Tre mesi di appuntamenti con la Cagliari di ieri, oggi e domani. Il programma prevede mostre, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche all'aperto, convegni, incontri, performance, archivi sonori e video, concerti nelle case, interventi di arte pubblica, trasmissioni radio e itinerari tematici.
Mostre / Spettacoli Teatrali / Proiezioni Cinematografiche all’aperto / Convegni / Incontri / Performance / Archivi sonori e video / Concerti nelle case / Interventi di Arte Pubblica / Trasmissioni Radio / Itinerari Tematici
La scelta del titolo suggerisce un percorso dinamico, un viaggio che coinvolgerà la cittadinanza in una scoperta/riscoperta/ricostruzione collettiva della memoria di Cagliari. Gli eventi sono stati programmati in una dialettica tra il passato, il presente e il futuro e all’incrocio tra la Storia piovuta dall’alto e le storie private, radicate sulle strade del tessuto urbano e custodite nei ricordi mutevoli dei cittadini.
Dal 16 febbraio fino al 13 maggio, il programma prevede tre mesi di appuntamenti variegati organizzati dall’Archivio Comunale e dai Musei Civici in collaborazione con istituzioni, artisti, associazioni e compagnie teatrali della città. Mostre, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche all’aperto, convegni, incontri, performance, archivi sonori e video, concerti nelle case, interventi di arte pubblica, trasmissioni radio e itinerari tematici.
Il cuore dell’iniziativa si snoda intorno alla grande mostra partecipata organizzata dall’Archivio Comunale negli spazi del SEARCH - Sottopiano del Palazzo Civico – dal titolo Memorie dal sottosuolo. Quando la Storia e le storie si incontrano.
Una mostra che inaugurerà il 26 febbraio, nella quale tutti i cagliaritani sono stati chiamati a dare il proprio apporto rovistando nei cassetti e nelle vecchie scatole di latta per recuperare fotografie, lettere, diari e ricordi di quel terribile 1943, e del periodo della II Guerra Mondiale in generale, che ha cambiato per sempre la vita di molti cagliaritani.
La mostra del SEARCH si evolverà nel tempo strutturandosi in tre momenti (I atto: l’attesa e lo scoppio, II atto: l’esodo, III atto: il ritorno): i materiali verranno allestiti in modo scenografico con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico.
La mostra si estende anche al di fuori dello spazio espositivo per rafforzare la sua identità dinamica e in evoluzione: entra nelle abitazioni private e nelle strade attraverso diverse attività collegate previste durante i tre mesi. Tra queste, spiccano gli eventi previsti per il 28 febbraio, data in cui il viaggio al termine della notte diventa una reale esperienza in cui i cittadini sono invitati a percorrere un itinerario tra le piazze del centro storico, costellate di proiezioni di corti inediti realizzati ad hoc dai più noti registi isolani: Peter Marcias, Gianfranco Cabiddu, Giovanni Columbu, Enrico Pau insieme ad Andrea Lotta.
L’itinerario parte dalla Cittadella dei Musei, dove l’associazione Progetto Contemporaneo propone la mostra di giovani artisti “Geografie della Memoria”, e si snoda lungo le strade di Castello e Marina fino ad arrivare al Palazzo del Municipio, scelto simbolicamente per l’ultima proiezione.
Le tappe verranno scandite da una serie di azioni metaforiche, a cura dell’artista e performer Maurizio Saiu con la collaborazione di varie associazioni locali, che creeranno un filo conduttore tra un racconto e l’altro riportandoci alla contemporaneità.
Prima e dopo le attività citate, sono numerosi gli appuntamenti previsti.
Incontri e convegni con la presenza di testimoni diretti del 1943 come quello organizzato per il 16 febbraio dalla Società Sant’Anna Onlus e l’associazione Sardegna Sotterranea o quelli promossi nella giornata del 17 febbraio dal Teatro Stabile di Sardegna, da Cada Die Teatro in collaborazione con RAI Sardegna del Teatro Massimo.
Spettacoli teatrali come quello della compagnia Cada Die Teatro“Cagliari 1943 – La Guerra dentro Casa”, prodotto con gli allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria.
L’approdo di questo lungo e variegato percorso volto al coinvolgimento attivo della cittadinanza è segnato dalla manifestazione Cagliari Monumenti Aperti, che per la sua XVII Edizione dedica i suoi “sentieri (in)interrotti” alla ricostruzione delle tracce storiche legate alle drammatiche giornate dei bombardamenti del 1943.
Quest’anno l’appuntamento annuale con Cagliari Monumenti Aperti sarà arricchito dalla contaminazione tra spazi pubblici e domestici, video installazioni e archivi sonori, tra memorie intime e racconti ufficiali in una dialettica tra passato, presente e futuro. Tra le iniziative speciali di Cagliari Monumenti Aperti, “La Radio dallo Spazio. Archivio sonoro 1943-2013”, progetto di arte pubblica a cura dell’associazione TRW, che confluirà in un itinerario sonoro nel tessuto urbano: in precisi punti della città, componendo dei numeri telefonici indicati, sarà possibile ascoltare le testimonianze registrate dall’artista Valeria Muledda. Per questo progetto, è già in corso la ricerca dei cittadini che vorranno portare la loro memoria in collaborazione con la raccolta promossa dal SEARCH per la grande mostra partecipata.
E per sottolineare il termine della notte, le case di alcuni abitanti della città risuoneranno con gli Esu’s House concerts, concerti musicali realizzati nelle abitazioni private lungo gli itinerari (in)interrotti.
“Gli eventi previsti entro la cornice offerta dalla ricorrenza del settantesimo anniversario dei bombardamenti – sottolinea l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni – nascono dall’intenzione ferma dell’Amministrazione di promuovere il valore del concetto di cittadinanza culturale coinvolta attivamente in percorsi di crescita e di (ri)appropriazione della memoria della città e del patrimonio materiale e immateriale stratificato nel tessuto urbano. Tutta la manifestazione costituisce un ulteriore passo nell’attuazione della seconda azione del programma Mondi Possibili – reinventing the city, il cui obiettivo vede il SEARCH come vetrina della storia della Città: quella di ieri ma anche quella contemporanea, ovvero la storia che viene costruita ogni giorno dalla vita di tutti i suoi cittadini e delle sue istituzioni. Il luogo fisico e simbolico dove far rivivere una memoria capace di essere reinterpretata e radicata nel presente anche attraverso l’interazione con i linguaggi artistici e performativi contemporanei e l’estensione delle attività nel tessuto urbano.”.
Musei Civici
Giardini Pubblici
Largo Giuseppe Dessì
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Piccolo Caos – Melodramma in tre atti
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