Andrea Renda
Domenico Lombardo
Gaia Volonterio
Giuseppe Giacobino
Lucio Forte
Mauro Poretti
Nairo'
Nicola Bertoglio
Vincenzo La Greca
Walter Passarella
Il tema della mostra verte sul concetto secondo il quale l'identita' ci tiene legati allo spazio della nostra vita. Espongono: Andrea Renda, Domenico Lombardo, Gaia Volonterio, Lucio Forte, Mauro Poretti, Nairo' e altri.
Il Giorno Venerdì 5 Aprile si inaugura a Milano "Autocoscienza", rassegna di pittura, scultura, fotografia e videoarte a cura di Lucio Forte, presso Orygma Ancient Shed, Via Corelli 34.
Espongono: Andrea Renda, Domenico Lombardo, Gaia Volonterio, Giuseppe Giacobino, Lucio Forte, Mauro Poretti, Nairò, Nicola Bertoglio, Vincenzo La Greca e Walter Passarella.
Il tema della mostra verte sul concetto secondo il quale l'identità ci tiene legati allo spazio della nostra vita. E' l'autocoscienza, cogito ergo sum, che genera l'idea di identità ed automaticamente ci impedisce di cadere nell'infinità della storia dell'universo, con tutti i suoi infiniti angoli di spazio/tempo, luoghi in cui l'incommensurabilità e l'illimitatezza sono di casa, luoghi teorici in cui il tempo non ha problemi di abbondanza e noi invece rimaniamo lì fermi a guardare questa quantità che da noi scarseggia, noi con le nostre vite limitate, scandite da un conto alla rovescia irreversibile, le nostre vite tali ed incatenate dall'autocoscienza che ne determina l'oggettualità, e le fa rimanere lì a confrontarsi con sistemi di grandezze quantitivamente imparagonabili, lo spazio/tempo di una vita con l'infinito appunto.
La mostra rimane aperta al pubblico fino al giorno 17 Marzo, in un periodo importante a Milano con in atto le principali manifestazioni milanesi dell'arte e del design, si pone quindi come interessante alternativa o integrazione per tutti gli amanti della cultura.
Testo Critico
La ricerca dell'intervallo matematico, l'intervallo è un concetto, un'idea irrealizzabile.
E' il momento in cui tutta la realtà si ferma e a noi è dato di capire, possiamo smettere di correre, di rincorrere il sapere, sciogliere i nodi.
E' chiamato intervallo perchè poi, le menti lucide ed illuminate con il sapere vorrebbero ripartire.
Invece l'unico momento in cui si ferma tutto per ognuno di noi è la morte e quindi non è possibile vivere la comprensione da vivi, durante la vita, vivere l'infinito dello spazio/tempo nel nostro presente e tanto meno da morti.
Possiamo solo immaginare un post mortem o un ante vitam che per la nostra autocoscienza è il nulla, per il nulla ciò che non siamo è l'infinito.
Solo l'immaginazione ci può spingere ad intravvedere tutto questo, ma sempre come (raf)figurazione, mai vissuto direttamente nel nostro presente, specifico.
Tutto ciò che non ci appartiene consciamente e razionalmente non ha limiti, tutta la storia del mondo, dell'universo, dello spazio come il tempo non ha limiti, vive con abbondanza, magnificenza, si strafoga di infinito, si fa un baffo di catene, confini, tempi di vite.
Tutta l'infinità di ciò che non ci appartiene, un'immensità, un'abbondanza di tempo e di spazio, che è tutto ciò che succede prima e dopo la nostra esistenza qui su questo pianeta, nello spazio/tempo.
L'infinità di ciò che non ci appartiene, che non appartiene al nostro vissuto, i faraoni, i satelliti di Giove, Alpha Centauri.
Lucio Forte 2013.
Artisti:
Nicola Bertoglio
Nicola Bertoglio artista iphoneografo estrapola dal mondo pezzi di vissuto, di viaggi, per buttarli nel proprio processo artistico, filtrandoli attraverso programmi di fotorielaborazione al fine di rappresentare una visione istintiva, emotiva e fantastica della realtà oggettiva e del proprio incoscio.
Sempre presenti come filo conduttore, come calore, le tracce del passato, il segno dell'infanzia e dell'adolescenza che furono scandite dai ritmi lenti e semplici della campagna della bassa pianura padana.
Periodo nel quale Bertoglio iniziò la sua esperienza espressiva come poeta vantando partecipazioni a concorsi di livello locale e nazionale.
Attualmente si dedica alla creazione di opere fotografiche su tela di dimensione fissa, l'esigenza e quasi la necessità di dedicarsi all'arte creando ed esponendo le proprie fotografie, il frutto di un'intenso e combattuto percorso di profonda analisi interiore.
Lucio Forte
Lucio Forte artista ed Architetto nato a Milano, pittore e fumettista autodidatta, progettista, 3D modeling, appassionato di fantascienza.
La sua ricerca è mirata all’estrapolazione del gesto artistico da vincoli contingenti socio-storici e quindi umani, per cercare originalità, dinamismo e nuovi e diversi punti di vista.
Per cercare il senso infinito di ciò che non esiste, per far collimare il palpabile con l'assenza di realtà.
Realizza composizioni, fotorielaborazioni sperimentali, opere pittoriche astratte e figurative.
Ha esibito i propri lavori in autorevoli luoghi espositivi, quali il Politecnico di Milano, il Complesso monumentale di Sant' Eustorgio, la Galleria Mosaico di Chiasso e la Casa della Cultura di Bratislava.
Giuseppe Giacobino
Giuseppe Giacobino fotografo e videoartista concettuale. Il suo impegno si legge nella ricerca speculativa di concettualizzazioni affermabili, condivisibili, superabili ed integrabili dentro le pieghe, le pagine della semiologia, nascoste, dimenticate e da lui rivisitate, nulla è privo di rifermento ai grandi teorici dell'arte contemporanea, tutto è al contempo senza riferimento, distaccato come superamento, improvvisamente e volutamente senza contenuti narrativi.
Un'arte ai confini con la teorizzazione più estrema, ad un passo dal baratro dell'incomprensibilità del razionale.
Vincenzo La Greca
Vincenzo La Greca autodidatta, virtuoso del pennello, lavora con cura e pazienza, costruendo mondi fantastici complessi e dettagliati. E' visibile nelle sue tele la serenità e la tranquillità di esecuzione che sono l'elemento generatore di dipinti che hanno sempre una vena fantasy ed una trama riconducibile al suo passato di fumettista ed illustratore.
Vincenzo La Greca: "La materia è in continua trasformazione. Dove ogni cosa è in movimento e statica allo stesso tempo, l'energia assume forme differenti perchè la vita è in ogni cosa: in forme animate e non."
Domenico Lombardo
Domenico Lombardo artista di derivazione pop, lucido osservatore della società, della vita di uomini, condizionata da altri uomini, condizionata e determinata, definita in ogni dettaglio, nell'esserci come nel non esserci, un sistema ingenerato che forse vive di vita propria, fuori controllo, che impone.
Impone un'uomo ombra sempre presente e quindi sempre sfuggente, alie-nati, nati per essere alieni di noi stessi, sempre connessi ovunque e comunque, di noi non rimane più nulla, solo le nostre scarpe prodotte da poche multinazionali sono reali ed esistenti, scarpe uguali per tutti in tutto il mondo, sono il nostro contatto con la terra, sono la trama invisibile che ci rende ancora partecipi dell'umanità.
Nairò
Nairò artista istintivo, informale, astrattista, pittore ed installatore. Espone un'installazione ed un'opera della serie "Figure incerte".
Parla così del proprio lavoro: "La ricerca di sè e degli altri, la pittura tira sempre fuori quello che hai dentro comunque sia anche inconsciamente e a me sono venute fuori le figure incerte. Se c'è la sensibilità viene fuori anche la realtà. L'esperienza di uno è anche l'esperienza degli altri, a volte gli altri siamo noi."
Walter Passarella
Il racconto e la simbologia sono i capisaldi della pittura di Walter Passarella artista e scenografo di Mortara.
L'autore ancora una volte ci mostra i suoi enigmi pittorici, di fronte ai quali non ne veniamo a capo. Le sue tele ci inchiodano, ci inducono alla ricerca di un significato, un substrato narrativo, che palesemente l'opera possiede. Connessioni improbabili di elementi storici, sociali, architettonici con individui fuori posto, fuori luogo, famosi pensatori, commedianti, atleti, con antichi mezzi di locomozione, tutto questo realizzato in composizioni con cromatismi, texture e piani di sovrapposizione diversi, che aiutano a differenziare gli elementi, diventa un'esaltazione di icone, di significati che ci piace cercare e ci piace ancor più non trovare.
Mauro Poretti
Mauro Poretti artista ticinese di ottima qualità e padronanza tecnica. Da un'approccio figurativo sviluppa una capacità di sintesi nella gestualità pittorica, diretta al raggiungimento dei tratti essenziali, percepibili dall'occhio come momento di interpretazione automatico e riconoscibilità di soggetti approsimativi vagamente astratti, ne consegue una pittura apparentemente sporca con colature di colore, segni incerti, che nascondono il sapiente lavoro di una mano esperta.
Andrea Renda
Andrea Renda pittore intimamente legato alla natura nelle sue forme visibili di bellezza, attraverso rappresentazioni di nudi, paesaggi boschivi e laghi. Lo studio anatomico è incentrato sul gioco di luce ed ombra atto all'esaltazione della figura. I temi realistici si alternano con rivisitazioni religiose ed oniriche, dando vita ad una interessante poetica che vive tra l'epico ed il panteismo.
Gaia Volonterio
Gaia Volonterio giovane talentuosa esprime la propria arte sia attraverso la pittura che la scultura su marmo. I suoi modelli espressivi ricalcano un comportamento tecnico accademico di alto livello maturato e sviluppatosi in una personale forma di dinamismo e matericità pittorica, in ambito figurativo. I colori adoperati con disinvoltura e maestria con gesti energici definiscono un'atteggiamento informale che passando dal divisionismo, tende quasi a sfociare nell'iperreale.
In ambito scultoreo prevale un' indole di ricerca sperimentale associata a buona abilità tecnica.
Inaugurazione 5 aprile ore 19:00
Orygma Ancient Shed
via Corelli, 34 - Milano
Mar-ven 16:00-19:00 o su appuntamento, domenica 14 ore 12:00-17:30
Ingresso libero