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17/7/2003

16 scultori a Malcesine

Sedi varie, Malcesine (VR)

Aspetti dell'arte plastica d'oggi e' una rassegna che propone un paradigmatico ventaglio degli indirizzi espressivi che attualmente connotano la scultura in una dialettica di soluzioni linguistiche e ideative, che vanno dall'iconico all'aniconico, cioe' dalla scultura con immagini alla scultura priva d'immagine, per lo piu' geometrica.


comunicato stampa

ASPETTI DELL'ARTE PLASTICA D'OGGI

Artisti Osvaldo Bruschetti, Pino Castagna, Anna Chromy, Girolamo Ciulla, Novello Finotti, Piero Gensini, Alba Gonzales, Marcello Guasti, Igino Legnaghi, Ogata Yoshin, Gabriele Perugini, Dietlind Petzold, Giampiero Poggiali, Francesco Siani, Gunther Stiling, Kenji Takahshi.

Data 16 giugno 30 settembre

Citta': Malcesine (Verona, lago di Garda)

PRESENTAZIONE DI GIORGIO DI GENOVA
16 SCULTORI A MALCESINE. ASPETTI DELL'ARTE PLASTICA D'OGGI è una rassegna che propone un paradigmatico ventaglio degli indirizzi espressivi che attualmente connotano la scultura in una dialettica di soluzioni linguistiche e ideative, che vanno dall'iconico all'aniconico, cioè dalla scultura con immagini alla scultura priva d'immagine, per lo più geometrica.

Per ragioni d'opportunità, visto che le opere saranno sistemate all'aperto in riva al Lago di Garda, nelle strade, nelle piazze e nel Castello di Malcesine, si è preferito puntare su lavori in bronzo e ferro, anche se non mancano alcuni esempi in marmo e travertino.

Come accennato, le opere in questo caso riunite attengono ai contrapposti versanti dell'iconico e dell'aniconico, con qualche esempio intermedio. Tuttavia le immagini umane hanno smarrito quella perfezione che era tipica dei canoni classici. Anzi è l'imperfezione corporale a prevalere, com'è nel Guerriero del tedesco Gunther Stilling, quando essa non si interseca con metamorfismi zooantropologici, come avviene in Tartaruga del veronese Novello Finotti, o addirittura non slitta verso allarmanti esiti di ambiguità beluina, ed è il caso della Chimera della romana Alba Gonzales.

Il corpo, poi, scompare addirittura nel Commendatore della boema Anna Chromy, dove è l'abito a fare ... il monaco.

Più legato alla realtà, ma in modi simbolici, è il bestiario di Girolamo Ciulla e di Giampiero Poggiali Berlinghieri. Il primo, siciliano, ormai stabilmente attivo in Toscana, ha posto su un'altissima colonna un coccodrillo, animale dai profondi significati sacrali, (e per questo ad essa ne ha accostata una seconda su cui svetta un tempio). Il secondo, fiorentino, stilizza i suoi uccelli, animali a cui è particolarmente appassionato, e li sistema tra gli intrecci di un traliccio.

Se le morfologie geometriche servono a Francesco Siani, altro siciliano, ormai cittadino di Carrara, per letteralmente costruire un Guardiano dell'anima, un altro toscano doc, come Marcello Guasti, invece nella costruzione geometrica di Sarcofago per Chernobyl imprigiona forme organiche, per ricordare una tragedia che a distanza di anni continua a far vittime. Connotati riconducibili all'organico sono pure i due curvilinei elementi in Conflittualità del trentino Osvaldo Bruschetti sistemati su piedistallo. Il loro abbraccio è studiato in modo da presentare differenti ritmiche a chi segue i criteri della corretta fruizione di ogni scultura. Attraversando la cancellata della soglia di Oltre l'ombra e verso l'esterno del marchigiano Gabriele Perugini, anch'egli stabilitosi a Firenze (la Toscana, si sa, è terra di scultori e di produzione di scultura), si entra nel territorio dell'aniconismo, in cui con differenti declinazioni delle forme geometriche s'innalzano verticalmente prima l'acrobatico abbinamento verticale in marmo del giapponese Yoshin Ogata, che prosegue la sua metafora sull'acqua che da goccia si fa torrente, e poi le morfologie più dichiaratamente geometriche di Stele della memoria 1, sorta di piramide-casa del fiorentino Piero Gensini, ed infine quelle più astratte e slanciate di Himmeslssegel della tedesca Dietlind Petzold. A tutte fanno da contraltare l'energico minimalismo della parete di La coscienza del ferro del veronese Igino Legnaghi e la tripartita sfera del veneto Pino Castagna, la quale con la sua interna luce, che di sera s'accende, giustifica appieno, anche nel buio, il suo ruolo di Presenza.

Infine, ecco il caso particolarissimo della scultura del giapponese Kenji Takahashi, il quale frantuma marmi e poi le ricostruisce, suturando i frammenti con fili colorati, operazione attraverso cui ottiene effetti curiosi, tipo una sorta di cranio marmoreo che egli ha assimilato ad un Casco da corridore di Formula 1, con uno scarto immaginativo, proprio anche ad altri scultori presenti a Malcesine, ma in lui veramente innovativo nell'ambito del fare scultura.

Orari: castello e palazzo dalle 9.30 alle 20

Inaugurazione sabato 18 luglio ore 11 castello scaligero

Catalogo: a cura di Giorgio Di Genova, foto di Aurelio Amendola

Ente promotore COMUNE DI MALCESINE ASSESSORATO ALLA CULTURA

INFO: Assessorato alla cultura di Malcesine, Palazzo dei Capitani, 37018 Malcesine (Verona) tel. 045 6570499 fax 045 6570502

Ufficio stampa: Claudia Farina - Acherdo Editoria&comunicazione tel fax 045 973434

luoghi:
castello scaligero
centro storico
palazzo dei Capitani
porto

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16 scultori a Malcesine
dal 17/7/2003 al 30/9/2003

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