Cento dipinti, scelti in modo da rappresentare l'intero arco creativo dell'attivita' artistica del maestro siciliano, documentano i diversi momenti espressivi del pittore e costituiscono la prima grande antologica che gli dedica la citta'.
a cura di Fabio Carapezza Guttuso
In occasione del centenario della nascita di Renato Guttuso, il Complesso del Vittoriano ospita fino al 10 febbraio 2013 la mostra Guttuso. 1912-2012. In esposizione cento dipinti che documentano l’attività artistica di uno dei protagonisti della scena culturale italiana ed europea del XX secolo.
La mostra ricostruisce l’intero percorso artistico, intellettuale e morale del pittore siciliano e costituisce la prima grande antologica che Roma, la città nella quale Renato Guttuso visse per oltre cinquant’anni, gli dedica.
Guttuso è stato uno straordinario testimone del nostro tempo e con le sue opere, ma anche con i suoi scritti, ha cercato di rappresentare la condizione umana con le sue sofferenze, i suoi miti, le sue passioni.
Ebbe rapporti con molti artisti, anche impegnati in discipline diverse. Scrittori come Moravia, Sciascia, scultori come Moore, Manzù, che gli dedicò il monumento funebre dove è sepolto, musicisti come Nono, poeti come Pasolini, Montale, Neruda, registi come Visconti, De Sica. Maestri della pittura come Picasso, Sutherland, ebbero con lui una collaborazione artistica da cui sono nate illustrazioni per libri, scenografie, sodalizi talvolta sviluppatisi in movimenti artistici.
Grazie al lungo lavoro di ricerca compiuto dagli Archivi Guttuso, le opere sono state scelte tra quelle presenti nei più importanti musei italiani ed esteri, oltre che nelle collezioni private più rappresentative.
Esposte anche le opere che il maestro aveva tenute per sé, nella sua collezione privata; si potranno così ammirare le piccole tavolette con le quali Guttuso, precocissimo, muoveva i primi passi nel mondo della pittura, i capolavori come la Fuga dall’Etna, la Crocifissione, I funerali di Togliatti, il Caffè Greco, La Vucciria, La Spiaggia, la Zolfara, alcuni per la prima volta a Roma, e le splendide nature morte che, negli anni Quaranta, facevano presagire la tragedia della guerra e della catastrofe.
La mostra è a cura di Fabio Carapezza Guttuso, presidente degli Archivi Guttuso, Roma, ed Enrico Crispolti, professore emerito di Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Siena con la direzione e il coordinamento generale di Alessandro Nicosia.
L’esposizione, che nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dalla Regione Lazio - Presidenza e Assessorato alla Cultura, Arte e Sport , Roma Capitale - Assessorato alle Politiche culturali e Centro Storico, Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, Provincia di Roma – Presidenza e Assessorato alle Politiche Culturali, Camera di Commercio di Roma, si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, del Museo Guttuso, Villa Cattolica, Bagheria e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
La rassegna è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando.
Complesso del Vittoriano
via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) - Roma
Dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30, venerdì e sabato 9.30 – 23.30, domenica 9.30 – 20.30
Costo del biglietto: € 12,50 intero; € 9,00 ridotto