Dialogo nell'ambito del ciclo 'Conversazione sul collezionismo'
Enea Righi dialoga con Marco Scotini. La collezione Righi, una delle piu' significative in Italia, vanta un cospicuo gruppo di opere che spaziano dagli anni '70 fino ai giorni nostri. Comincia a svilupparsi nei primi anni '90 con l'acquisizione di opere legate al "ritorno della figurazione" americana e italiana per poi concentrarsi anche sulle tecniche espressive: fotografia, scultura, video, performance e grandi installazioni. Non manca pero', di avere un occhio di riguardo al passato, a quegli artisti considerati "punti di riferimento" per la giovane arte contemporanea. Possiamo infatti trovare opere di artisti concettuali, esponenti dell'arte povera, della anarchitettura o utopia dell'architettura, della sperimentazione est europea e dell'arte al femminile. Il rapporto continuativo con i galleristi ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della collezione in quanto figure necessarie e filtri indispensabili nel vasto sistema dell'arte a testimonianza di una chiara presa di posizione e di critica nei confronti dei nuovi e potenti sistemi alternativi quali le case d'asta. Alla fondazione privata preferisce la collaborazione con le istituzioni pubbliche, sostenendo progetti di giovani curatori o dando le opere in comodato a lungo termine ai musei. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.