Il miramondo. Sessanta anni di fotografia. Centosettanta immagini in bianco e nero e a colori propongono un gioco di accostamenti ideati dallo stesso Maraini, situazioni umane e ambientali in latitudini e longitudini assai diverse.
"Il viaggiatore, se ha cuore e pensiero, è sempre un pellegrino. Un pellegrino di bellezza! Dalla Sicilia al Karakorum, dalla Cina alla Toscana, da New York a Gerusalemme ed al Giappone, si delizia d'essenze."
Celebre orientalista e antropologo, grande viaggiatore, scrittore, alpinista, fotografo, Fosco Maraini, nato a Firenze nel 1912, scoprì il fascino della fotografia giovanissimo esponendo a soli 18 anni alla Mostra Nazionale di Fotografia Futurista di Roma.
Il viaggio fu la sua condizione di vita e la fotografia una "scrittura con la luce" sui luoghi lontani che visitò; in particolare il Giappone dove visse a lungo, ma anche Tibet, Pakistan, Nepal, India, Israele,Turchia, Thailandia, Cambogia, Cina e Corea.
La mostra – nata a Firenze per iniziativa del Gabinetto Vieusseux, curata da Fosco Maraini stesso con la collaborazione di Cosimo Chiarelli e il coordinamento di Maurizio bossi, prodotta e organizzata da eventi Polistampa, e promossa a Genova dalla Fondazione Lanfranco Colombo - offre una visione inedita sul mondo, sulla natura e sull'universo umano al quale Maraini guarda con profonda curiosità e partecipazione; le immagini, di eccezionale potenza evocativa, sono sovente accompagnate da un titolo e da commenti che ne amplificano il significato.
Le centosettanta immagini in bianco e nero e a colori provenienti dal Gabinetto Vieusseux di Firenze – che conserva la biblioteca Orientale di Maraini, il suo Archivio Fotografico e il suo archivio personale - propongono un gioco di accostamenti, ideati dallo stesso Maraini, di situazioni umane e ambientali in latitudini e longitudini assai diverse. Ne deriva un'originalissima visione dell'uomo e della natura, tale da indurre scoperte e sorprendenti riflessioni sulla "famiglia umana", sulla sua fondamentale unità, sul nostro pianeta, sull'universo.
La selezione percorre alcuni "universi tematici":
Paradossi, Sorprese, Allegrie
"Ogni giorno, voltando l'angolo, quella insuperabile regista ch'è la vita, ti prepara delle sorprese: talvolta dei paradossi che fanno riflettere, altre volte allegrie che invitano alla danza".(F.M.)
Luoghi, Climi, Orizzonti
"Il viaggiatore, se ha cuore e pensiero, è sempre un pellegrino. Un pellegrino di bellezza! Dalla Sicilia al Karakorum, dalla Cina alla Toscana, da New York a Gerusalemme ed al Giappone, si delizia d'essenze". (F.M.)
Volti, Gesti, Profili
"Uno dei grandi misteri della natura e dell'evoluzione è questo: che l'essere umano costituisca una sola specie. Senza limiti è la varietà dei volti, dei gesti, dei costumi, degli usi sociali, eppure tra nessuna delle tante apparenze v'è abisso. L'umanità è un fiume gigantesco le cui sponde sconfinano nell'infinito". (F.M.)
Strade, Incontri, Occasioni
"Sì, vai, parti, tu che sei giovane - mettiti in cammino! Le strade, i sentieri, le piazze, le ferrovie del mondo, i suoi invisibili tratturi del cielo, sono lì dinanzi a te. Avrai incontri inaspettati, occasioni impreviste. Il lavoro umano, momenti di fatica o di dolore, oppure il riposo e piacere, saranno per te uno sconfinato teatro". (F.M.)
Fedi, Riti, Speranze
"Caratteristica di tutti gli esseri umani, ad ogni latitudine e longitudine della Terra, è qualche forma di vita religiosa. Delle fedi si può appena tentare un censimento, ed esse si manifestano nei modi più diversi, spesso all'aperto, al cospetto della natura, altre volte nello spazio sacro di chiese, templi, moschee o sinagoghe... Costante è la venerazione del grande mistero che tutti ci avvolge e sovrasta". (F.M.)
L'ultima parte della mostra comprende una sezione specifica, Firenze-Kyoto, città Parallele, stimolante percorso iconografico tra due città-simbolo, della cultura occidentale e di quella orientale, di grande efficacia nell'introdurre alle differenze e similitudini fra le due civiltà.
Stefania Maggiolini
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Inaugurazione venerdì 22 febbraio 2013, ore 17.30
Palazzo Ducale
piazza Matteotti, 9, Genova
orario: da martedì a venerdì 15/19, sabato e domenica 10/13 e 15/19, chiuso lunedì
ingresso libero