Palazzo Mediceo
Seravezza (LU)
via del Palazzo, 358
0584 756100 FAX 0584 756100
WEB
Le Poetiche del nudo
dal 11/7/2003 al 5/10/2003
0584 756100 FAX 0584 757443
WEB
Segnalato da

Rosi Fontana




 
calendario eventi  :: 




11/7/2003

Le Poetiche del nudo

Palazzo Mediceo, Seravezza (LU)

Il corpo umano e' opera d'arte suprema e la sua nudita' e' immanente. Rivelato o spogliato nelle sue forme, e' modello ideale, naturale, simbolo, allegoria. L'uomo fin dalla preistoria, predilige fra i soggetti il corpo umano. In particolare, verra' condotta una ricognizione sul nudo nel periodo a cavallo fra l'Otto ed il Novecento.


comunicato stampa

'Mutazioni tra Ottocento e Novecento'

a cura di Enrico Dei ed Elena Lazzarini

Il corpo umano è opera d'arte suprema e la sua nudità è immanente.
Rivelato o spogliato nelle sue forme, è modello ideale, naturale, simbolo, allegoria.
L'uomo fin dalla preistoria, predilige fra i soggetti il corpo umano. Nella Grecia classica, il canone policleteo, ambisce a coglierne l' assoluta bellezza e perfezione. Nei secoli successivi, ogni epoca, ogni movimento artistico, aggiungono importanti tasselli all'iconologia di questo tema, variandone canoni estetici, modelli di rappresentazione, contenuti e significati.

Il Palazzo Mediceo di Seravezza, affermato polo culturale della Toscana, propone per la prossima stagione espositiva, un appuntamento di rilievo sul tema del nudo nell'arte. In particolare, verrà condotta una ricognizione sul nudo nel periodo a cavallo fra l'Otto ed il Novecento.

La mostra, dal titolo 'le poetiche del nudo: mutazioni tra ottocento e novecento', organizzata dal Comune di Seravezza, Assessorato alla Cultura con il sostegno della Provincia di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è a cura di Enrico Dei ed Elena Lazzarini, coadiuvati da un comitato scientifico composto da Alessandra Belluomini Pucci, Silvestra Bietoletti, Rossella Campana, Laura Lombardi, Susanna Ragionieri e Alessandro Tosi. Coordinamento comitato scientifico: Elena Lazzarini.

Il progetto della mostra.
Tra il XIX ed il XX secolo, la figura umana rimane centrale negli interessi degli artisti rivaleggiando solo con l'emergere della pura astrazione. Nell'arco di questo periodo la raffigurazione del corpo umano, vede radicali trasformazioni: da una crescente franchezza nella sua raffigurazione sotto l'aspetto fisico, a un'intensa esplorazione dei temi psicologici, sessuali e sociali ad esso correlati. Rendere conto di questa panoramica, costituisce lo scopo precipuo di questo progetto espositivo che si articolerà in base alle seguenti sezioni tematiche.

Le sezioni della mostra, gli artisti e le opere.
L'esposizione propone con quattro sezioni, un excursus nel mutevole panorama delle poetiche del nudo a partire dal 1863 con la visione verista fino ad approdare nel 1930 circa, alle profonde mutazioni delle forme espressive della figura umana, volute dalle avanguardie.

ISezione. Il nudo verista.
Sono della prima metà del secolo, i ritratti sociali elaborati sotto l'urgenza della 'questione sociale' emersa allora in Italia, risolti dal punto di vista formale attraverso una resa verista del nudo dei lavoratori, attingendo ad una poetica che in quel periodo occupava in Italia un posto di primo piano nel dibattito culturale, letterario e figurativo. Nuovi temi, dunque, entrano di prepotenza nella figurazione artistica, temi che si legano alle periferie, alle fabbriche offrendo nuovi soggetti alla raffigurazione verista come i Lavoratori al maglio di Francesco Filippini, Lo spaccapietre di Innocente Cantinotti, l'Allegoria del lavoro di Carlo Carrà.

Rispondenti al gusto borghese per i brillanti interni e per la scena di genere sono i nudi realizzati da macchiaioli italiani quale Vito D' ancona con Nudo del 1872; la pittura di ambiente troverà inoltre alternative formulazioni nella resa del nudo femminile affrontato con modalità proprie del quadro di genere: Nella cabina di Arturo Noci del 1911, dove l'attenzione per la resa d'interni, delimita una dimensione appartata in cui bellezze femminili si lasciano sorprendere in dè shabillè nell'intimità del loro ambiente domestico. In questo ambito di nudo colto in ambienti di intima familiarità sono da collocarsi i dipinti, La lettura di Federico Zandomenighi, ca. 1882 e Nudo coi capelli rossi di Boldini (1910-12).

II Sezione. Il nudo nella poetica simbolista e nella rievocazione storica .
Nell'ambito della poetica preraffaellita e simbolista, si colloca Allegoria del mare di Adolfo de Carolis che, insieme alle fantastiche allegorie di Sartorio, come Fede. Mondo latino oceanico, rispondono ad una concezione sempre piu' esoterica ed estetizzante dell'arte in generale e del corpo in particolare. Il 'sogno simbolista' trova, poi, ulteriori esiti visionari in opere quali La leggenda delle sirene di Edoardo Dalbono. La raffigurazione dei soggetti storici, interpretata secondo poetiche naturaliste, offre spazio ad una resa della figura che diventa tramite di individualità toccanti, capaci di rendere attuali fatti antichi, come nel caso del Ritrovamento del corpo di Catilina, 1871, di Alcide Segoni, in cui l'evidenza analitica della resa dei corpi e la verità dei gesti rende attuale la violenza del sanguinoso evento.

III Sezione. La riscoperta romantica dell'antico, i soggetti neopompeiani e l'orientalismo.
Altra tematica dominante della pittura italiana che dalla metà dell' Ottocento si protrarrà attraverso il XX secolo con diversi esiti formali, è la riscoperta romantica dell'antico e dell'oriente. A questi temi Innocente Cantinotti partecipo' con un magistrale nudo di Salomè del 1920. L'interesse per il nudo tocca un momento di grande trionfo nei soggetti neopompeiani e orientalisti di Mosè Bianchi e Barbaglia raffiguranti entrambi un Bagno Pompeiano di accentuata naturalezza nella resa del nudo femminile, liberi da convenzioni accademiche e pervasi da una nuova carica di erotismo.
Con l'affermarsi dell'estetica purista, i soggetti greco-romani permettono di anteporre alla modernità dei soggetti caldeggiati dai realisti, un'idea di bellezza incarnata dalla rappresentazione del nudo inserito in ambienti dell'antichità e non della vita quotidiana e come tali rispondente a differenti canoni estetici.
Questo mutamento è ben rappresentato dal pittore Augusto Valli con l' opera Semiramide muore sulla tomba di Nino del 1893.

IVSezione. Le avanguardie italiane.
Il desiderio di nuove forme sorto con le trasformazioni sociali degli inizi del secolo, portano a radicali ripensamenti sulla figura umana. E' nella prima metà del XX secolo che si compieranno attraverso le ricerche delle avanguardie le piu' profonde mutazioni della forma sottoponendo la figura umana a profonde manipolazioni, a partire dalle sintesi coloristiche e volumetriche dei pittori toscani che si misurano ciascuno a secondo della propria personale poetica con i movimenti internazionali del fauvismo, dell'espressionismo e del cubismo. Tra gli esponenti toscani che principalmente si confrontano con la figura nella sua nudità, troviamo Ardengo Soffici con Bagnanti, Oscar Ghiglia con La modella, Lorenzo Viani con Nudo di schiena, Primo Conti con Nudo di giovinetta. La scomposizione della figura passa poi attraverso le istanze rivoluzionare del futurismo cui aderiscono Boccioni, Nudo simultaneo, Carrà, Sironi; per approdare in seguito alle ricerche del movimento metafisico che prendono il via dall'ospedale militare di Ferrara dove si incontrano artisti quali De Chirico, I Gladiatori, De Pisis, Ragazzo sul letto. Il cerchio, possiamo dire, si chiude con il superamento delle istanze futuriste e metafisiche, per un ritorno all' ordine attraverso il cosiddetto 'realismo magico' a cui Carrà darà forte impulso con il movimento Novecento, che si impone come filone 'ufficiale' dell'arte italiana e presenta in termini rinnovati vari generi pittorici, primo tra tutti il nudo, su cui si confrontano artisti quali Bernardino Palazzi con La Venere delle conchiglie, Tozzi con Donna alla toilette e Sironi con Studio di nudo. Di particolare interesse L'Adolescente di Baccio Maria Bacci: un nudo di dimensione intimo-borghese.

Inaugurazione Sabato 12 luglio, ore 18:00

Orario espositivo: LUG/AGO: dalle 16:30 alle 23:00 - SET: dalle 16:30 alle 22:00

Ingresso: Intero 8 euro - Ridotto 5 euro

Nell'immagine: Oscar Ghiglia, 'La modella', 1929. Olio su tela.

Segreteria Organizzativa: Palazzo Mediceo, via del Palazzo, 338. Tel: 0584 756100
Catalogo: Edifir Edizioni Firenze
Ufficio Stampa: Rosi Fontana, Tel: 050 9711343 fax: 050 9711317

Luogo: Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu)

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