Il paradosso della superficie. Una serie di lavori dei due artisti espressamente realizzati per lo spazio, la cui costante visibile sono il bianco/nero e il chiaro/oscuro.
A cura di Marco Meneguzzo
Fabbri Contemporary Art è lieta di annunciare la mostra Il paradosso
della superficie: esposizione a “due” di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi. In questo caso, “doppia
personale” non significa solo uno spazio diviso tra due artisti simili - o dissimili -, ma un vero e
proprio confronto che riflette nelle opere un costante parallelo nel tempo della vita.
Se infatti si considerano Fiorelli e Radi non come due artisti, ma come una “coppia” di artisti (di
fatto, nella vita lo sono), ecco che questa loro condizione esistenziale aggiunge al loro lavoro
una contestualizzazione che ne modifica la percezione. Di fatto, l’occhio dello spettatore
stabilisce tra i due lavori un legame più stretto, in virtù del vissuto dei loro artefici: ecco allora
che questa condivisa riflessione sulla superficie delle cose e dell’arte – che costituisce il nucleo
d’indagine dei due artisti - accentua il suo valore dialettico, esalta la categoria del confronto, ed
evidenzia analogie inaspettate tra due lavori formalmente diversi.
E’ indubbio che entrambi lavorino sulla superficie, come si è detto, ed è sempre una superficie
messa in luce dalla presenza di una profondità reale, ma, come scrive Marco Meneguzzo nel
testo che accompagna la mostra ... l’”oggetto” di Fiorelli si individua subito, quello di Radi mai.
Da una parte, cioè, esso si manifesta, esce allo scoperto, viene configurato - anzi, si configura
quasi da sé - in un modo che sfugge persino al controllo iniziale del rettangolo convenzionale
della tela o della tavola, per occupare lo spazio; dall’altro si intuisce al di sotto di una pelle,
come qualcosa che si va formando ma della cui forma non siamo ancora sicuri, e che preme su
quella membrana superficiale pur sapendo che non riuscirà mai a sfondarla...”
Sabato 9 Marzo 2013 (alle 19.00) Emanuela Fiorelli presenterà in galleria la performance
Intensioni Reciproche con Katia di Rienzo (danzatrice e coreografa) e Massimo Cappellani
(fotografo). Il progetto nasce dalla volontà di indagare e amplificare il tema della tensione in una
partitura linguistica a più registri semiotici. Installazione, fotografia e danza ricreano lo spazio
attraverso un’architettura di immagini e fibre elastiche lacerate dal corpo, simbolo di un’azione
individuale, collettiva, estetica.
In occasione della performance verrà presentato il catalogo della mostra, con testo di Marco
Meneguzzo.
Inaugurazione: martedì12 febbraio, dalle 18.30
Fabbri.Ca Contemporary Art
via Stoppani, 15/C, Milano
Orari: tutti i giorni 15.30 – 19.30; mattina su appuntamento, domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero