Silent Body. Un invito all'unita' tra uomo e donna come unica via di conciliazione. La fotografa denuncia con i suoi ritratti la violenza fisica e psicologica che sulle donne pesa come colpa e come minaccia.
Testo di presentazione di Daniela Rosa
Il Cecilia centro per la creatività di Tito presenta Silent Body, personale di Antonia Tricarico.
Autrice di importanti esposizioni in Italia e all’estero, foto archivista per Lucian Perkins e collaboratrice per numerose case discografiche americane, Antonia Tricarico denuncia con i suoi “ritratti” la violenza fisica, verbale e psicologica che sulle donne pesa come colpa e come minaccia. Le maschere sui loro volti diventano il simbolo della vergogna di chi è costretto a portarle, della vigliaccheria di chi le impone per non rivedere se stesso e soprattutto dell’ipocrisia di quanti le fabbricano, generando vittime e carnefici.
Come lei stessa dice Silent Body è un appello rivolto alle donne non ad emanciparsi, bensì a liberarsi da una colpa che negli estremismi politici e religiosi, nella famiglia e nello stesso dualismo cattolico, Madonna/Prostituta, perpetua una rigidità che separa e disperde. Un invito all’unità tra uomo e donna come unica via di conciliazione, un rinnovato sentire dinanzi al quale crollino i tribunali pubblici. Animata da passione documentaristica che la vede in giro per il mondo, Antonia è testimone di impegno sociale e voce importante della fotografia di reportage. In un momento di così grandi stravolgimenti storici, culturali e politici, il suo lavoro ci esorta a non smettere di porci domande sul ruolo delle donne nella famiglia, nel mondo del lavoro, della politica, della cultura e dell’istituzione ecclesiastica. L’augurio potremmo dire di un post femminismo, una rivoluzione del pensiero fondata su una corretta informazione e sull’educazione al senso civico e alla sessualità.
Lo sguardo di Antonia Tricarico getta luce sul processo di demonizzazione della donna nel corso dei secoli, come sui ruoli, gli schemi, gli stereotipi in cui ancora oggi appare costretta ed esprime un’ansia di liberazione. La stessa che sprigiona oggi da una danza simbolica in cui si uniscono le donne di tutto il mondo, immagine eloquente che contrasta con quelle di caste ed eserciti. E l’immagine fa riflettere e talvolta ispira e anticipa le conquiste del progresso. In tal senso le parole di Henri Cartier Bresson risuonano quanto mai significative: “la fotografia mostra e non dimostra”. Gli scatti di Antonia Tricarico chiamano a riflettere sul valore dell’arte, che prima ancora di essere forma e tecnica, è libera espressione del pensiero. In un Sud Italia, dove la disoccupazione femminile è più che altrove una piaga sociale, Cecilia sceglie di ospitare il lavoro di un’artista che con la forza della sua fotografia spinge nella direzione di un profondo rinnovamento.
Antonia Tricarico e’ una fotografa che ha vissuto negli Stati Uniti per dieci anni lavorando come foto archivista per Lucian Perkins (fotografo del Washington Post e vincitore del premio Pulitzer) e collaborando con case discografiche indipendenti americane quali Tolotta Records, Kill Rock Stars, Dischord Records. Le sue foto fanno parte della collezione permanente dello Smithsonian Institution’s National Museum of American History in Washington,DC. Pubblicazioni variano da Oregonian a Kerrang, riviste di musica americane e le sue foto sono state esposte negli Stati Uniti, Europa, Giappone e India.
www.antoniatricarico.com
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Orizzonti diversi. Fotografi a confronto. Anna Russelli
Dal reportage alla fotografia più propriamente artistica, - Orizzonti diversi. Fotografi a confronto - è un viaggio nella meravigliosa ambiguità dell'arte fotografica; tra i diversi linguaggi di chi, attraverso l'obiettivo, ci racconta una visione, un percorso, una storia. L'iniziativa, che durerà da marzo a giugno, si svilupperà secondo una formula innovativa: inaugurazione e incontro con l'artista presso Cibò enogastronomia, cui seguirà l'apertura della mostra presso il Cecilia Centro per la creatività di Tito, che ospiterà anche micro-eventi durante tutto il periodo dell'esposizione. Primo appuntamento, martedì 5 marzo con Anna Russelli, alle 19.00 presso Cibò Enogastronomia; l'apertura della mostra avverrà venerdì 8 marzo dalle ore 18.00 presso il Cecilia Centro per la Creatività, in occasione della giornata che il Centro dedicherà alla creatività femminile. Seguici sul gruppo Facebook dedicato alla rassegna: Orizzonti diversi. Fotografi a confronto e sul sito http://fiorellafiore.jimdo.com
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inaugurazione venerdì 8 Marzo 2013 ore 18.30
Cecilia - Centro per le Creativita'
Strada Statale 95 (Contrada da Santa Venere) - Tito (PZ)
Lunedì (h 11-13), durante gli eventi in programma al Cecilia o su appuntamento (tel: 389 8185034/ 0971 798342)