Il corpo umano e' opera d'arte suprema e la sua nudita' e' immanente. Rivelato o spogliato nelle sue forme, e' modello ideale, naturale, simbolo, allegoria. L'uomo fin dalla preistoria, predilige fra i soggetti il corpo umano. In particolare, verra' condotta una ricognizione sul nudo nel periodo a cavallo fra l'Otto ed il Novecento.
'Mutazioni tra Ottocento e Novecento'
a cura di Enrico Dei ed Elena Lazzarini
Il corpo umano è opera d'arte suprema e la sua nudità è immanente.
Rivelato o spogliato nelle sue forme, è modello ideale, naturale,
simbolo, allegoria.
L'uomo fin dalla preistoria, predilige fra i soggetti il corpo umano.
Nella Grecia classica, il canone policleteo, ambisce a coglierne l'
assoluta bellezza e perfezione. Nei secoli successivi, ogni epoca, ogni
movimento artistico, aggiungono importanti tasselli all'iconologia di
questo tema, variandone canoni estetici, modelli di rappresentazione,
contenuti e significati.
Il Palazzo Mediceo di Seravezza, affermato polo culturale della Toscana,
propone per la prossima stagione espositiva, un appuntamento di rilievo
sul tema del nudo nell'arte. In particolare, verrà condotta una
ricognizione sul nudo nel periodo a cavallo fra l'Otto ed il Novecento.
La mostra, dal titolo 'le poetiche del nudo: mutazioni tra ottocento e
novecento', organizzata dal Comune di Seravezza, Assessorato alla
Cultura con il sostegno della Provincia di Lucca e della Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca, è a cura di Enrico Dei ed Elena Lazzarini,
coadiuvati da un comitato scientifico composto da Alessandra Belluomini
Pucci, Silvestra Bietoletti, Rossella Campana, Laura Lombardi, Susanna
Ragionieri e Alessandro Tosi. Coordinamento comitato scientifico: Elena
Lazzarini.
Il progetto della mostra.
Tra il XIX ed il XX secolo, la figura umana rimane centrale negli
interessi degli artisti rivaleggiando solo con l'emergere della pura
astrazione. Nell'arco di questo periodo la raffigurazione del corpo
umano, vede radicali trasformazioni: da una crescente franchezza
nella sua raffigurazione sotto l'aspetto fisico, a un'intensa
esplorazione dei temi psicologici, sessuali e sociali ad esso correlati.
Rendere conto di questa panoramica, costituisce lo scopo precipuo di
questo progetto espositivo che si articolerà in base alle seguenti
sezioni tematiche.
Le sezioni della mostra, gli artisti e le opere.
L'esposizione propone con quattro sezioni, un excursus nel mutevole
panorama delle poetiche del nudo a partire dal 1863 con la visione
verista fino ad approdare nel 1930 circa, alle profonde mutazioni delle
forme espressive della figura umana, volute dalle avanguardie.
ISezione. Il nudo verista.
Sono della prima metà del secolo, i ritratti sociali elaborati sotto
l'urgenza della 'questione sociale' emersa allora in Italia, risolti
dal punto di vista formale
attraverso una resa verista del nudo dei lavoratori, attingendo ad una
poetica che in quel periodo occupava in Italia un posto di primo piano
nel dibattito culturale, letterario e figurativo. Nuovi temi, dunque,
entrano di prepotenza nella figurazione artistica, temi che si legano
alle periferie, alle fabbriche offrendo nuovi soggetti alla
raffigurazione verista come i Lavoratori al maglio di Francesco
Filippini, Lo spaccapietre di Innocente Cantinotti, l'Allegoria del
lavoro di Carlo Carrà .
Rispondenti al gusto borghese per i brillanti interni e per la scena di
genere sono i nudi realizzati da macchiaioli italiani quale Vito D'
ancona con Nudo del 1872; la pittura di ambiente troverà inoltre
alternative formulazioni nella resa del nudo femminile affrontato con
modalità proprie del quadro di genere: Nella cabina di Arturo Noci del
1911, dove l'attenzione per la resa d'interni, delimita una dimensione
appartata in cui bellezze femminili si lasciano sorprendere in dè
shabillè nell'intimità del loro ambiente domestico. In questo
ambito di nudo colto in ambienti di intima familiarità sono da
collocarsi i dipinti, La lettura di Federico Zandomenighi, ca. 1882 e
Nudo coi capelli rossi di Boldini (1910-12).
II Sezione. Il nudo nella poetica simbolista e nella rievocazione
storica .
Nell'ambito della poetica preraffaellita e simbolista, si colloca
Allegoria del mare di Adolfo de Carolis che, insieme alle fantastiche
allegorie di Sartorio, come Fede. Mondo latino oceanico, rispondono ad
una concezione sempre piu' esoterica ed estetizzante dell'arte in
generale e del corpo in particolare. Il 'sogno simbolista' trova, poi,
ulteriori esiti visionari in opere quali La leggenda delle sirene di
Edoardo Dalbono. La raffigurazione dei soggetti storici, interpretata
secondo poetiche naturaliste, offre spazio ad una resa della figura che
diventa tramite di individualità toccanti, capaci di rendere attuali
fatti antichi, come nel caso del Ritrovamento del corpo di Catilina,
1871, di Alcide Segoni, in cui l'evidenza analitica della resa dei
corpi e la verità dei gesti rende attuale la violenza del sanguinoso
evento.
III Sezione. La riscoperta romantica dell'antico, i soggetti
neopompeiani e l'orientalismo.
Altra tematica dominante della pittura italiana che dalla metà dell'
Ottocento si protrarrà attraverso il XX secolo con diversi esiti
formali, è la riscoperta romantica dell'antico e dell'oriente. A
questi temi Innocente Cantinotti partecipo' con un magistrale nudo di
Salomè del 1920. L'interesse per il nudo tocca un momento di grande
trionfo nei soggetti neopompeiani e orientalisti di Mosè Bianchi e
Barbaglia raffiguranti entrambi un Bagno Pompeiano di accentuata
naturalezza nella resa del nudo femminile, liberi da convenzioni
accademiche e pervasi da una nuova carica di erotismo.
Con l'affermarsi dell'estetica purista, i soggetti greco-romani
permettono di anteporre alla modernità dei soggetti caldeggiati dai
realisti, un'idea di bellezza incarnata dalla rappresentazione del nudo
inserito in ambienti dell'antichità e non della vita quotidiana e come
tali rispondente a differenti canoni estetici.
Questo mutamento è ben rappresentato dal pittore Augusto Valli con l'
opera Semiramide muore sulla tomba di Nino del 1893.
IVSezione. Le avanguardie italiane.
Il desiderio di nuove forme sorto con le trasformazioni sociali degli
inizi del secolo, portano a radicali ripensamenti sulla figura umana.
E' nella prima metà del XX secolo che si compieranno attraverso le
ricerche delle avanguardie le piu' profonde mutazioni della forma
sottoponendo la figura umana a profonde manipolazioni, a partire dalle
sintesi coloristiche e volumetriche dei pittori toscani che si misurano
ciascuno a secondo della propria personale poetica con i movimenti
internazionali del fauvismo, dell'espressionismo e del cubismo. Tra gli
esponenti toscani che principalmente si confrontano con la figura
nella sua nudità , troviamo Ardengo Soffici con Bagnanti, Oscar Ghiglia
con La modella, Lorenzo Viani con Nudo di schiena, Primo Conti con Nudo
di giovinetta. La scomposizione della figura passa poi attraverso le
istanze rivoluzionare del futurismo cui aderiscono Boccioni, Nudo
simultaneo, Carrà , Sironi; per approdare in seguito alle ricerche del
movimento metafisico che prendono il via dall'ospedale militare di
Ferrara dove si incontrano artisti quali De Chirico, I Gladiatori, De
Pisis, Ragazzo sul letto. Il cerchio, possiamo dire, si chiude con il
superamento delle istanze futuriste e metafisiche, per un ritorno all'
ordine attraverso il cosiddetto 'realismo magico' a cui Carrà darÃ
forte impulso con il movimento Novecento, che si impone come filone
'ufficiale' dell'arte italiana e presenta in termini rinnovati vari
generi pittorici, primo tra tutti il nudo, su cui si confrontano artisti
quali Bernardino Palazzi con La Venere delle conchiglie, Tozzi con
Donna alla toilette e Sironi con Studio di nudo. Di particolare
interesse L'Adolescente di Baccio Maria Bacci: un nudo di dimensione
intimo-borghese.
Inaugurazione Sabato 12 luglio, ore 18:00
Orario espositivo: LUG/AGO: dalle 16:30 alle 23:00 - SET: dalle 16:30
alle 22:00
Ingresso: Intero 8 euro - Ridotto 5 euro
Nell'immagine: Oscar Ghiglia, 'La modella', 1929. Olio su tela.
Segreteria Organizzativa: Palazzo Mediceo, via del Palazzo, 338. Tel:
0584 756100
Catalogo: Edifir Edizioni Firenze
Ufficio Stampa: Rosi Fontana, Tel: 050 9711343 fax: 050 9711317
Luogo: Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu)