Derive 2010 - 2013
Da tre anni Dante Carracini affida a forme restituite dal mare il suo messaggio, le assembla per creare i suoi monumenti minimi: tavole preziose in origine scarti di falegnameria poi montate con una sapienza da carpentiere medievale. A questi oggetti aggiunge una nuova pelle lavorandola con l'intensita' dei pigmenti puri mesticati con uovo o caseina, dando loro una finitura a cera che fa rivivere quei legni disseccati di una nuova vita. La poesia e' scritta graffiandone la superficie delicata per fissare le tracce del passato e progettare le fughe nel futuro. Uno scarabocchiare automatico grazie al quale i segni si rincorrono ingenui e raffinati sui diversi strati di pelle, testimonianza di un dolore addolcito dal fare con amore, con precisione, con totale dedizione. (Ivo Bomba) Inaugurazione 14 marzo ore 18.30.