Diverse sedi
Roma

Open doors Roma 2013
dal 2/4/2013 al 12/5/2013
WEB
Segnalato da

Nero Magazine




 
calendario eventi  :: 




2/4/2013

Open doors Roma 2013

Diverse sedi, Roma

Ciclo di incontri. Con il contributo di Max Renkel, Elisabetta Benassi, Luca Vitone, Andrea Jemolo e Gianfranco Baruchello, sono stati scelti dei luoghi che descrivono e contengono alcuni degli aspetti salienti della realta' romana.


comunicato stampa

a cura di Nero

Ospiti: Max Renkel, Elisabetta Benassi, Luca Vitone, Andrea Jemolo, Gianfranco Baruchello

Membri ISR 2012/13: Benoît Billotte, Florian Graf, Pascal Janovjak, Anne Rochat, Susann Vécsey & Christoph Schmidt, Marie Velardi (Arti) – Chiara Croci, Clara Fivaz, Yves Fournier, Damaris Gehr, Sabine Gisin, Vladimir Ivanovici, Tano Nunnari, Hitomi Omata-Rappo, Werner Rohner, Delphine Wehrli (Scienze)

L'ISR presenta OPEN DOORS ROMA, un calendario di incontri pensato per i membri del settore arti e del settore scienze dell’ISR, legato all'idea della rappresentazione contemporanea della città di Roma.
Il programma, strutturato intorno ad una serie di visite in diversi luoghi, intende concentrarsi sulle tematiche dell'auto-rappresentazione, ponendo l'attenzione sul modo in cui la città, più o meno consciamente, si racconta.
Il calendario, scandito da cinque incontri, si avvale della partecipazione di alcune figure di rilievo dell'ambiente culturale e artistico romano e dei membri dell’ISR.

OPEN DOORS ROMA approfondisce e interroga la relazione tra il tessuto urbano di Roma e le persone e istituzioni, locali e straniere, che vi operano: sguardo “interno” e sguardo “esterno” si incontrano, evidenziando così la relazione che si instaura tra i due punti di vista quando si parla di rappresentazione.

Grazie al contributo di Max Renkel, Elisabetta Benassi, Luca Vitone, Andrea Jemolo e Gianfranco Baruchello, sono stati scelti dei luoghi che descrivono e contengono alcuni degli aspetti salienti della realtà romana. Le visite saranno un momento di confronto tra i differenti e contraddittori aspetti della rappresentazione di Roma: la costruzione consapevole di un'immagine di sé e l'inconscia e incessante produzione di senso che la città ha generato nel corso del suo sviluppo storico e sociale. Dai nuovi progetti di architettura residenziale delle periferie urbane, fino alla Roma nascosta degli studiosi e dei collezionisti, dagli esperimenti di isolamento artistico extraurbano, agli archivi storici che custodiscono parte della storia di Roma, si delinea un percorso arbitrario e transdisciplinare, ricco di riflessioni sull'identità della città e dei suoi abitanti.

A chiusura del programma di incontri, sarà presentata una lecture/screening sul tema della rappresentazione di Roma nel lavoro di alcuni registi e filmmaker, a cura di Tijana Mamula.

Il programma, destinato in particolare ai membri dell'ISR, è aperto al pubblico, previa prenotazione per ogni singolo appuntamento e fino ad esaurimento posti. Per prenotazioni contattare: arte@istitutosvizzero.it

3 Aprile 2013
Max Renkel
Luogo: Rione Parione, luoghi vari

Un incontro come passeggiata metropolitana, tra scienze e aneddoto. Un’esplorazione utile a capire in che modo è possibile modificare la propria percezione rispetto a un’entità complessa come la città di Roma, prendendo come oggetto il suo corpo più vecchio, sovrastrutturato e complesso: il centro storico. La passeggiata diventerà anche lo spunto per la risoluzione di uno o più problemi pratici, con accenni a diverse strategie moderne.

Max Renkel è un artista e collezionista tedesco che vive a Roma da molti anni. Un artista polimorfo che dialoga con la tradizione della pittura e del disegno in chiave personale, tra astratto e figurativo, con particolare attenzione al rapporto tra forma e colore. Oltre alla sua attività artistica, Renkel possiede e colleziona in modo quasi maniacale fotografie, libri d'artista ed ephemera legati a temi e soggetti vari. È proprio grazie a questa sua attività spontanea e costante che, seppur da straniero, Renkel ha tracciato nel tempo una sua mappa della città di Roma.

15 Aprile 2013
Luca Vitone
Luogo: Osteria (da confermare)

Con Pratica del luogo Luca Vitone ha iniziato nel 1992 a usare il cibo come mezzo espressivo utile ad impostare alcune indagini sui luoghi. Nel 1997, con Liberi Tutti!, ha creato un itinerario alla scoperta dei luoghi più marginali dello spazio urbano di Roma, utilizzando la storia del movimento anarchico. Per AUTOROMA Vitone decide di ritornare sul tema della cultura materiale affrontando la città attraverso il filtro del cibo: incontrarsi seduti intorno a una tavola, in modo conviviale, offre l’opportunità di esperire un viaggio conoscitivo nella memoria collettiva. Una conversazione scandita dal cibo come traccia di percorsi storici e personali.

L'opera di Luca Vitone si confronta con l'insieme dei meccanismi che legano l'uomo contemporaneo, sottoposto a continue trasformazioni, al suo luogo d'origine e all'ambiente con cui entra in relazione. Abbandonate le forme tradizionali d'espressione artistica, Vitone sceglie di pensare le sue opere, che sono spesso azioni o installazioni, con strumenti tipici di altre discipline, quali la geografia, l'antropologia, la sociologia, la musica e la letteratura. In generale nel suo lavoro è costante il tentativo di individuare il modo in cui sia possibile rappresentare oggi il retaggio di una tradizione o di un determinato evento storico o sociale.

24 Aprile 2013
Elisabetta Benassi
Luogo: Archivi storici de Il Messaggero

L'archivio storico de Il Messaggero, uno dei più vecchi quotidiani romani, è un luogo nascosto, quasi "invisibile", che racconta buona parte della vita pubblica di Roma e dell'Italia in genere. Un viaggio tra gli scaffali che custodiscono un corpus gigante di immagini e testi che sono insieme l'ultima traccia di eventi persi nel tempo e la testimonianza materiale ed intellettuale del modo in cui essi sono stati raccontati e sistematizzati.

La ricerca artistica di Elisabetta Benassi indaga, attraverso l'uso di diversi mezzi espressivi, la temporalità e la monumentalità dell’immagine, in relazione alla memoria storica personale e collettiva. Molti dei suoi lavori sono legati all'immaginario culturale della Roma anni '60 e '70 e alla figura di artisti ed intellettuali come Pier Paolo Pasolini o Alighiero Boetti. Negli ultimi anni si è concentrata sul tema dell’archivio, con particolare attenzione alla relazione tra testo, immagini e memoria. I suoi ultimi progetti, The Innocents Abroad (2011), installazione presentata alla Biennale di Venezia, e il libro d’artista All I Remember (2011) sono frutto di questa ricerca.

6 Maggio 2013
Andrea Jemolo
Luogo: Ponte di Nona, Tor Tre Teste

Ponte di Nona è un quartiere periferico della zona est di Roma che rappresenta in modo chiaro il risultato della recente gestione urbanistica pubblica. Il quartiere è infatti uno tra i primi a Roma ad essere stato progettato a partire da zero, secondo una nuova tipologia di convenzione tra enti locali e costruttori. Insieme a quella di Tor tre Teste, è una delle aree dove più chiaramente si è cristallizzato questo tentativo, spesso contraddittorio, di affrontare i problemi dell'edilizia moderna. Un insieme di architetture residenziali affidate ad architetti anche molto noti e qualche sparuto ma importante tentativo di architettura monumentale.

Andrea Jemolo è un noto fotografo italiano di architettura. Ha collaborato con alcune tra le più importanti riviste d’architettura, fotografando le opere monumentali dei grandi architetti moderni e contemporanei. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare ad indagare le architetture delle periferie romane con la creazione di una “banca fotografica” sull’architettura residenziale realizzata negli ultimi vent'anni a Roma.

13 Maggio 2013
Gianfranco Baruchello
Luogo: Fondazione Baruchello, Via di Cornelia

La Fondazione che porta il nome di Gianfranco Baruchello si trova nello stesso luogo, appena fuori il centro urbano di Roma, dove negli anni ’70 egli stabilì uno dei più radicali e coerenti esperimenti di pratica artistica: l'Agricola Cornelia S.p.A. La Fondazione è solo il più recente dei tanti progetti che l'artista ha portato avanti nei suoi cinquant’anni di vita artistica. Ancora oggi è il luogo in cui Baruchello lavora, realizza progetti e ha stabilito il suo archivio e biblioteca. La Fondazione Baruchello racconta e custodisce in sé il corpus e la natura espressiva dell'attività di uno dei più importanti artisti italiani del '900.

Protagonista della ricerca artistica della seconda metà del XX secolo, Gianfranco Baruchello ha sempre considerato l'arte come sperimentazione radicale. Attraverso l'uso di media e tecniche varie ha praticato la pittura, l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l'azione. Nel corso della sua carriera artistica ha fondato società fittizie, praticato l'agricoltura e la zootecnia e realizzato film sperimentali quali Il grado zero del paesaggio (1963) e La Verifica incerta (1964).

Info: Nero
Lungotevere degli artigiani, 8/b 00153 Roma tel/fax +39 0697271252 info@neromagazine.it

Incontri aperti al pubblico, previa prenotazione e fino ad esaurimento posti.

IN ARCHIVIO [240]
Musei in Musica 2015
dal 20/11/2015 al 20/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede