Demolizioni Controllate. Le sculture di Mazzanti sono dispositivi progettuali, ci spingono a prevedere l'azione della demolizione controllata su interi edifici, in particolare quei palazzi che ovunque riconosciamo come anonimi contenitori.
In queste sculture di Michele Mazzanti c’é un pensiero d’architettura, si presenta nell’immediata ruvidezza del mattone forato, nella disposizione degli elementi si individua la struttura e la fisicitá dello spazio. Il luogo è però il risultato di una demolizione, un’azione che mette in crisi la struttura senza distruggerla. Gli scavi, i tagli, gli attraversamenti, i pieni e i vuoti contraddicono l’origine funzionale della disposizione dei mattoni; sono scavati in modo da estroflettersi così che che la luce entri negli alveoli modulari per creare nuove tensioni, in un rinnovato pensiero di spazialità. Le sculture mantengono la memoria della struttura, ma aperta a nuove possibiltá a nuove esperienze di luce. In questo senso le opere di Mazzanti sono di¬spositivi progettuali, ci spingono a prevedere l’azione della demolizione controllata su interi edifici, in particolare quei palazzi che ovunque riconosciamo come anonimi contenitori, reinventati a un nuovo rapporto tra uomo e luogo, tra memoria e esistenza.
Diego Bianchi
Michele Mazzanti nasce a Milano il 17 novembre 1974. Nel 2000 si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2002 partecipa ad un con¬corso promosso dalla televisione giapponese, curato da Kuma e Takeshi Kitano, nel quale riceve il primo premio. Dal 2002 al 2010 prende parte a numerose collettive e workshop tra Milano, Belgrado e Venezia, fra cui la prima e l’ultima edizione di Real Presence, e un evento parallelo della biennale d’arte. Dal 2005 collabora con la Galleria Nowhere-Gallery di Milano dove ha realizzato 3 mostre personali intitolate rispettivamente Memoria, Cartoline di viaggio e Demolizioni controllate. Nel 2008 realizza, in collaborazione con Andrea Carrara, Lhc, un’imponente installazione re¬lativa al CERN presso i laboratori di fisica LAPP di Annecy in Francia; installazione riproposta l’anno successivo presso l’osservatorio astrologico di Lione. Nel 2010 realizza un’opera pubblica a San Gervasio Bresciano nell’ambito della manifesta¬zione Meccaniche della meraviglia 7. Realizza nel 2011 le illustrazioni per il libro di Francesco Osti Viale Orobie e nello stesso anno partecipa a 2 collettive: Memory-Identity, presso MK2 Art Space di Pechino, curata da Alessandro Rolandi, e Turno 14/22, presso Cascina Cuccagna, curata da Alterarti. Attualmente vive e lavora a Milano.
Michele Mazzanti
via Procaccini 23, Milano
mamazzanti@hotmail.com
I luoghi dell’esposizione:
IN/LIMBO studio fotografico
via Porta Pile, 27 - 25122 Brescia
È uno spazio diretto da Alberto Petrò, in bilico tra uno studio fotografico e una gal¬leria d’arte. Si occupa professionalmente di fotografia, grafica, consulenza e realiz¬zazione cataloghi, direzione artistica. Passionalmente cura mostre ed eventi.
Studio PEDRALI ROSSINI ARCHITETTI
via F.lli Bandiera, 24 - Brescia
Lo studio di architettura di Paolo Pedrali e Alessandro Rossini, attivo da più di dieci anni, si occupa di progettazione, sia in ambito privato che pubblico, con particolare attenzione alla riqualificazione urbana. Entrambi gli architetti sono docenti universitari e hanno partecipato a concorsi di progettazione nazionali e internazionali, ricevendo più volte premi e menzioni.
motel b
Inizia la sua attività a Brescia nell’aprile duemiladodici come entità collettiva con lo scopo di promuovere l’arte e la cultura contemporanea. Nasce come entità nomade e come spazio gestito da artisti per artisti, in grado di dare una risposta alternativa e costruttiva alla carenza di spazi per la promozione e la produzione dell’arte.
inaugurazione sabato 9 marzo 2013 ore 19
Spazio In/Limbo
via Porta Pile, 27 - Brescia
17:00 - 19:30 / o su appuntamento