Fuori Luogo. Alcuni elefanti a grafite tracciano percorsi intricati di segni su una grande parete. Accanto e' collocata una scultura: un rinoceronte grigio, quasi albino, guarda chi entra da Fuori.
A cura di Ronaldo Fiesoli
La sede Patrizia Pepe ospita, per vocazione, ambienti, dove l’aspetto creativo rappresenta un fondamentale contributo. In questo contesto il Brand, con il passare degli anni, ha rafforzato il legame con la cultura anche attraverso esposizioni d’arte contemporanea. E’ in questa direzione che verrà proposto, all’interno dei propri spazi, il nuovo lavoro di Davide Rivalta “FUORI LUOGO”.
FUORI LUOGO
Un lavoro di Davide Rivalta: questa volta una personale, dopo la mostra del 2007 -Over and Above- con Paolo Meoni a cura di Raffaele Gavarro.
Un grande disegno occupa una parete vuota di circa 11 mt.l.: alcuni elefanti a grafite, tracciano percorsi intricati di segni: quasi naturale miraggio, nuvole, “tuono”; “calmi, si muovono”, nella vasta stanza di sopra, con vista.
Scultura l’altra -opera-, rinoceronte grigio, quasi albino, carico d’anni, storia, inatteso, all’interno, nella sala d’ingresso, guarda, incontra, confronta la sua massa, con chi entra da Fuori.
Rivalta indica un percorso, un Luogo coabitato; mostra col segno-terra-materia, fortemente resi, un ex-tra -naturale evento, che sorprende il nostro ordinario procedere.
Ronaldo Fiesoli
[…]E’ riscontrabile una certa analogia con l’effetto epifanico nell’arte di Rivalta nel momento in cui la sua opera da luogo ad apparizioni che hanno il potere di evocare, allo stesso tempo sia direttamente, im-mediatamente, sia attraverso la fabbrilità mediatica del fare, un senso della vita nelle sue espressioni più elementari quali l’energia percettiva, la casualità dell’esistere, le potenzialità allo stato nascente di raccordo con il mondo nella sua incommensurabile complessità e ricchezza, con l’altro-da-sé nella sua alienità, con uno spazio condiviso, coscientemente o senza averne coscienza, a cui nessuna creatura vivente si può sottrarre. Per quel momentum epifanico tace ogni lotta per l’esistenza e risplende di quest’ultima la pacata meraviglia. Meraviglia del rappresentato e dell’osservatore, che nel momentum sembrano ricostituirsi in quell’unità primigenia da cui sono ambedue scaturiti, nella pariteticità fra veduto e vedente. E allora l’artista in Rivalta si limita a mettere in atto questo umile incantamento.[…]
Testo tratto da "Epifanie della naturalezza naturalezza” di Pier Luigi Tazzi
Inaugurazione: Mercoledì 17 Aprile 2013 - h 17.30
Patrizia Pepe
via Gobetti, 7 Capalle (FI)
Orario d’apertura: lunedì/venerdì 9.30/12.30 - 14.30/18.30 solo su appuntamento
Ingresso libero