Aperto con fine. La sensibilita' per una pittura stratificata e d'assetto monocromo ha portato l'artista a una riduzione dell'opera-oggetto ai suoi minimi termini materiali: non piu' tele, ma carte e vetri.
a cura di Guglielmo Gigliotti
La Galleria Il Segno presenta per la seconda volta una personale di Antonello Viola, a cura di
Guglielmo Gigliotti. La sensibilità per una pittura stratificata e d’assetto monocromo, inscritta
in rettangoli di concentrata densità, giunge, nelle opere del 2012-13 in mostra, a una riduzione
dell’opera-oggetto ai suoi minimi termini materiali: non più tele, come nel 2009, ma carte, circa
cinquanta, e vetri, sei. Questi i supporti prescelti per una mostra che vuole affermare, ancora
una volta, l’attualità della pittura che scava nelle profondità delle superfici. Scrive G. Gigliotti
in catalogo: «Antonello Viola dipinge spazi aperti, liberi e interiori. Con quattro linee definisce
rettangoli che incorniciano laghi mentali, saturi di colore e di silenzio. E’ stupefacente la profondità
che alberga in strati di pittura così sottili, la calma vastità che può suggerire una carta coperta di
veli di colore, dall’apparenza di soffio solidificato. Si può negare che Viola dipinga lo spazio in sé,
senza dimensioni e direzioni?»
Il catalogo si avvale anche di un testo di Claudia Ceri Via.
Le carte, esclusivamente di due formati, sono dipinte con preziosi pigmenti ad olio, quando rossi,
quando neri, blu o bianchi. Talvolta sono anche dorati «a foglia». Le opere sono delimitate da
leggeri e precari «confini» segnati a pastello, per una delimitazione che intende «aprire» e non
chiudere, ma secondo una chiara visione delle cose: di qui il titolo «Aperto con fine». Le carte e
i vetri saranno presentati in galleria a parete all’interno di griglie allestitive, di cui una di grandi
dimensioni (m 3x4), atte a valorizzarne il potenziale di relazione spaziale e fruitiva.
La mostra si offre anche come opportunità di riflessione, nello scambio con altri compagni di
fruizione e umana condivisione, sul senso profondo della pittura oggi, sui «perché», più che
sui «come», dell’essere pittore, nel contesto di una società in crisi, ma nella certezza che l’arte non
conosce crisi.
Su questo tema, la Galleria ospiterà, a metà maggio, una tavola rotonda.
Inaugurazione 11 aprile ore 18.30
Galleria Il Segno
via Capo le Case, 4, Roma
Ingresso libero