Carl D'Alvia
Pesce Khete
Jackie Saccoccio
Ward Shelley
Giuseppe Stampone
Gian Maria Tosatti
Nari Ward
Erik Adigard
Ross Altheimer
Leonid Tsvetkov
William O'Brien
Wang Lu
Jesse Jones
Beth Saunders
Christian Caliandro
A cura dei Borsisti in residenza nell'Accademia. "L'idea del realismo" presenta i lavori di 7 artisti; "Dinner Conversation", con installazioni di oggetti comuni; "Nine Parts of Two": un dialogo tra immagini architettoniche e musica; "ScalaCupola": un'opera audio-visiva site-specific; "Camera Obscura", progetto che replica il concetto di camera oscura fotografica.
A cura dei Borsisti in residenza nell'Accademia
L’American Academy in Rome presenta cinque mostre a cura dei borsisti in residenza:
L'idea del realismo / The Idea of Realism, a cura di Carl D’Alvia (borsista in arti visive) e Christian
Caliandro (curatore) riunisce lavori di D'Alvia, Pesce Khete, Jackie Saccoccio (borsista nel 2005),
Ward Shelley (borsista nel 2005), Giuseppe Stampone, Gian Maria Tosatti e Nari Ward; la mostra di
opere di artisti europei e statunitensi si concentra sui diversi approcci al realismo contemporaneo
nell’ambito dell’arte visiva. Vengono analizzate strategie artistiche utilizzando diversi media con l’idea
di definire ciò che potrebbe essere considerato un “Nuovo Realismo”.
Dinner Conversation, di che cosa hai parlato durante il tuo ultimo pranzo? una collaborazione tra Erik
Adigard (borsista in design) e Ross Altheimer (borsista in architettura del paesaggio) con Leonid
Tsvetkov (borsista in arti visive), che collabora con il suo lavoro Everyday Downfall; si fractus
illabatur orbis, impavidum ferient ruinae/ Se ciò che esistesse intorno al mondo cadesse in pezzi, le
rovine stesse lo lascerebbero impassibile. Le due installazioni intendono indagare il significato delle
categorie di oggetti di uso comune, ed il loro esistere all’interno di uno spazio: macro contro micro
paesaggio e staticità contro ambienti dinamici.
Nine Parts of Two, una collaborazione tra William O'Brien (borsista in architettura) e la compositrice
Wang Lu; Nove brevi composizioni per pianoforte e violoncello accompagnano nove dittici di immagini
di lavori architettonici, l’intenzione è quella di svelare nuove interpretazioni dei rispettivi lavori con il
supporto di mezzi non usuali; l’architettura da così alla musica una possibilità di lettura visiva, la
musica aggiunge la voce ad un’opera architettonica altrimenti silenziosa.
ScalaCupola è un’installazione ideata da Erik Adigard (borsista in design) e Jesse Jones (borsista in
composizione musicale); Si tratta di un lavoro audio-visivo site-specific che, nel contesto di una città
ove si trovano soffitti abbaglianti di volte e cupole, intende utilizzare la scala principale dell’edificio
dell’American Academy ed il soffitto ad essa sovrastante, per indagare il rapporto tra il concetto di
architettura, progettazione, iconografia, gruppi di persone e gravità, tutti nel loro movimento
ascensionale in direzione di una volta celeste e in allontanamento dalla terra (utilizzando appunto la
scalinata).
Camera Obscura è un’opera che replica il concetto di camera oscura fotografica, a cura di Beth
Saunders (borsista in studi italiani moderni). Questa installazione indaga lo stretto legame sempre
esistito con l’idea della camera oscura ed intende ricreare il congegno che da la possibilità di far nascere
un rapporto con la città di Roma, coinvolgendo da un parte solamente lo sguardo, ma anche attraverso il
disegno e la fotografia. Si verrà a creare quindi un nuovo sito di ricerca artistica e di contemplazione,
supporto visivo quindi ed esperienza teatrale.
I lavori verranno installati in vari luoghi del edificio principale
La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 27 Febbraio 2013.
Coordinamento e organizzazione di Lexi Eberspacher, per informazioni E: l.eberspacher@aarome.org
Ufficio stampa:
Madi Galdolfo T 06 5846433 F 06 5810788 E press@aarome.org
Inaugurazione: Mercoledì 30 Gennaio 2013, ore 18.00 / 21.00
American Academy in Rome
via Angelo Masina, 5 00153, Roma