Stars&Stripes. Le 20 opere esposte (tra fotografie, poster e istallazioni) sono un manifesto di tutti quei simboli associati agli USA impersonati da persone comuni.
"Hanno scritto e detto un sacco di cattiverie su di me e sul mio lavoro la prima volta che ho esposto a Treviso nel 2009, è arrivato il momento di prendersela con qualcun altro: signore e signori,
ecco a voi Melania de Leyva"
Max Papeschi
Non si tratta solo di affinità elettive. Ma di essere in grado di toccare gli animi, smuovere le coscienze, suscitare sentimenti di malessere misto a curiosità quasi morbosa. Questo il comune denominatore tra Max Papeschi e Melania de Leyva e non a caso l'uno presenta l'altra come la investisse di un ruolo ben preciso: Artista del Contemporaneo.
Melania de Leyva è così, una vera artista. Profonda, spontanea, ironica, irriverente, pazza, incredibilmente interessante agli occhi di tutti coloro che artisti non sono.
La fervida fantasia la spinge sin da piccola a misurarsi con le tecniche di disegno. Quello che interessa alla de Leyva non è il segno ma l'indagine sulla raffigurazione della realtà, e da illustratrice a fotografa il passo è breve.
I suoi ritratti, capaci di trasmettere un’ idea di bellezza mai banale, stupiscono, dimostrando un talento non comune nel cogliere l’essenza del soggetto immortalato. Riviste quali Vogue e London Street art design pubblicano i lavori della giovane fotografa, non risparmiando parole di elogio.
La direzione di Spazio Bevacqua Panigai è lieta di presentare “Stars & Stripes” il ciclo di lavori della de Leyva dedicato alla Stati Uniti d'America, rappresentati nelle loro più profonde contraddizioni.
Le 20 opere (tra fotografie, poster e istallazioni) in mostra sono un manifesto di tutti quei simboli associati, anche inconsapevolmente, agli USA impersonati da persone comuni destinate ad essere rappresentazione di quel mondo forte e tremendamente fragile allo stesso tempo.
Tra i lavori dell'artista anche una teca contenente un hamburger del noto fast-food conservato nel suo incarto per mesi, appare oggi intatto come fosse un'opera in pvc.
"La mia è una generazione cresciuta guardando con curiosità a tutto ciò che accadeva oltreoceano, ansiosa di amare e sognare gli USA come fossero la famosa “isola che non c'è”. Ci racconta la fotografa "Da qui l'idea di ritrarre quel Paese che, nel tempo, ha dimostrato di essere Grande ma non privo di lati oscuri."
Nelle opere di Melania de Leyva la Statua della Libertà, simbolo del sogno americano diventa "un ometto magrolino che a stento sorregge quella torcia quasi spenta" ogni fotografia diventa la porta d'ingresso ad un universo più profondo e multisfaccettato.
Allora come Alice nel paese delle meraviglie, non abbiate paura, fidatevi di Melania De Leyva che, come il bianconiglio, vi condurrà in un mondo nascosto e parallelo dandovi la possibilità di vedere la realtà con occhi diversi.
Inaugurazione 6 aprile ore 19.00
Spazio Bevacqua Panigai
vicolo S. Pancrazio, 3 - Treviso
Apertura dal mercoledì al venerdi dalle 15 alle 19 il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19