Una valanga di vedute fatte di linee oblique verso il collasso, ritratti che urlano il loro segreto e la loro liberta', personaggi di profilo presi da chissa' quale relazione.
Mi chiamo Dino Catalano e sono nato a Sabaudia 63 anni fa , dopo aver frequentato le scuole
medie sono entrato in un laboratorio di arte orafa e li ho avuto la possibilità di apprendere
l'arte della lavorazione dell'oro.
Da circa tre anni sono in pensione forzata poiché mi fa
compagnia il morbo di parkinson, dipingo non per gli altri ma per me, non posso fare a meno
dei colori, senza i quali mi sentirei morire, è facile capirmi guardando le mie opere, la mia storia
mi sembra singolare e mi piacerebbe dire alle persone che sono nelle mie stesse condizioni, e
non, che la vita va vissuta fino in fondo, senza sprecare un attimo, basta avere la coscienza di
vivere senza dare per scontato che tutto ci è dovuto, in questi tre anni ho lavorato cosi tanto
che neanche io riesco a credere di aver prodotto cosi tante opere, e la mia casa, diventata il
mio studio, mi appare come un parco dell’arte perché è un via vai di persone che dicono di
commuoversi fra tutti questi colori.
All'inizio di questa bella avventura non volevo esporre le
mie opere, ma dopo essere stato accusato dai miei amici di egoismo, ho cominciato a esporre i
miei lavori nel giardino della mia casa”.
Così Dino si presentava sul web qualche anno fa. Da allora, la produzione non è cessata, anzi:
l’esplosione di colori si è propagata ancora invadendo completamente la casa-giardino-atelier.
Conoscere Dino e la sua “arte per caso” è emozionante. Una valanga di vedute fatte di linee
oblique verso il collasso, ritratti che urlano il loro segreto e la loro libertà, personaggi di profilo
presi da chissà quale relazione, Penelopi che ricostruiscono incessantemente la loro storia...
E schiene. Dorsali morbide di donna che scendono fino ai glutei, i fianchi arrotondati, le cosce,
le gambe, i piedi. Figure anche radicalmente diverse che, con mollezza e intimità, lasciano
indagare sulla loro femminilità lo sguardo dell’autore, che a volte arriva a sostenerle come
fosse il letto su cui si adagiano, a volte è solo una carezza discreta e distante che riconosce
pensieri e fierezza rivolti altrove.
Proiezioni interiori, che permettono a Dino di superare l’omologazione del corpo che
quotidianamente subiamo - noi, donne - dalla Società e di regalarci una visione libera,
meravigliata, appassionata della nostra differenza e bellezza. “Le donne sono pere. Pere che
volano”.
Nella settimana della Festa della Donna, quest’anno, Odradek La Libreria decide di presentare
una selezione delle opere di Catalano focalizzata sulla sua personalissima interpretazione del
nudo femminile. E di dedicarci, con questa rassegna, la forza espressiva di uno sguardo
maschile fuori dai canoni, che ci aiuti ad interrogarci, ancora una volta, sul nostro ruolo e sulla
nostra identità.
In occasione della mostra, durante il vernissage d’inaugurazione, verrà presentato
un'anticipazione del documentario “Il gesto incerto”, progetto documentaristico di Mario Cirillo
sull'universo Dino Catalano: sulla sua esperienza di vita, la sua produzione, l’urgenza
espressiva.
Vernissage 9 marzo 2013 ore 18:00
Libreria Odradek
via dei Banchi Vecchi, 57, Roma
Orari: Dalle 10 alle 20, dal lunedi al sabato, festivi 10-20
Ingresso libero