La gloria dell'invisibile. La mostra presenta alcune tele recenti di Olivieri. Nei dipinti la luce e' uno dei punti fondanti della sua poetica artistica.
Mostra a cura di Andrea Dall'Asta SJ
Catalogo in galleria con testo di Alberto Mugnaini
La mostra dal titolo La gloria dell¹invisibile, presenta alcune tele recenti
del grande artista di origine romana Claudio Olivieri.
La luce è uno dei punti fondanti la sua poetica artistica che, dagli anni
settanta, presenta una coerenza, una continuità e un'essenzialità inconsuete
nell'arte contemporanea. Una luce intensa al centro della tela si fa strada,
emergendo tra due campiture esterne colorate che, quasi la inquadrassero, si
interpongono tra la luce e lo spettatore.
È una luce in costante movimento, vibrazione, come se dall'interno dell¹opera cercasse di affiorare,
diffondersi, irradiarsi. Abbiamo la percezione di assistere a un evento che
si sta dischiudendo ai nostri occhi, in una continua dialettica, in un ritmo
costante di chiusura e apertura, di inspirazione ed espirazione, di un
battere e di un levare. Come in un respiro del cosmo. E l'opera accade,
davanti a noi, grazie a un acceso cromatismo, fatto di velature sottili, di
lievi sfumature, nei toni chiari del giallo, del bianco, dell'azzurro...
La tela non rappresenta ma presenta nel tempo un evento che ci conduce alla
soglia del mistero.
Per Olivieri, la tela è infatti il passaggio dal visibile all'invisibile. Le
forme assumono un carattere incerto, fluttuante, sospeso. Segnano il sorgere
d'un senso, la nascita del racconto del fragile irrompere di una luce
originaria, fatta di modulazioni delicate, sottili. Esaltando il valore
cromatico del colore, l'artista crea un universo spirituale, uno spazio
sospeso, metafisico.
Attraverso tenui modulazioni, talvolta quasi
impercettibili, ci immergiamo in uno spazio di luce. È un¹apparizione, colta
come in attesa di dileguarsi, di svanire, per poi risorgere. E le campiture
esterne si squarciano su questa 'rivelazione'. Diventano porte che si aprono
sull'infinito. Si pongono come veli di meditazione, diaframmi di
contemplazione, tende colorate che lasciano intravedere il divino, per
poterlo proteggere, custodire.
Sono veli che lasciano scorgere una visione,
quasi si trattasse della manifestazione della shekinah, della gloria divina,
di una presenza inaccessibile che può essere solo suggerita, evocata, ma non
posseduta né manipolata. È una luce inafferrabile che dall'al di là di una
realtà senza tempo, accede al nostro mondo per irradiarlo e trasformarlo.
Meditazione e raccoglimento sono le chiavi di lettura per entrare in questo
mondo fatto di silenzi, ricolmi di una pienezza infinita. È la gloria
dell'invisibile.
Andrea Dall'Asta SJ
M.Chiara Cardini
Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3a
20121 Milano
Inaugurazione: mercoledì 20 marzo 2013, ore 18,30
Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3 a/b, Milano
Orari e ingresso 16,00-19,00 dal martedì al sabato, aperto lunedì 22 e lunedì 29 aprile
Ingresso libero