Monocromie. Cubi e parallelepipedi si fanno presenza estetica
Monocromie. Attraverso una sintassi minimale, Patrini muta un'emanazione del tempo passato in espressione contemporanea, plasmando silenti forme primarie. Cubi e parallelepipedi si fanno presenza estetica, manifestazione tangibile di un lavoro meditato. Quelle di Patrini sono opere da 'accarezzare'. Solo toccando la superficie levigata e perfetta di questi spigolosi volumi, emerge nel fruitore lo stupore e la consapevolezza della materia che li compone: la scagliola. Una tecnica antica, che sembra appartenere ad un passato polveroso e remoto, a cui l'artista ha dato nuova vita. Agendo per sottrazione, dalla natura puramente decorativa dello stucco marmo, Patrini giunge a un'espressione fisica e tangibile del fluire del suo pensiero, che si fa monocromo. Inaugurazione 23 febbraio ore 18.