Double JE rievoca l'idea della maschera, della dualita' della personalita', della ricerca dell'io interiore in rapporto con il contesto politico, sociale e culturale circostante.
Artisti: Aron Demetz, Angelo Bellobono, Gianmaria De Luca
“Double JE” (il doppio io), rievoca l’idea della maschera, della dualità della personalità, della ricerca dell’io interiore in rapporto con il contesto politico, sociale e culturale circostante.
Il corpo diventa il percorso di formazione dell'identità, dove segni permanenti dell’esistenza ne delineano il carattere.
Il doppio io incarna gli opposti: maschio/femmina, giorno/notte, terra/cielo ; nelle loro opere i nostri artisti non li separano, ma li uniscono, a volte li confondono, in continua ricerca di un equilibrio impossibile, senza unità delle parti, un equilibrio che si fonde sulla sacra unione del principio materiale e di quello spirituale.
Ciò che accomuna gli artisti presenti in mostra è Il costante confronto tra il corpo e lo spirito, la materia e la natura.
In effetti, l'unica traccia che l'uomo lascia nella suo breve attimo di vita è scritta nella natura. Gli artisti ci coinvolgono nella loro rappresentazione del " Double JE ", in cui la duplicità sta ad indicare, tramite elementi opposti e contrastanti, il costante desiderio, di raggiungere il proprio essere infine divenuto integro ed armonioso, condizione essenziale per la condivisione con l'altro. Ogni opera d'arte è riflessione su questo dualismo, così come il sogno e i sintomi nevrotici, l'adempimento velato di un desiderio dimenticato, nascosto, dove i desideri diventano il momento ideale della creazione artistica: la riconciliazione del'artista con la vita stessa.
Pierre Reverdy: « L’image ne peut naître d’une comparaison mais du rapprochement de deux réalités plus ou moins éloignées. Plus les rapports des deux réalités rapprochées seront lointains et justes, plus l’image sera forte- plus elle aura de puissance émotive et de réalité poétique…Le résultat obtenu contrôle immédiatement la justesse de l’association. »
La sede della mostra, Crans Montana, è una nota stazione sciistica Svizzera, frequentata sopratutto da italiani nel mese di febbraio,la montagna appare dunque come luogo ideale per trascorrere momenti suggestivi e rapportarsi con l’arte in un contesto naturale; l’arte e la natura connubio perfetto per il piacere dell’anima e del corpo.
Ufficio Stampa: Kora Diffusione Culturale - Tiziano Macciocca Todi - Tel: 3490892801
Inaugurazione: 9 Febbraio 2013 ore 18-20
Galerie Frank Pages
Rue Centrale 62, Crans-Montana
Orari di Apertura: Dal lunedì al sabato ore 10-19
Ingresso libero