Primo appuntamento di primavera dei Martedi' Critici
Ospite del primo appuntamento di primavera al Chiostro del Bramante di Roma e' Gianni Dessi'. Le sue meditazioni sulla natura dell'arte hanno preso forma quando pittorica, quando scultorea, quando filmica, oscillando tra astrazione e figurazione, materia e concetto, finito e non finito, in una perlustrazione delle possibilita' dei linguaggi, mossa dal dubbio: l'arte esiste? Assurto tale interrogativo ad estremo atto d'amore nei confronti dell'arte, Gianni Dessi' si e' fatto portatore di una coscienza del fare estetico tra i piu' lucidi dei nostri tempi. In quasi 40 anni di attivita' si e' venuta formando cosi' una galassia di temi e opere, tra quadri e ambienti dipinti, tra ritratti naturalistici ed espansioni monocrome nello spazio, che indagano l'atto artistico rispettandone il mistero. Il ragionamento sull'arte, le parole attorno all'opera sono parte di una forma di approccio all'arte di Dessi' che l'incontro dei "Martedi' Critici" vorra' perpetuare. Nato a Roma nel 1955, allievo di Toti Scialoja all'Accademia di Belle Arti di Roma, Gianni Dessi', dopo prime esperienze nell'ambito del teatro sperimentale, inizia a tenere, dal 1979, personali presso le gallerie Ugo Ferranti di Roma, Yvon Lambert di Parigi, Sperone di Roma e New York, e Bagnai di Siena e Firenze. Negli anni '90 esporra' presso Gian Ferrari a Milano e a Volume! a Roma. Nel 2006 il Macro di Roma lo celebra con una mostra antologica a cura di Danilo Eccher, mentre nel 2011 Lorand Hegy allestira' un'altra sua grande mostra presso il Musee d'Art Moderne de Saint-Etienne Metropole di Sant-Etienne in Francia. Una mostra all'Accademia di Francia nel 2006, e una al Mart di Rovereto nel 2009, hanno ripercorso la storia del Gruppo di San Lorenzo, costituitosi a partire dal 1984 presso l'ex Pastificio Cerere del quartiere San Lorenzo a Roma, e costituito da Gianni Dessi', Bruno Ceccobelli, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Marco Tirelli. Venti sue opere saranno in esposizione al Museum Biedermann di Donaueschingen in Germania fino al 16 giugno, in una mostra condivisa con altrettante opere di Nunzio.