E' presentata una selezione dei progetti esposti durante Photissima Art Fair che accostano proposte fotografiche istituzionali e indipendenti in una pluralita' di mostre, una contaminazione di linguaggi e tematiche.
Reduce del grande successo di critica e di pubblico ottenuto nei giorni di Photissima Art Fair, l’approfondimento culturale della fiera – Photissima Festival – si sposta nella sede della Fondazione Artévision di Torino e prosegue la sua apertura dal 14 dicembre 2012 al 25 gennaio 2013.
Photissima Festival, sotto la direzione artistica di Carlotta Petracci, accosta proposte fotografiche istituzionali e indipendenti in una pluralità di mostre che esprime la volontà di contaminare linguaggi e tematiche, anche, in alcuni casi, recuperando documenti visuali spesso dimenticati.
Si apre così una riflessione sul mondo della fotografia dando spazio anche a ciò che non è esclusivamente fotografia d’arte e privilegiando alcuni generi, protagonisti, occasioni formative, tecniche, storie della fotografia.
Alla Fondazione Artévision è presentata una selezione dei progetti esposti durante Photissima Art Fair:
Biennale VideoFotografiaContemporanea di Alessandria – Captives. Between introspection and discovery
Propone una riflessione sull’identità culturale e individuale con una selezione di lavori di importanti fotoreporter cinesi, in uno sguardo “neo-impegnato” sulla fotografia.
La mostra alterna riflessioni sull’io a panoramiche in cui è il paesaggio a innalzarsi a metafora di un’identità plasmata dagli eventi, inevitabilmente mutata e nel contempo mutante.
Quando le immagini raccontano
“L’Europeo” porta in mostra le aperture di alcuni servizi realizzati da Gianfranco Moroldo. Definito dai giornalisti “il compagno di viaggio ideale”, Gianfranco Moroldo arrivava e ripartiva sempre in silenzio. Lunghi erano i suoi viaggi e costellati dalla mancanza. Non una cartolina, una telefonata. Moroldo aveva due sole compagne fisse: la sua valigia e la sua Leica. Una mostra per raccontare una storia, quella di un grande fotoreporter e quella di un mondo: il giornalismo di attualità.
Archivio Cameraphoto Epoche – Contro la Biennale
L’Archivio Cameraphoto Epoche è la più grande agenzia fotografica di Venezia e raccoglie fotografie che attraversano quattro decenni, dal 1946 al 1987.
La selezione qui presentata mostra le proteste di studenti, artisti, operai ed intellettuali che nel giugno 1968 contestano uniti l’impostazione della Biennale, considerata limitante per gli artisti (statuto risalente al periodo fascista, giurie d’ammissione) e tesa alla mercificazione dell’arte per la presenza dell’ufficio vendite.
Archivio fotografico de “Il Borghese” – Carciofini sott’odio
Dagli anni ‘50 in avanti «Il Borghese», fondato da quel “carciofino sott’odio” (come lui stesso si definiva) di Leo Longanesi, ha rappresentato una voce originalissima nel nostro Paese, restituendoci un affresco sfaccettato, ironico e a tratti “politicamente scorretto” del “come eravamo”. Di questo archivio sterminato, oggi di proprietà del Trust Aletta e in uso del quotidiano CronacaQui, Photissima Festival mette in mostra alcune immagini documentarie -per lo più facce e boccacce, donne spudorate e discinte- per ricordare una tradizione giornalistica che sapeva raccontare, divertita, le trasformazioni sociali, politiche e di costume dell’Italia repubblicana.
Il secondo nucleo di Photissima Festival è quello degli archivi sommersi, un viaggio a ritroso nel tempo dedicato alla memoria fotografica.
Un percorso visivo va dalle feste “pagane” ottocentesche intorno all’idolo del Bogo proposte dal Circolo degli Artisti di Torino alle immagini goliardiche delle “Giandujeidi” presentate dall’Accademia Albertina; dai documenti fotografici provenienti dall’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università degli Studi, che ritraggono in un caso momenti di lavoro nei laboratori di ricerca e nell’altro i giovani candidati a volare nel laboratorio militare per la selezione psico-fisiologica durante la Grande Guerra, ai testi “avanguardistici”, architettonici ed artistici, raccolti dall’Istituto Alvar Aalto.
Di particolare rilevanza, il progetto Soleritown presentato dall’Ordine degli Architetti di Torino. Soleritown è il primo progetto di rappresentazione visiva e critica operata attraverso la fotografia di Arcosanti e Cosanti, frammenti di città realizzate nel deserto dell’Arizona dall’idea di Paolo Soleri.
Curiose e intriganti le fotografie di culturismo o bodybuilding -considerato a tutti gli effetti come una “arte del ferro” che, fondata sul “lavoro manuale”, crea corpi “artefatti”- esposte dal MIAAO Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi. Tra queste immagini, selezionate da Enzo Biffi Gentili, notevoli sono quelle dell’armeno-francese Gregor Arax.
Di grande interesse le immagini provenienti dall’archivio fotografico della Fondazione
Accorsi-Ometto: parte importante di questo fondo è costituita dagli album delle case più sfarzose, delle residenze di grandi famiglie dell’aristocrazia, della nobiltà o di ricchi industriali arredate da Pietro Accorsi, uno dei più grandi antiquari nell’Europa del Novecento.
Infine, un’anticipazione del Milano Photofestival. Milano si affaccia al 2013 con proposte che spaziano dal reportage all’arte contemporanea e che interessano la fotografia emergente tanto quanto quella dei grandi maestri. Più di cento saranno i luoghi e gli eventi espositivi per l’edizione del 2013, a cui si affiancheranno una grande mostra al Palazzo della Ragione sulla “Fotografia italiana dal 1947 al 1967” e una serie di attività collaterali in collaborazione con STARTMILANO e le sue trentotto gallerie di arte contemporanea.
Immagine: Wang Gang, Old woman with blue hat, 2025
Ufficio stampa
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Inaugurazione 13 dicembre 2012 ore 18
Fondazione Artévision
via Santa Giulia, 14c Torino
orario: dal lunedì al venerdì 10 – 13 e 15 – 19