Fotografo ticinese dell'Ottocento. Alla sua attivita' di ritrattista che lo vide immortalare la societa' ticinese ottocentesca si affiancano i paesaggi e gli scatti dedicati a opere pubbliche realizzate in quel periodo.
A cura di Marco Franciolli e Gianmarco Talamona
Nata dalla collaborazione tra il Museo Cantonale d'Arte e l'Archivio di Stato del Cantone
Ticino, l'esposizione propone una rivisitazione dell'opera di Angelo Monotti (Cavigliano,
1835-1915), pioniere della fotografia nel Ticino, attraverso sessantacinque stampe originali
e ventiquattro ristampe eseguite a partire dalle lastre originali. Nella mostra sono stati
integrati anche sei scatti di Valentino Monotti, figlio di Angelo e pure fotografo a cavallo tra
il XIX ed il XX secolo.
L'esposizione prende le mosse dall'archivio di Angelo e Valentino Monotti, pervenuto sino a noi -
fatto eccezionale per un archivio fotografico ottocentesco - grazie alla sensibilità dei discendenti
dei Monotti. Depositato dal 2008 presso l'Archivio di Stato, dove è stato risanato e catalogato con il
sostegno di Memoriav. Esso è composto di quasi 2500 documenti fotografici, di cui oltre 600
attribuiti ad Angelo (222 negativi su vetro e 387 stampe) e circa 1800 al figlio Valentino.
La mostra permette di ripercorrere l'intera attività fotografica di Angelo Monotti. Egli si avvicina alla
fotografia a Livorno, città nella quale emigra come ebanista nel 1853. Dopo aver lavorato nello
studio di Giuseppe Marzocchini, nel 1860 apre il proprio atelier, dedicandosi prevalentemente alla
ritrattistica commerciale, di cui la mostra rende conto nella sua parte introduttiva, e facendo suoi i
canoni estetici della fotografia dell'epoca. Accompagnato da questo bagaglio tecnico e artistico, sul
finire degli anni Sessanta del XIX secolo ritorna a Cavigliano, dove nel 1874 apre uno studio,
conosciuto come la "Galleria" e dove opera sino alla sua scomparsa.
La produzione "ticinese" di Angelo Monotti si struttura attorno a tre assi principali, che si riflettono
anche nella struttura espositiva: i ritratti, le vedute di paesaggio e gli scatti dedicati alle opere
pubbliche realizzate nel Ticino sul finire dell'Ottocento, in particolare alla costruzione della strada
delle Centovalli. Proprio queste tre linee direttrici ci consentono di apprezzare sia le specificità
della produzione di Monotti sia gli elementi che al contrario lo accomunano ai suoi colleghi
contemporanei, inducendo diverse considerazioni sulla vita e sul ruolo del fotografo nella fase
"pionieristica" della fotografia.2
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Immagine: Angelo Monotti, Tre donne, 1860-1869, Stampa ai sali d’argento
Inaugurazione: venerdì 22 febbraio 2013, ore 18.00
Museo Cantonale d’Arte
via Canova, 10, Lugano
Orari: martedì 14–17, da mercoledì a domenica 10–17, lunedì chiuso
Ingresso libero