Osvaldo Bruschetti
Pino Castagna
Anna Chromy
Girolamo Ciulla
Novello Finotti
Piero Gensini
Alba Gonzales
Marcello Guasti
Igino Legnaghi
Ogata Yoshin
Gabriele Perugini
Dietlind Petzold
Giampiero Poggiali
Francesco Siani
Gunther Stiling
Kenji Takahshi
Aspetti dell'arte plastica d'oggi e' una rassegna che propone un paradigmatico ventaglio degli indirizzi espressivi che attualmente connotano la scultura in una dialettica di soluzioni linguistiche e ideative, che vanno dall'iconico all'aniconico, cioe' dalla scultura con immagini alla scultura priva d'immagine, per lo piu' geometrica.
ASPETTI DELL'ARTE PLASTICA D'OGGI
Artisti Osvaldo Bruschetti, Pino Castagna, Anna Chromy, Girolamo Ciulla, Novello
Finotti, Piero Gensini, Alba Gonzales, Marcello Guasti, Igino Legnaghi, Ogata
Yoshin, Gabriele Perugini, Dietlind Petzold, Giampiero Poggiali, Francesco
Siani, Gunther Stiling, Kenji Takahshi.
Data 16 giugno 30 settembre
Citta': Malcesine (Verona, lago di Garda)
PRESENTAZIONE DI GIORGIO DI GENOVA
16 SCULTORI A MALCESINE. ASPETTI DELL'ARTE PLASTICA D'OGGI è una rassegna che
propone un paradigmatico ventaglio degli indirizzi espressivi che attualmente
connotano la scultura in una dialettica di soluzioni linguistiche e ideative,
che vanno dall'iconico all'aniconico, cioè dalla scultura con immagini alla
scultura priva d'immagine, per lo più geometrica.
Per ragioni d'opportunità , visto che le opere saranno sistemate all'aperto in
riva al Lago di Garda, nelle strade, nelle piazze e nel Castello di Malcesine,
si è preferito puntare su lavori in bronzo e ferro, anche se non mancano alcuni
esempi in marmo e travertino.
Come accennato, le opere in questo caso riunite attengono ai contrapposti
versanti dell'iconico e dell'aniconico, con qualche esempio intermedio. Tuttavia
le immagini umane hanno smarrito quella perfezione che era tipica dei canoni
classici. Anzi è l'imperfezione corporale a prevalere, com'è nel Guerriero del
tedesco Gunther Stilling, quando essa non si interseca con metamorfismi
zooantropologici, come avviene in Tartaruga del veronese Novello Finotti, o
addirittura non slitta verso allarmanti esiti di ambiguità beluina, ed è il caso
della Chimera della romana Alba Gonzales.
Il corpo, poi, scompare addirittura nel Commendatore della boema Anna Chromy,
dove è l'abito a fare ... il monaco.
Più legato alla realtà , ma in modi simbolici, è il bestiario di Girolamo Ciulla
e di Giampiero Poggiali Berlinghieri. Il primo, siciliano, ormai stabilmente
attivo in Toscana, ha posto su un'altissima colonna un coccodrillo, animale dai
profondi significati sacrali, (e per questo ad essa ne ha accostata una seconda
su cui svetta un tempio). Il secondo, fiorentino, stilizza i suoi uccelli,
animali a cui è particolarmente appassionato, e li sistema tra gli intrecci di
un traliccio.
Se le morfologie geometriche servono a Francesco Siani, altro siciliano, ormai
cittadino di Carrara, per letteralmente costruire un Guardiano dell'anima, un
altro toscano doc, come Marcello Guasti, invece nella costruzione geometrica di
Sarcofago per Chernobyl imprigiona forme organiche, per ricordare una tragedia
che a distanza di anni continua a far vittime. Connotati riconducibili
all'organico sono pure i due curvilinei elementi in Conflittualità del trentino
Osvaldo Bruschetti sistemati su piedistallo. Il loro abbraccio è studiato in
modo da presentare differenti ritmiche a chi segue i criteri della corretta
fruizione di ogni scultura. Attraversando la cancellata della soglia di Oltre
l'ombra e verso l'esterno del marchigiano Gabriele Perugini, anch'egli
stabilitosi a Firenze (la Toscana, si sa, è terra di scultori e di produzione di
scultura), si entra nel territorio dell'aniconismo, in cui con differenti
declinazioni delle forme geometriche s'innalzano verticalmente prima
l'acrobatico abbinamento verticale in marmo del giapponese Yoshin Ogata, che
prosegue la sua metafora sull'acqua che da goccia si fa torrente, e poi le
morfologie più dichiaratamente geometriche di Stele della memoria 1, sorta di
piramide-casa del fiorentino Piero Gensini, ed infine quelle più astratte e
slanciate di Himmeslssegel della tedesca Dietlind Petzold. A tutte fanno da
contraltare l'energico minimalismo della parete di La coscienza del ferro del
veronese Igino Legnaghi e la tripartita sfera del veneto Pino Castagna, la quale
con la sua interna luce, che di sera s'accende, giustifica appieno, anche nel
buio, il suo ruolo di Presenza.
Infine, ecco il caso particolarissimo della scultura del giapponese Kenji
Takahashi, il quale frantuma marmi e poi le ricostruisce, suturando i frammenti
con fili colorati, operazione attraverso cui ottiene effetti curiosi, tipo una
sorta di cranio marmoreo che egli ha assimilato ad un Casco da corridore di
Formula 1, con uno scarto immaginativo, proprio anche ad altri scultori
presenti a Malcesine, ma in lui veramente innovativo nell'ambito del fare
scultura.
Orari: castello e palazzo dalle 9.30 alle 20
Inaugurazione sabato 18 luglio ore 11 castello scaligero
Catalogo: a cura di Giorgio Di Genova, foto di Aurelio Amendola
Ente promotore COMUNE DI MALCESINE ASSESSORATO ALLA CULTURA
INFO: Assessorato alla cultura di Malcesine, Palazzo dei Capitani, 37018
Malcesine (Verona) tel. 045 6570499 fax 045 6570502
Ufficio stampa: Claudia Farina - Acherdo Editoria&comunicazione tel fax 045 973434
luoghi:
castello scaligero
centro storico
palazzo dei Capitani
porto