Un viaggio nella Storia dell'arte
Conversazione con Anna Ottani Cavina e Mauro Natale, Fondazione Federico Zeri, saluto di Marco Magnifico, Vice Presidente Esecutivo FAI. Federico Zeri (Roma 1921 - Mentana 1998) rappresenta l'ultima figura di storico dell'arte e grande connoisseur, sulla scia di Bernard Berenson e Roberto Longhi. Il suo percorso e' quello di un outsider, di uno studioso autonomo, estraneo alla carriera accademica, attento alla riscoperta di aree marginali della produzione artistica e animato da una varieta' di interessi che vanno dalla pittura, alla scultura all'archeologia, alle arti decorative. Passioni che si rispecchiano nelle sue collezioni e nell'arredo della sua villa a Mentana, isolata, a una certa distanza da Roma, per molti anni pellegrinaggio obbligato per una generazione di storici dell'arte e uomini di cultura. Federico Zeri amava farsi ritrarre sullo sfondo della sua raccolta di 400 epigrafi romane, a riconferma del suo rapporto elettivo con il mondo dell'antichita'. La sua casa era arredata con opere e oggetti di epoche e culture molto diverse, raccolti seguendo predilezioni soggettive. La collezione comprendeva infatti dipinti italiani e fiamminghi, sculture barocche e opere dell'antichita'. La Fondazione Federico Zeri e' stata istituita nel 1999 dall'Universita' di Bologna con lo scopo di tutelare e divulgare l'opera e la figura di Federico Zeri, conservare e valorizzare il suo lascito. In particolare la Biblioteca d'arte (46.000 volumi, 37.000 cataloghi d'asta, 60 periodici) e la straordinaria Fototeca costituita da 290.000 fotografie di monumenti e opere d'arte: strumento di studio e specchio fedele delle sue ricerche. Oggi, la parte piu' preziosa della Fototeca Zeri e' stata catalogata, digitalizzata e resa disponibile agli studiosi. La banca dati digitale, accessibile online (www.fondazionezeri.unibo.it), comprende oltre 130.000 immagini di pittura e scultura italiana. Viene consultata da docenti, studenti, musei, case d'asta, collezionisti, antiquari.