Roberta Casadei, Sandra Scardovi e Carmine Romano espongono lavori complessi, delicate tessiture di carta come pelle leggera fatta di ricordi, libri che testimoniano un vissuto.
A cura di Chiara Fuschini
Il quadro di Jan Vermeer, lettera d’amore, costituisce il motivo
d’ispirazione per questa mostra, dove tre artisti, Roberta Casadei, Sandra
Scardovi, Carmine Romano, espongono lavori complessi, delicate tessiture
di carta come pelle leggera fatta di ricordi, libri che testimoniano un
vissuto, frammenti di memoria personale che raccontano una storia più
ampia.
La carta è una materia povera, la sua scoperta segna una delle pietre
miliari della storia della civiltà, ha dato ad artisti molte possibilità
di espressione.
Esiste un filo conduttore , non privo di sorprese, un viaggio nella
memoria, racconti poetici da leggere attraverso segni metalinguistici,
che prendono, ora la forma di lettere, ora quella di libri, da un
repertorio ancestrale. Sogni, simboli che ne derivano, mondo inconscio.
Si notano riferimenti al mondo della comunicazione attraverso parole,
segni alfabetici, eccentrici come invenzioni romantiche, come misteri che
non hanno confine, il naufragare di leopardiana memoria.
La visione di ricordi lontani è qui un sentimento che nasce
dall’esperienza del limite inteso come soglia, spazio, non confine. La
finestra della ragazza che legge la lettera d’amore è aperta, si
transita verso l’oltre, verso verità difficili da cogliere, un ignoto
che ci fa paura ma, al tempo stesso, ci riempie di una segreta felicità.
Da questo ‘margine’ è possibile articolare la realtà del nostro tempo,
‘ il nuovo’, poiché l’ignoto ha sempre bisogno di forme nuove per
esprimersi, per comunicare pensieri, per pensare diversamente il ‘reale’.
Con riferimenti nostalgici al mondo della comunicazione con la carta,
l’opera di Jan Vermeer si può leggere come espressione romantica , la
ragazza è sulla soglia ‘limen’ di un nuovo infinito, ‘veggente senza
rendersene conto’ come lo sono stati i poeti romantici.( C.F. )
Inaugurazione: sabato 6 aprile, ore 18.00
Galleria Ninapi'
via Giovanni Pascoli, 31, Ravenna
Orari: ven.- sab. 15.30 - 19.00
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Ingresso libero