Take Away Landscapes. Il laboratorio nasce dal progetto dell'artista, una serie di immagini fotografiche che raccoglie scorci di piccoli mondi segreti (foglie, bacche, sabbia...), nascosti tra le dune del mare di Sardegna.
Foglie, bacche, fiori, rami, sabbia, muschio con i quali comporre paesaggi talmente piccoli che si possono raccogliere e portare via con sè, in una vaschetta di plastica da riciclare. Il laboratorio proposto dall’associazione de.de.p – design democratico e partecipato - nasce dalle suggestioni degli scatti di Margherita del Piano e del suo progetto Take Away Landscapes, una serie di immagini fotografiche che raccoglie scorci di piccoli mondi segreti, nascosti tra le dune del mare di Sardegna.
Essenziali e pulite, le fotografie raccontano il contrasto tra il mondo globalizzato della grande distribuzione e la poetica della natura: da una parte, i contenitori in plastica usa e getta utilizzati nei supermercati per vendere frutta e verdura, dall’altra piccoli tesori raccolti con perizia e delicatezza, quasi fossero un bottino rubato per trattenere con sè un pezzetto di ambiente. Fiori, bacche e rami diventano sculture, nuovi paesaggi e mondi da esplorare. Nella stessa direzione, il laboratorio proposto indaga i contrasti tra natura e consumismo, tra natura e rifiuto.
Chi partecipa è invitato a costruire un micro paesaggio con gli elementi naturali raccolti al Giardino degli Aromi, associazione Onlus che opera all’interno del parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano. Una ricchezza composta di orti comunitari, serre, alberi da frutto, insetti ed animali che oggi rischiano di scomparire a causa del nuovo Piano di Governo del Territorio che su quell’area ha approvato un nuovo progetto di edificazione.
Margherita del Piano è fotografa professionista dal 1989.
Lavora come fotografa free lance nel settore dell’editoria di interni e arredamento collaborando con riviste italiane ed estere. Parallelamente alla professione, ha sempre condotto una ricerca fotografica che, partendo dal paesaggio naturale a colori si è evoluta verso la rappresentazione di un ambiente antropizzato dove sono presenti le tracce degli scarti del consumo industriale.
de.de.p: l’associazione culturale de.de.p – design democratico e partecipato – è attiva dal 2008 in zona Dergano/Bovisa, con azioni di riqualificazione sia dello spazio urbano, sia delle relazioni tra le persone con laboratori e attività che stimolano la partecipazione diretta dei cittadini.
Cecilia Di Gaddo (Seravezza – Lucca, 1973) è grafica ed illustratrice freelance. Lavora principalmente nel settore editoriale e di identità/consulenza aziendale. Claudia Barana (Milano 1970) è giornalista freelance nel settore architettura e design.
Polifemo è un’associazione culturale indipendente gestita da un collettivo
di fotografi. Dal 2003, anno del suo ingresso nella Fabbrica del Vapore, è
diventato un punto di riferimento per la giovane fotografia italiana. La
particolarità dell’associazione, fatta per i fotografi da fotografi provenienti da
percorsi professionali e formativi comuni, ha dato a molti autori la possibilità di
trovare qui non solo uno spazio ma soprattutto un luogo di confronto e scambio,
aperto alle nuove proposte.
Oltre a mostre e rassegne fotografiche di autori
emergenti, Polifemo ospita diverse attività: incontri dedicati alla fotografia; una
biblioteca di libri, saggi e manuali fotografici; corsi di fotografia; collaborazioni
con gli altri laboratori della Fabbrica del Vapore, con il Comune di Milano, con
varie associazioni di settore nell’organizzazione di iniziative.
Inaugurazione 9 Aprile 2013 alle 18.30
Polifemo
via Procaccini, 4 (Fabbrica del Vapore), Milano
Orari mostra: alle 10 alle 21.
Orario dei laboratori: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 12 alle 14, sabato dalle 15 alle 18, domenica dalle 12 alle 14
Ingresso libero