Trude Rabbit. Il viaggio di un'Alice zoomorfa che ripercorre la storia senza quadri e senza parole di una formazione artistica e di un'assuefazione alla visione.
Bambi Kramer, romana, trentenne, insegue le sue visioni su rotoli che disegna come gli antichi fogli giapponesi che hanno originato i manga. Un lavoro in sequenza continua lungo metri che viene poi tagliato e ricomposto per ricostruire i percorsi di senso che le immagini generano.
La sua ricerca l’ha portata a produrre metri di disegni che attraverso i tagli si traducono in opere di diverso senso: seguendo la via situazionista di Pinot Gallizio ha esposto e affettato rotoli venduti a centimetro, oppure con una logica della mescolanza e della ricomposizione ha prodotto pannelli di cut-up dalle atmosfere neovittoriane, come un nuovo giardino delle delizie di un Bosch psichedelico.
Il libro che presentiamo è Trude Rabbit, il viaggio di un’Alice zoomorfa, che attraverso gli specchi di un Bianconiglio affetto da disturbo di personalità multipla, ripercorre la storia senza quadri e senza parole di una formazione artistica e di una assuefazione alla visione. Una fiaba straniata raccolta da FortePressa in una cartella di poster che è possibile ricomporre in un’unica sequenza lunga sei metri. Un racconto che nasce rimontando gli 8 metri di rotolo originale, disegnato ininterrottamente come un flusso di coscienza e poi fatto a pezzi.
Sarà in mostra a Bologna dal 5 al 27 aprile 2013 presso eLaSTiCo studio.
Vernissage 5 aprile 2013, ore 19.00
Elastico Studio
via Portanova, 12 - Bologna
Ma-sa 16-20, domenica 24 ore 16-20
Ingresso libero