Teatro Arte e Spettacolo Scarl
A 3: A come America. Mostra fotografica nell'ambito della rassegna Arti Visive, Rese Visibili, giunta alla XI edizione, per il progetto Arte per la Ricerca.
Il percorso inizia dalle sacre lastre della Route 66 nell'Illinois per poi attraversare lungo il percorso della mother route: Missouri per ascoltare il Blues di Nat King Cole ed Eartha Kitt e rileggere le fantasie di Mark Twain; 24 Km di un Kansas minerario per passare all'Oklaoma terra agricola e di miseria stupendamente descritta da Steinbeck; attraversare il nord del Texas per la gialla Amarillo; scendere nell'assolato New Mexico raggiungendo l'indiana Santa Fe e Taos Pueblo, uno dei più antichi insediamenti di nativi; giungere così alla splendida e pazza Arizona Terra dei saguaros per poi aprirsi la California attraverso il Mojave Desert e fermarsi per una birra al Bagdad Cafè, luogo dell'omonimo film. Poco oltre verso Barstow la 66 si interrompe contro la "Marine Corps Logistics Base". Sentendomi tradito ho eluso i pochi Km che mi separavano da L.A. e Santa Monica e da Barstow, sempre attraverso il deserto, ho direzionato l'avantreno verso il Nevada per raggiungere due dei posti più belli del mondo. Primo, Bryce Canyon Utah, un meraviglioso insieme di pinnacoli e valli per poi dirigersi, con un insieme di strade (da altri) definite giustamente fra le più belle degli U.S.A. 12-24-95, tangendo a sudest il San Rafael Desert, per raggiunge Ombre rosse pardon la Monument Valley, Utah/Arizona, ogni commento sul luogo è superfluo.
Un veloce taglio dell'Arizona, direzione sud fino a Tucson (per salutare un'amica) incrociando, per un bacino, la 66 a Flagstaff, un attraversamento veloce veloce della parte meridionale del New Mexico ed ecco il sud dell'immenso Texas; tangendo la mitica El Paso ci tuffiamo nelle 600 miglia che ci separano da SanAntonio a 128 Kmh pardon 80 Mlh e siamo a Fort Alamo. Ora a nord, Austin la capitale, Fort Worth (gemellata con Reggio Emilia), Dallas interessantissimo il museo Kennedy ed inoltre è il 4 luglio. Mare e fiume, siamo in Louisiana, New Orleans. Jazz, quartiere francese e Jazz, è la città di Satchmo e così sulle note di "what a wonderful world" fra piantagioni di cotone ci addentriamo in Mississippi, Vicksburg, l'assedio il fiume, i cannoni, le tombe. Ci aspetta il Tennessee, Jack Daniels, Memphis (Elvis Presley, Sun Studio, Million Dollar Quartet ma sopratutto Martin Luther King); a Nashville la capitale del country e dei boots, la notte è stupenda. Una corse involontaria in Arkansas, solo per fotografare un ponte rotto. Georgia Atlanta, la casa di Margaret Mitchell, la centrale della CNN e nient'altro. Si riattraversa parte del Tennessee, Chattanooga per raggiungere il Kentucky, bourbon, Louisville dedicata a Luigi XIV di Francia, Louisville=Mohamed Ali; al di la del fiume siamo in Indiana, la casa natale di Lincoln, Indianapolis, una corsa sulla pista infernale è d'obbligo. Subito sopra c'e lIllinois dove ci attende una splendida Chicago, il lago Michigan, ma è tutto un po' triste, li c'è l'aeroporto O'Hare, il Jumbo e subito dietro l'Italia.
Artisti per l'Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Onlus.
Inaugurazione 16 febbraio ore 17
Sala Celeste
via Castiglione, 41 - Bologna
Apertura da lunedì a venerdì dalle 18,00 alle 19,00 Chiuso sabato e festivi