Il Vicolo - Galleria Arte Contemporanea
Paola Campidelli
Graziella Giuncheni
Pierina Martelli
Monica Spada
Wanda Broggi
Lily Salvo
Susanne Wehland
Cecilia Ana Hillar
Micaela Jagulli
Velda Ponti
Raffaella Zavalloni
Marisa Zattini
Augusto Pompili
Paola Babini
Gesine Arps
Una mostra dedicata alla bellezza. Dalla pittura alla scultura, dal disegno alla ceramica e alla musica in una coralita' espressiva che comprende diversificate personalita' artistiche.
«La Bellezza è già una preghiera», diceva Tonino Guerra. Pensare, oggi, alla bellezza dell’Essere e al nostro reale benessere
significa occuparsi delle psicogeografie della mente umana, dello spirito e dell’anima con la volontà di affrancarsi dall’inessenziale
per giungere alla vera felicità. L’arte, in questo, è davvero una “strada maestra”. «Ogni esperienza è magia, spiegabile
solo magicamente. Amore è il fondamento della possibilità della magia», ha scritto Novalis.
«Bellitiam, Bellus, Bellezza...» quel nonsoché, l’arreton che coniuga ordine e armonia, come sottolinea Remo Bodei, filosofo
e docente presso la University of California. «[...] può sembrare futile parlare di bellezza, può sembrare uno spreco utilizzare
risorse per la cultura. La bellezza non è però un lusso; la sua percentuale non solo rende più gradevole l’esistenza dei
cittadini (chi non si sente a disagio e intristito in certe orride periferie?) ma sviluppa la loro facoltà di giudicare, affina i
loro sensi, acuisce la loro mente, spinge alla ricerca di armonie individuali e sociali, promuove la salvaguardia del
paesaggio».
Ordine, misura, armonia, simmetria e proporzione costituivano anticamente l’essenza del canone classico del concetto del
“bello”. Remo Bodei propone una definizione “a grappolo”, del termine Bellezza, per l’opera d’arte. Secondo il filosofo si
tratta infatti della sua “incalcolabilità” «che esige un quoziente di creatività non programmabile in anticipo. [...] La Bellezza
andrebbe considerata un bene comune, ossia qualcosa - come l’aria o l’acqua - che appartiene a tutti, che non è né privato
né pubblico. Non ci accorgiamo più dell’esistenza dell’aria, fino a quando non è scarsa o manca. Come ci sentiremmo se
venisse a mancare la bellezza?».
Ognuno ha il suo modo singolare di vedere il mondo, di dire le cose, di sentire e di esprimere gioia e dolore, di cantare la
“bellezza”. Tante voci significano altrettanti mondi e altrettante ricchezze spirituali ed energetiche. L’arte è fatta di variazioni
e di diversità, un po’ come i dialetti della lingua italiana.
Questa “collettiva” allestita nelle sale de IL VICOLO - Galleria d’Arte Contemporanea e qui, nello showroom IL VICOLO
Interior Design, lo conferma. La proposta artistica di questa primavera 2013 si lega alla tematica della rivista GRAPHIE
(Anno XV, n.61) sul filo rosso della “bellezza”, declinata “ad arte nell’arte”. Dalla pittura alla scultura, dal disegno alla
ceramica e alla musica in una coralità espressiva che comprende diversificate personalità artistiche.
L’esposizione - Ecco allora che la Danza Macabra (2009) di Paola Campidelli (Longiano, 1948) è risolta
e riproposta in tutta la sua potente drammaticità e perturbante bellezza; Graziella Giuncheni (Forlì, 1950)
prosegue e attraversa la fisiognomica del volto con autentica passione e com-passione; Monica Spada (Forlì,
1959), in un onirismo magico e incantato, declina incontaminati paesaggi dell’anima; Pierina Martelli (Riolo
Terme, 1945) offre al nostro sguardo un vero tripudio di Natura naturante, fra frammenti di matericità, per
un naturalismo padano di grande suggestione.
Nell’ambito classico della nuova figurazione spicca il Ritratto
di famiglia (1994) dell’artista milanese Wanda Broggi (1937) definita la Tamara de Lempicka italiana; Lily Salvo (La Plata, Argentina, 1937 - Roma 2010) attraversa le geografie del tempo con una visionarietà enigmatica
densa di bagliori e incantamenti, fra atmosfere rarefatte e impalpabili; Susanne Wehland (Berlino, 1945) si
inserisce in quella corrente pittorica tedesca definita “Art brut” con incisivi cromatismi di derivazione espressionista;
Cecilia Ana Hillar (Santa Fe, Argentina, 1969) si distingue nell’ambito della ceramica contemporanea grazie
a quel raffinato procedere fra ingobbi, gres e terracotte policrome dal sapore primitivo e originario; per rappresentare Micaela Jagulli (Cesena, 1971) abbiamo scelto una partitura dell’opera Strage degli Innocenti -
La Decima Piaga: un graffio al laser, una ustione al carbonio su di una preziosa pelle di cavallino; Velda Ponti (Faenza, 1934) è proposta con opere degli anni ’90, materiche, pastose e gestuali di rara potenza emozionale;
Raffaella Zavalloni (Savignano sul Rubicone, 1956) opera un sincretismo zen con materiale povero come il
cartone ondulato che, per sovrapposizioni, si fa terra lunare; Marisa Zattini (Forlì, 1956) rispolvera per
l’occasione un repertorio a lustro ceramico degli anni ’90 - con forme ideate dall’architetto Augusto Pompili -
ed alcune lettere antiche disegnate a china; Paola Babini (Ravenna, 1962) impasta resine ed elementi floreali
plastici in una ludica riproposizione ready made di stampo neo-dadaista mentre Gesine Arps (Hannover, 1964)
ci esibisce raffinate città metropolitane risolte tutte in metafisica, eclettica gioiosità.
Inaugurazione: Sabato 23 marzo, ore 17.30
Sedi espositive
Il Vicolo Arte Contemporanea - Via Chiaramonti, 6 - Cesena
IL Vicolo Interior Design - Via Carbonari, 16
dal lunedì al sabato - 9.00-12.30 / 15.30-19.30 - Chiuso il giovedì
Per l’apertura di Via Chiaramonti su richiesta all’Interior Design (t 0547 27479 f 0547 27479)
Ingresso libero