Routes Agency. Cura of contemporary arts
Rilascio di un documento di viaggio. La performance invita a una riflessione sulle migrazioni come spostamento naturale, attraverso l'acqua che divide il mondo in quelli che comunemente chiamiamo continenti.
P er chi crede nella Dichiarazione dei Diritti Umani e ritiene lo spostamento umano un diritto di tutti; per migranti, emigrati
ed immigrati che nel loro viaggio hanno scoperto che l’identità non è scritta su un documento legato ad una nazione e ai suoi
confini; per coloro che si sentono appartenenti a più di una nazione; per coloro che si sono appropriati di una lingua che
prima non era loro; per quelli che sono stati considerati sospetti senza ragione; per chi non crede più nella purezza delle razze;
per quelli che non fanno discriminazioni per il luogo in cui si nasce; per chi non ha paura di confrontarsi con la diversità.
Il passa-acque serve come permesso per attraversare le acque del mondo.
La migrazione - frutto della colonizzazione, della decolonizzazione e della crescita economica in alcune zone del mondo
- è un tema imprescindibile nella cultura contemporanea. Siamo tutti turisti o vagabondi: la migrazione è una scelta o
un obbligo per coloro ai quali la terra viene tolta da sotto i piedi. Per parlare di migrazione, bisogna parlare del viaggio.
Quest’ultimo presuppone un punto di partenza e un punto d’arrivo, generalmente su terra. La Storia, infatti, racconta
partenze e arrivi nei porti. In quest’occasione consideriamo esclusivamente il tragitto che ha lasciato poca traccia nella
Storia, lo spazio in mezzo: l’acqua.
L’iniziativa prende spunto dall’articolo 13 della Dichiarazione dei Diritti Umani del 1948, che dichiara lo spostamento
un diritto umano. Questo passa-acque invita ad una riflessione sulle migrazioni come spostamento naturale, attraverso
l’acqua che divide il mondo in quelli che comunemente chiamiamo continenti.
Il passa-acque richiama formalmente un documento d‘identità, discostandosi però dal concetto di appartenenza
nazionale che presuppone l’esistenza dei confini politici e geografici.
Per il rilascio di questo documento, i visitatori sono invitati a seguire un percorso in base alla propria nazionalità,
pratica in uso presso gli sportelli d’immigrazione degli aeroporti. In quest’occassione si propone un rovesciamento della
consueta modalità di attraversamento: un percorso lungo e stretto per i cittadini dell’Unione Europea ed invece un
percorso corto e dritto per “il resto del mondo”. Avviene quindi uno spostamento del punto di vista. Il visitatore
Europeo si vede costretto per una volta a percorrere la via più “scomoda”, mentre l’immigrato è autorizzato a percorrere
la “corsia preferenziale”.
Il passa-acque è l’unico documento che viene rilasciato a tutti i cittadini del mondo, senza nessuna distinzione di
nazionalità, genere, religione o “razza”.
È possibile partecipare alla performance dal 15 febbraio al 2 marzo 2013
secondo il seguente calendario:
Venerdì 15 febbraio - ore 16.00 - 19.00
Sabato 16 febbraio - ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.00
Domenica 17 febbraio - ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.00
Venerdì 22 febbraio - ore 13.00 - 17.00
Sabato 23 febbraio - ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.00
Domenica 24 febbraio - ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.00
Venerdì 1 marzo - ore 13.00 - 17.00
Sabato 2 marzo - ore 10.00 - 13.00 / 14.30 - 18.00
Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini
piazza Guglielmo Marconi, 14, Roma
Orari: lunedì-sabato 9.00-18.00, domenica 9.00-13.30
Biglietto: Intero 6.00 €, ridotto 3.00 €