente e al limite della volgarità, dove avere è più importante di essere, dove partecipare non vuol dire capire e sapere per poi essere! “…Sei quello che sai, non quello che hai,” questo è il mio motto, anche perché il sapere non te lo possono togliere - a differenza delle cose.
In questa occasione mi sono concentrato sul raccontare, attraverso l’atto creativo del genere umano, da Giorgio Morandi nel 1921 fino al 2012, con neonate opere di giovani artisti. Compongo così nella galleria - mio spazio vitale - un coro alto, che nelle sue diverse specialità produce stupefazione negli altri, generata all’origine dalla nostra stessa natura. La postura misurata sarà una nuova meraviglia, dove gli uomini non avranno vergogna verso gli altri esseri viventi e la natura stessa dalla quale veniamo e con la quale viviamo.
La mostra si sviluppa così divisa in sezioni, con opere a partire da una sala dedicata a Spagnulo con una scultura “Ferro spezzato” dei primi anni ’70, e una serie di carte e cartoni grezzi e spezzati storici, fino ai più recenti anni ’90 con sabbie vulcaniche, dai neri timbrici ma luminosi per le metalliche particelle contenute nelle sabbie di Stromboli. Una sala è invece dedicata alla luce, con lavori hi-tech dell’artista inglese Steven Scott, affiancati alle magiche installazioni di carte stratificate e strappate della tedesca Angela Glajcar.
Poi, un omaggio all’artista Urano Palma, con alcuni lavori dei primi anni ’70 che precedono, negli spazi della galleria, un omaggio a Dadamaino. Speciale inoltre lo “spiritual wall” di Mats Bergquist, di recente esposto in una mostra personale con presentazione del libro curato da Bruno Corà. L’ artista è ora in esposizione anche alla Bocconi Art Gallery, con un grande lavoro di 12 metri, già richiesto alla prossima Biennale di Venezia e alla Royal Academy di Stoccolma.
Una mostra ricca nell’allestimento, con segnali spaziali come la scultura di Carrino (Biennale di Venezia 1972), e poi disegni e carte di Tancredi, Melotti, Calderara, Nigro, Morandi e Fontana.
Viene infine una parete dedicata a una moltitudine di lavori storici e recenti, di piccolo e medio formato, come a definire un abbecedario di gesti e segni che costituisce, a mio parere, la memoria genetico/estetica del nostro essere genere umano speciale.
Vi aspetto,
Bruno Grossetti
Inaugurazione 13 dicembre ore 18
Grossetti Arte Contemporanea
via di Porta Tenaglia, 1/3 - Milano
Dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, la mattina e nel week end su appuntamento
Ingresso libero