Earts/Stars, ciclo Stones. Terra come luogo della nascita, scenario della vita umana. Stelle come destino, origine misteriosa e fine delle cose, mare nero, profondo come il vuoto.
Con le opere del ciclo STONES, si chiude a Pietrasanta il progetto EARTH/STARS: cinque mostre che Paolo Maggis ha sviluppato ed esposto al pubblico nel corso del biennio 2012-2013, documentate da un importante volume edito da Carlo Cambi editore, che sarà presentato il 6 aprile, alle ore 17, presso la Sala dell'Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino, prima dell’inaugurazione della mostra che si svolgerà nelle sale di Palazzo Panichi, alle ore 18,30.
Il titolo EARTH/STARS (Terra/stelle) è lo spazio dove accadono i fatti della vita.
Terra come luogo della nascita, delle forze naturali, delle energie vitali, scenario della vita umana. Stelle come destino, origine misteriosa e fine delle cose, come splendore dello spazio infinito, mare nero, profondo come il vuoto.
Il progetto indaga le pulsioni vitali che questi due poli generano ed esercitano, inducendo lo spettatore a riprendere contatto con le forze naturali.
L’artista si propone di tornare a manipolare la terra e a percepire l’inquietudine dello splendore di un cielo stellato, in una continua e cosciente interazione, in uno scambio energetico, tra vita umana e natura, sottolineando il valore e il rispetto verso quest’ultima come madre-vita.
Ogni mostra é stata progettata dall’artista a partire dagli spazi espositivi: la prima intitolata "White Ashes-ceneri bianche" esposta allo Spinnerei di Lipsia, presso la Galleria Queen Anne – Baumwolle, parlava di memorie, di ricordi che si depositano sulla coscienza come ceneri volatili; la seconda, intitolata "Scketches from life" al Circolo Culturale Artistico di Ortisei , si proponeva come un’ accumulazione di immagini, colori ed emozioni, come in un diario pittorico; "Earth", installazione di una sola grande opera presso il Barcelona Work Box di Salomó, in Spagna, rappresenta un uomo con la terra tra le mani, come fonte di energia, mentre nell’esposizione "Roots", presso la Ex Chiesa di San Francesco di Como, l’artista si è proposto di ritrovare le immagini che hanno cambiato il senso della sua vita e che sono diventate pilastri fondamentali dell’esistenza umana.
Infine il ciclo "Stone" che sarà presentato al pubblico per la prima volta nelle sale di Palazzo Panichi, composto da cinque grandi volti di uomini, con una pietra sulla fronte, dove la pietra rappresenta un corpo solo apparentemente inerte, mentre in realtà è la memoria della terra.
Cenni biografici |
Paolo Maggis nasce nel 1978 a Milano; oggi, dopo un lungo soggiorno a Berlino, vive e lavora a Barcellona. Laureato all’Accademia di Brera, allestisce nel 2000 la sua prima personale, I volti neri, curata da Mimmo di Marzio allo Spazio Obraz di Milano. Tra il 2000 e il 2001 comincia a lavorare con Giovanni Frangi, dal quale impara come un allievo dal maestro. Da allora partecipa a varie fiere e mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui Italian Factory alla 50°Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a cura di Alessandro Riva, (2003) e New Thing, ideata da Luca Beatrice per Spirale Arte, ora MARCOROSSI artecontemporanea. Nel 2006 si trasferisce a Berlino entrando in contatto con molti giovani artisti tedeschi. Nel 2008 vince il Premio Euromobil under 30 in Arte Fiera, Bologna e partecipa a mostre collettive a Pechino, Colonia, Roma, Madrid e Milano. Una sua opera è stata esposta al Padiglione Lombardia della 54° Biennale di Venezia (2011), curato da Vittorio Sgarbi e, nello stesso anno, ha partecipato alla rassegna curata da Andrea
Bruciati The Gentlemen of Verona a Palazzo Forti.
Inaugurazione: Sabato 6 marzo, ore 17.00
Palazzo Panichi
piazza Duomo, Pietrasanta
ORARI: gio – ven 16.30 - 20
sab – dom 10.30 - 13.00 / 16.30 – 20
Ingresso Libero