Museo Michetti - MuMi
Francavilla al Mare (CH)
piazza San Domenico, 1
085 4912347, 085 817169 FAX 085 4912347
WEB
54a Edizione del Premio Michetti
dal 11/7/2003 al 30/9/2003
085 4912347 FAX 085 4912347

Segnalato da

Sebastiana Gangemi




 
calendario eventi  :: 




11/7/2003

54a Edizione del Premio Michetti

Museo Michetti - MuMi, Francavilla al Mare (CH)

La 54a edizione del Premio Michetti, dedicata all'amore per la terra, curata da Duccio Trombadori, ha ritenuto di dover mettere in evidenza la multiforme vitalita' che rende oggi l'Italia un terreno di espressione piu' che fertile. Tenendo conto di una familiarita' spirituale, prima ancora che formale, sono stati invitati 47 artisti giovani e meno giovani. A corredo della manifestazione, la Fondazione Michetti ha voluto dedicare un particolare omaggio a Mario Ceroli (vincitore del Premio nel 1968). Per l'occasione saranno esposte in sale distinte alcune grandi opere storiche del maestro ma anche lavori piu' recenti. La mostra, curata da Gabriele Simongini, e' dedicata al Giappone e presenta 19 artisti contemporanei di varie tendenze affermati a livello internazionale.


comunicato stampa

Fondazione F.P. Michetti
Francavilla al Mare – Chieti

54a Edizione del Premio Michetti

''...L'amore per la terra: Italia – Giappone...''

Omaggio a Mario Ceroli

A cura di Duccio Trombadori

All'inizio del Terzo Millennio gli artisti italiani si trovano ad essere i principali eredi di uno straordinario patrimonio visivo che riassume il valore della tradizione e le tumultuose correnti estetiche del '900. Questa originale congiuntura genera preziose poetiche individuali che invitano al paragone formale tra generazioni ed esperienze diverse. La 54° edizione del Premio Michetti, dedicata all' ''amore per la terra'', curata da Duccio Trombadori, ha ritenuto di dover mettere in evidenza la multiforme vitalità che rende oggi l'Italia un terreno di espressione più che fertile. Tenendo conto di questa familiarità spirituale, prima ancora che formale, sono stati invitati 47 artisti giovani e meno giovani con la voluta prevalenza di quanti hanno segnato negli ultimi venti anni il cosiddetto ''ritorno alla pittura'' (Barni, Bartolini, Bertocci, Bulzatti, Cantafora, Crocicchi, Fiorentino, Marrone, Rossini, Verlato, Codignola, Cavalieri, Catalani) o pure hanno approfondito in forme originali uno sguardo figurativo di tipo verista (Ventrone, Memmo, Mosti, Polizzi, Arcangeli, Gianquinto) o simbolico ed evocativo (Savinio, Gromo , Casari , Frappi , Falconi, Isola, Giorgi, Riccetti). C'è poi la vena visiva surreale e iper-tecnologica (Luigi Serafini e Luca Patella) il manierismo ironico e affabulatorio (Ragusa, Echaurren , Patanè) l'attenzione ai rapporti tra segno e immagine (Mambor, Gherardi, Sambenedetto, Eugenia Serafini, Cesarini Sforza) i tratti virtuosi di una metafisica postmoderna (Pignatelli) e di una indagine sulla materia e la luce della pittura (Nelli, Bueno). Alla fotografia - ingrediente essenziale dell'arte contemporanea - il Premio dedica una sezione con Giuseppe Longo (''pittore'' in bianco e nero della scena siciliana) Piero Pompili (narratore crudo del costume popolare) e Plinio De Martiis, famoso gallerista, che espone immagini della Sardegna negli anni Cinquanta. Quattro scultori di generazioni e modi diversi chiudono infine il panorama degli artisti invitati: il tellurico e originario Francesco Libonati, il ''romanico'' e astratto Luigi Mazzella, le vibranti metamorfosi di Olga Donati e i preziosismi ceroplastici di Gino Giannetti. A corredo della manifestazione, la Fondazione Michetti ha voluto dedicare un particolare omaggio a Mario Ceroli (già vincitore del Premio nel 1968), uno dei maggiori artisti italiani contemoranei. Per l'occasione saranno esposte in sale distinte alcune grandi opere storiche del maestro (''La nascita di Venere'', ''La foresta analoga'' del 1977) ed altre più recenti come ''Cocullo'' (1999), ispirato alla tradizione abruzzese, e ''Misura variabile'' (1997) dove un azzurro ossido di rame mima la luce di una eterna marina adriatica.

Artisti italiani presenti alla 54a edizione del Premio Michetti

Giovanni Arcangeli, Roberto Barni, Ubaldo Bartolini, Carlo Bertocci, Aurelio Bulzatti, Raffaele Bueno, Arduino Cantafora, Giorgio Casari, Giorgio Cavalieri Nistri, Massimo Catalani, Primarosa Cesarini Sforza, Silvia Codignola, Luca Crocicchi, Plinio de Martiis, Olga Donati, Pablo Echaurren, Gigino Falconi, Paolo Fiorentino, Luigi Frappi, Isabella Gherardi, Gino Giannetti, Stefano Gianquinto, Paolo Giorgi, Giovanni Gromo, Pierluigi Isola, Giuseppe Leone, Francesco Libonati, Renato Mambor, Salvatore Marrone, Luigi Mazzella, Gaetano Memmo, Piero Mosti, Andrea Nelli, Giovanni Gaetano Patane', Luca Patella, Luca Pignatelli, Franco Polizzi, Piero Pompili, Tito Rossini, Giuseppe Riccetti, Giovanni Ragusa, Rocco Sambenedetto, Ruggero Savinio, Eugenia Serafini, Luigi Serafini, Nicola Verlato, Luciano Ventrone.


Artisti giapponesi

a cura di Gabriele Simongini

La mostra, curata da Gabriele Simongini, che il ''Premio Michetti'' di quest'anno dedica al Giappone presenta 19 artisti contemporanei nipponici di varie tendenze e affermati a livello internazionale. Alcuni di loro hanno partecipato più volte alla Biennale di Venezia (è il caso di Hidetoshi Nagasawa, solo per fare un esempio) o a Documenta di Kassel (come è avvenuto per Tadashi Kawamata).
Come scrive Simongini in catalogo ''La storia, la cultura e la società giapponese vivono nel moto pendolare fra tradizione e modernità, ridondanza e semplicità, rarefatte astrazioni e pragmatiche concretezze, venerazione per l'equilibrio uomo-natura e smisurato sviluppo tecnologico-industriale che minaccia l'ambiente e via discorrendo. E spesso questa compresenza di differenze si trasforma in ricerca di una nuova armonia'', come è evidente nelle opere presentate in mostra. ''Gli artisti giapponesi- nota ancora Simongini- pur manifestando ciascuno una spiccata individualità creativa, ci trasmettono un valore fondamentale che è ormai inesistente nell'arrogante arte contemporanea appiattita dai poteri massmediatici e macroeconomici: è necessario cercare di rinunciare al proprio ego smisurato e prepotente per ascoltare la voce dei nostri simili, della natura e delle cose''. Gli artisti nipponici vogliono ''parlare attraverso le cose'' e questo ci fa capire bene quanto sia vicino alla loro mentalità, pur nelle fortissime differenze individuali, il tema dell'attuale edizione del ''Premio Michetti'': ''L'amore per la terra''.
Altra caratteristica comune delle opere in mostra è il fortissimo e profondo rapporto con gli oggetti, la materia e la natura, naturalmente non in senso mimetico o banalmente rappresentativo.

Ecco gli artisti invitati:
Satoshi Hirose, Fukushi Ito, Tadashi Kawamata, Kazuto Kuetani, Shuhei Matsuyama, Tsugane Mizu, Hidetoshi Nagasawa, Ayako Nakamiya, Kazumi Nakamura, Yoshin Ogata, Izumi Oki, Eiji Okubo, Tokihiro Sato, Tetsuro Shimizu, Shu Takahashi, Yosuke Taki, Tomonori Toyofuku, Kozuki Watanabe, Keisuke Yamaguchi.

Immagine: Mario Ceroli

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Sabato 12 luglio alle ore 19,30 presso la sede della Fondazione Michetti a Palazzo S. Domenico a Francavilla al Mare sono stati proclamati i vincitori della 54° edizione del Premio Michetti, quest'anno dedicato al tema ''L'amore per la terra'' in un confronto tra artisti italiani e giapponesi.
La giuria presieduta dal Prof. Otello Lottini e composta da Elena Pontiggia, Anna Imponente, Massimo Boffa, Vincenzo Centorame Presidente della Fondazione, Antonio D'Argento Segretario generale della Fondazione, dopo aver attentamente visitato la mostra ha espresso compiacimento per la qualità complessiva dei lavori esposti sia nella sezione italiana curata da Duccio Trombadori che in quella giapponese curata da Gabriele Simongini. La discussione è stata particolarmente complessa e articolata vista la presenza di numerosi artisti di assoluto rilievo nazionale e internazionale e la giuria ha deciso di segnalare con una menzione speciale per la particolare qualità del loro lavoro i seguenti artisti: Carlo Bertocci, Luca Maria Patella, Plinio De Martiis. Infine la giuria ha deciso di attribuire il 54° Premio Michetti a: Hidetoshi Nagasawa per l'opera ''Lavoro di carta'' 2003 (carta e legno cm. 86X65) ''perché l'opera esprime al meglio la poetica orientale dove l'alta manualità e l'impiego di una tecnica povera raggiungono un risultato di grande qualità'', per la sezione italiana: Arduino Cantàfora per l'opera ''Cinema cielo 2'' 2003 (olio su tavola cm. 120X80) ''perché la sua opera condotta secondo un linguaggio neo-metafisico di assoluto rigore è capace anche di dialogare con gli esiti più significativi della ricerca architettonica contemporanea'', e Tito Rossini con l'opera ''L'ora dell'Angelus'' (olio su tela cm. 140X120) ''perché esprime una temperie costruttiva profondamente spirituale in cui evoca, con linguaggio misurato ed intensamente poetico la dimensione religiosa calata nella forma del quotidiano''.

Alla manifestazione, hanno partecipato l'Assessore regionale alla cultura il sindaco di Francavilla al Mare Roberto Angelucci e numerose cariche istituzionali, il maestro Mario Ceroli che nel 1968 si aggiudicò il Premio Michetti al quale quest'anno è dedicata una mostra ''omaggio'' negli spazi del Museo Michetti e al quale sarà dedicato il chiostro del Museo Michetti. L'esposizione di tutte le opere che hanno partecipato al Premio rimarranno visibili al pubblico con ingresso libero fino al 30 settembre, il catalogo è stato edito da Vallecchi.

Per celebrare la 54° edizione del Premio Michetti il Ministero delle Poste e Comunicazioni ha realizzato nel luogo della manifestazione un annullo postale speciale che riproduce il logo della fondazione, e la dicitura Italia-Giappone e l'omaggio a Mario Ceroli.

Sede: Museo Michetti, P.zza S. Domenico, 1 Francavilla al Mare 66023 (CH)
Orario: luglio/agosto 18.00-24.00, settembre 9.00-13.00/16.00-18.00; chiuso il lunedì.
Ingresso libero

Catalogo Vallecchi Euro 26.00

Ufficio Stampa: Sebastiana Gangemi, Vallecchi spa, Via Maragliano 6int., 50144 Firenze tel.055/324761 fax.055/3247647

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