Kawanabe Kyosai
Kano Hogai
Hashimoto Gaho
Shimomura Kanzan
Kawai Gyokudo
Mori Kansai
Kishi Chikudo
Kōno Bairei
Tomioka Tessai
Yokoyama Taikan
Hishida Shunso
Yamamoto Shunkyo
Hirafuku Hyakusui
Takeuchi Seiho
Kaburaki Kiyokata
Fukuda Heihachiro
Kosugi Hoan
Hashimoto Kansetsu
Ogawa Usen
Matsuoka Eikyu
Maeda Seison
Uemura Shoen
Yasuda Yukihiko
Kobayashi Kokei
Imamura Shiko
Hayami Gyoshu
Murakami Kagaku
Tsuchida Bakusen
Tomita Keisen
Masaaki Ozaka
Ryuichi Matsubara
Stefania Frezzotti
La mostra comprende complessivamente 111 dipinti e 59 opere d'arte decorativa provenienti dai piu' importanti musei e collezioni private giapponesi. In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell'Istituto Giapponese di Cultura di Roma. Per esigenze conservative, dovute alla particolare delicatezza dei materiali, la mostra e' distinta in due diverse fasi espositive: dal 25 febbraio al 1 aprile e dal 4 aprile al 5 maggio.
a cura di Masaaki Ozaki, Ryuichi Matsubara, Stefania Frezzotti
In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell’Istituto Giapponese di Cultura in
Roma, The Japan Foundation, Galleria nazionale d’arte moderna, The National Museum of Modern
Art di Kyoto, in collaborazione con The National Museum of Modern Art di Tokyo e con l’Ambasciata
del Giappone in Italia organizzano, per la prima volta in Italia, un’ampia mostra dedicata all’arte
giapponese del Novecento, un periodo ancora poco esplorato di intense trasformazioni che va dalla
restaurazione dell’Imperatore Meiji nel 1868 alla fine della seconda guerra mondiale.
In quest’arco di tempo, dopo oltre due secoli di feudalesimo e di quasi completo isolamento, il
Giappone si confronta con un rapido processo di modernizzazione tecnica, economica, sociale,
secondo modelli occidentali, mentre i primi influssi diretti dell’arte europea penetrano in schemi
secolari consolidati. A questo profondo rinnovamento, repentino e radicale, si contrappone già
negli ultimi decenni del XIX secolo un movimento di rinascita dell’arte tradizionale, di consapevole
ritorno ad una visione estetica in cui si riconosce l’identità, l’antica civiltà del popolo giapponese.
Alla pittura nihonga (la pittura in “stile giapponese”, in opposizione alla pittura yōga in “stile
occidentale”) e alle arti applicate è dedicata la mostra della Galleria nazionale d’arte moderna,
nelle cui sale è presentata una selezione di alto livello qualitativo di opere che reinterpretano
lo spirito della tradizione: dai kakemono, i tipici dipinti su rotoli verticali di carta o di seta, ai
magnifici paraventi che decoravano gli interni delle case giapponesi; e inoltre lacche, ceramiche,
tessuti, kimono, vasi, intagli in legno, capolavori di una lunga e raffinata tradizione artigianale
che tanto aveva influito sulla moda europea del giapponismo. Altrettanto tipici i soggetti
affrontati: raffigurazioni di animali e immagini femminili, fiori, rami d’albero, paesaggi, evocazioni
dei cambiamenti anche minimi della natura e del trascorrere delle stagioni, espressione di un
sentimento di consonanza poetica.
Tra gli artisti del periodo Meiji (1868-1912), agli albori della rivoluzione del nihonga, sono presenti
Kawanabe Kyōsai, Kanō Hōgai, Hashimoto Gahō, Shimomura Kanzan, Kawai Gyokudō, Mori Kansai,
Kishi Chikudō, Kōno Bairei, Tomioka Tessai. Il periodo Taishō (1912-1926), il momento della piena
fioritura artistica, è rappresentato da Yokoyama Taikan, Hishida Shunsō, Yamamoto Shunkyo,
Hirafuku Hyakusui, Takeuchi Seihō, Kaburaki Kiyokata, Fukuda Heihachirō, Kosugi Hōan, Hashimoto
Kansetsu, Ogawa Usen. La maturazione del nihonga moderno, fra Taishō e Shōwa (1926-1989),
comprende opere di Matsuoka Eikyū, Maeda Seison, Uemura Shōen, Yasuda Yukihiko, Kobayashi
Kokei, Imamura Shikō, Hayami Gyoshū, Murakami Kagaku, Tsuchida Bakusen, Tomita Keisen.
Il 26 febbraio si terrà un simposio internazionale presso l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma,
via Gramsci 74, in cui verrà affrontato il tema delle reciproche influenze tra arte orientale e arte
occidentale.
Per esigenze conservative, dovute alla particolare delicatezza dei materiali, la mostra è distinta in
due diverse fasi espositive, con sostituzione quasi totale dei dipinti e parziale delle opere d’arte
applicata, secondo il seguente calendario:
I mostra 26 febbraio - 1 aprile
II mostra 4 aprile - 5 maggio
Curatori:
Masaaki Ozaki (direttore Museo Nazionale d’Arte Moderna di Kyoto)
Ryuichi Matsubara (curatore Museo Nazionale d’Arte Moderna di Kyoto)
Commissario della mostra:
Stefania Frezzotti (curatore Galleria nazionale d’Arte Moderna)
Ufficio stampa GNAM:
Maria Mercede Ligozzi. tel.+39 06 32298212, mariamercede.ligozzi@beniculturali.it
Giuseppina Vara, Cecilia Matteucci, tel.+39 06 32298328, s-gnam.uffstampa@beniculturali.it
Electa per la GNAM - Gabriella Gatto, tel. +39 06 47497462, press.electamusei@mondadori.it
Conferenza stampa 25 febbraio, ore 12 nella Sala del Mito
Inaugurazione 25 febbraio 2013 ore 18
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 73
Orari di apertura: martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30 (la biglietteria chiude alle 18.45). Chiusura il lunedì
Biglietti ingresso Museo e mostra: intero: euro 12, ridotto: euro 9,50 (cittadini dell’unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni; docenti delle scuole statali dell’Unione Europea) ridotto speciale solo mostre: euro 7,00 (minori di 18 e maggiori di 65 anni) gratuito museo: minori di 18 e maggiori di 65 anni