Galleria Alfonso Artiaco
Napoli
piazzetta Nilo, 7 (Palazzo Principe Raimondo De Sangro)
081 4976072
WEB
Alan Charlton
dal 1/2/2013 al 23/3/2013
lun - sab 10-20

Segnalato da

Galleria Alfonso Artiaco



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Alan Charlton



 
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1/2/2013

Alan Charlton

Galleria Alfonso Artiaco, Napoli

Per Charlton, essere un artista significa fare quadri come pratica quotidiana, il suo lavoro si estende oltre alla superficie dipinta, includendo nella stessa idea di pittura lo spazio oltre alla cornice. "Io sono un artista che fa quadri grigi" (A.C.)


comunicato stampa

La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Alan Charlton, Palazzo Principe Raimondo De Sangro, Piazzetta Nilo 7, Napoli, sabato 2 febbraio 2013 alle ore 19.00, in presenza dell’artista.

Per la sua settima mostra alla Galleria Alfonso Artiaco, Alan Charlton (1948, Sheffield, Inghilterra) presenta una selezione di opere realizzate tra il 1991 e il 2012. Nonostante le opere appartengano a periodi diversi, tutte sono espressione dello stesso percorso artistico che è cominciato nel 1969, quando Charlton, ancora studente alla Camberwell School of Art, dipinse il suo primo quadro grigio. ‘Cominciai a realizzare una serie di quadri con un approccio artigianale, comprando il legno al deposito di legname, la pittura dalla ferramenta, scegliendo colori urbani. Preparai i quadri usando della tela bianca – associavo il lino marrone alla pittura figurativa dalla quale mi volevo allontanare. Ogni tela venne dipinta con un comune pennello il più uniformamente possibile come quando si pittura una porta. Ogni dipinto era di un singolo colore nero, bianco, marrone, verde, rosso ruggine e grigio. Ognuno realizzava quello che volevo, in maniera precisa, riuscendo a trasmettere quella atmosfera urbana. Eppure quello grigio andava oltre a questo, non sapevo perché, riusciva semplicemente meglio degli altri'. (Alan Charlton, intervista di Guido de Werd, catalogo della mostra di Alan Charlton al Museo Kurhaus Kleve, 2008).

Il quadro grigio da solo sembrava essere coerente con tutti gli aspetti della sua idea di pittura, infatti l'affermazione dell'artista 'io sono un artista che fa quadri grigi' contiene l'essenza dell'opera di Charlton alla quale l'artista è stato fedele per gli ultimi quarant'anni. Nonostante la scelta del monocromo risalga agli anni '70 essendo quindi stata influenzata dalla cultura di allora, Charlton stesso afferma che più le cose cambiano rapidamente nel tempo, più diventa certo di voler proseguire su questo percorso. (ibidem)

Per Charlton, essere un artista significa fare quadri come pratica quotidiana, un costante lavoro in studio che deve essere fatto con precisione e dedizione. Charlton non è e non vuole essere un artista nel senso rivoluzionario del termine. Ciò che è rivoluzionario nel suo lavoro è la costanza e la determinazione. Come suggerito in precedenza, l'opera di Charlton comincia con la costruzione fisica del quadro: egli stesso taglia e costruisce il telaio; stende la tela e la leviga fino a farla diventare liscia. Guardando le opere di Charlton si può certamente percepire il cambiamento delle forme e delle dimensioni di telai e tele ma ciò che definisce il quadro è allo stesso tempo anche il tono del grigio. Charlton, infatti alle volte si riferisce ad un quadro come ‘quello verde’ o ‘quello rosa’, essendo questi i colori che ha mescolato al grigio base per raggiungere un specifica temperatura nella tonalità. Per l'artista il grigio è il colore della modernità e della urbanità; unisce il pieno e il vuoto; rappresenta sia l’ oggettività sia l’estrema emotività. In questo si differenzia dalla scelta costruttivista del monocromo che ricerca la purezza in quanto, per Charlton, il grigio è il colore più funzionale e allo stesso tempo emotivo che c’è, se si considera per esempio che è quello associato alla malinconia.

La coerenza del lavoro di Charlton è contenuta anche nell'uso modulare della misura di 4,5 cm, per la quale ogni tela è suddivisibile e che indica lo spessore del telaio come anche degli spazi vuoti che dividono e compongono le diverse parti di un'opera. Infatti il lavoro di Charlton si estende oltre alla superficie dipinta, includendo nella stessa idea della pittura lo spazio oltre alla cornice. Il suo lavoro non può essere considerato completamente terminato fintanto le opere non vengono installate nello spazio poiché è in quel momento che la reciproca interazione tra le opere e l'ambiente circostante comincia a rendere la qualità sculturale dei quadri una parte decisiva del processo percettivo dell'osservatore.

Inaugurazione sabato 2 febbraio 2013 alle ore 19.00, in presenza dell’artista

Galleria Alfonso Artiaco
Palazzo Principe Raimondo De Sangro, piazzetta Nilo 7, Napoli
Orari: Lunedì - Sabato 10 - 20

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